LIBRO DEC1MOQVARTO, sii no tutti, egli Proiettanti principalmente , la Conuocationedi Vn Concilio generale, per conciliare appunto in etto quelle peflì-me pullulate difcrepanzenei pio intendimento della verità Chri-iìiana. Inclinauala Maettà Sua à contentarli, perche vnitanell* anime vna fola fede,fi potefse contraporla all’infedeltà de' nemici. Ma ne meno il Pontefice medefimo, nei Prenci pi bramauano internamente quetta riduttione, ancorché i primi l’haueiTero efficacemente richietta . Pauentauano,che, dibattendofi in vn Concilio le loro falfe Dottrine, fi poteisero fàcilmente rifoluere tra quelleefplicationiiloroinfuifittentidubbi;,evenifleaifaià deeli-nare il numero, già fattofi grande,de’loro ieguaci ;ed abborriualo parimente il Papa per quelle alterazioni, e riforme , che fi hauef-dal Papil' fero potuto ftabilire contra la difpotica fouranità,che nella Colla-tione de’ benefici; ; nelle maniere di ritrar denari, ed in altro » pre-tendeuafi eccedentemente abufata. Diffimulando nondimeno anch’egli , fi moftraua pronto', ma quando videfi poi condotto a’ termini, di douerfi finceramente feoprire, mutatala prontezza in altrettanta difficoltà > lafcioflì liberamente intendere allTmpe-ratore. ; ■ ' Che nè per ri [petto di fede, nè per ragione di Stato fra quello iltem- n officio po da conuocarfivn Conctlio -. Che fibaurebbe con ejfo fpronato tan-t o più S olim ano àc alpefìar la Germania , & à decidere conia filatrice., barbara forza li difputati pareri di religione. Che non più tra vna pontone di quegli erranti Popoli farebbe fìat a in forfè laChiefa, ma con fu fa , e fupe ditata generalmente dall’Herefia, dall’ Ale or ano, e dagl'efer citi. Che dunque fi douefje,in vece di addot trinarfi i Luterani , ed i Caluinifli, inuehire rifolut amente contra loro , acci oc he ri-* dotti più facilmente con la forza dell'armi, che con le ragioni Apo-fìohche, nel buon fentiero, fi poteffe ripulfar vigorofamente allora fi Tureo, egual’inimico de' Cattolici> de Proteflanti, e di tutto il JVLondo Chrtfilano. Pattato,c*hebbe à Cefarequeft’officio il Papa, mandò qui à Ve-netia vnNuntio, per far, che il Senato perfuadettè anch’egli la Maettà Sua alla medefima rifolutione; Ma trouatifi quefti Padri anzi di contrario fentimento, confiderarono humilmente alla Beatitudine Sua , per ciò, che fi difle. Che lo sfoderare in quella congiuntura contra gli Heretici l'armi, jtltro del era vnefporfi a pericolo di perder tutta intera la Germania,per vo- 4 lerne recidere vna fola parte infetta. Che il fangue, che ella hauefife tratto à fe fìefsada fe fìefsa, ancorché mi fio di Cattolici, e di Pro-tejlanti, farebbe flato in ogni modo tutto ciuile, e tutto Chrifliano, per riempierla di T urchi infedeli. Che non già difcorrea così la Re-pubhca, perche non bra?nafse piamente anch’ella di toglierui l'inique D d d d f?arz