172 DE FATTI VENETI mente il Grifti, e gli altri Capitani Veneti, che per anco fi fer m v uano co fefercito alle Brentelle ; Come anco non molto fletterò i nemici à far cóprendere, cò loro andamenti, il timor non vano. ciamome D°P° prefo,ebene aflìcurato Legnago,era andato Ciamonte col àLmeni. pieno delfuo Campo àLimenafopra la Brenta, & hauea quiui principiato à gittar due Ponti,perpaffare alle Bretelle medefime, e combattere rifolutamente i Veneti. Stauan’efli in quel fito con-uenientemente guardati dalla naturale dall’arte,come già dicemo ma nulla giouando i ripa ri,quando non fono à baflanza prefidiati, troppo eccedeuafopra il Veneto l’efercito inimico, per attenderlo, e per feco quiui cimentarli . None virtù di coraggio ; è vitio di temerità Io trafportarfi ad’vna certa perdita pe’l folo guada’ gno, ò vanto di non ritirarfi. Il Gritti per ciò, e tutti gli altri Capitani, deliberarono di toruifi , e ricouerarfi in Padoua fino à vefercto quelle migliori congiunture , che poteife maturare con le fuevt-TaHl"! cende il tem po, e così entraronui la mattina venti otto G iugno con tutto il loro Campo. Nel tem po , che fi prefentarono fottoLegnagoiFrancefi , in-controiiì, che Va ni ila, fcorreua per ancora con le fue genti le pertinenze di Cittadella. Occorfà poi la perdita della Piazza, e meno trottatoli ad entrare in Padoua con gli altri, fi ricouerò nel-rifteifa Terra , & in due fortite , ch’ei fece , tagliò più fqua-dre di Caualleria Tedefca, in vna vccidendoneducento,e cento TKm££i cinquanta nell’altra ; fi come anco il Proueditore Contarinùman-mator datoui con ducento Stradiotti dal Gritti à rinforzo, diede addolfo Jrigocot~&dvnaltra Compagnia, vicino alla Brenta, e ne fé cinquanta tarmi, prigioni col loro Capitano infieme. Ma i nemici à Limena,quando Sepperola ritirata dell’efercito Venetiano in Padoua, non hauendo cuore di auuicinaruni, fi riuolfero, doue più fàcilmente le poche forze noltre, e la debolezza de1 Luoghi, con altrettanta fperanza allettauanli. Portaronfi alle Torricelle, Luogo fopra la firada Maeltra , che dirittamente conduce alledue Città di Vicenza, e Padoua, d’indi auuiandofi verfo Cittadel-ki la. Terra picciola,niente forte,ed’in cui pur’anco incontrofìì per fomenta- fortuna, che nè meno in effa fi ritrouafTe allora Vaniffa, non fa-deik' pendo il Proueditore Contarmi , e feco AleffandroBigollino, che vi erano dentro, come difènderfi, rifolfèro, per non perdere, col Luogo, etiandiole'vite, di furtiuamente fuggire con la loro gente in Padoua ; ed i nemici, occupatolo fenza alcun con-e la preti" trailo, e trattifi poi più verfo i Monti, parimente prefero esilaro- Maroftica, Bafciano, & altri Luoghi circonuicini. Ricondotti*»/ Ba~tifi P°* dinuouo alle Torricelle, quiui deliberarono di torre a * Venetila Scala, non tanto per ageuolar la via à quelle militie, che