LIBRO TERZO. n* niente meno veniua l’Ittria miferabilmente lacerata . Entratoui cbrìjiofo-Chriftofòro Frangipane predetto con molta leggiera Cau^le- pa%acn£' ria, ed vnitofi all’altre militie Im periali, che già f uriofam^Me vi j«-fcorreano, inferiui grauiflimi danni, fenza che Francefc^Faf- n” rT' qualigojcolà Proueditore Venetiano, affrontare fi poteffe ad vn tanto numero con foli ducente Caualli, e mille cinquecento Paesani , che rittrettamente hauea feco. Per fermar però, ò per mi-tigar’almeno in alcuna parte quelle moiette fcorrerie, trasferitoli quiui Girolamo Contarmi con tré Galee, fi mife, girando, à guardar le ripe, & à faccheggiare anch’egli le Terre Imperia-li contigue . Là ritrouandofi, gli venne fpirito di tentare dì fatimi* improuifo la forprefa di Triefte, con oggetto, fuperandola, di gJ« ÌJ* conièguire il merito di vnafegnalatalmprefa; ma dopo auuici-Jg^#' nato fi, trouolla prefidiata in modo, da non azzardaruifi, e già Tent*,ma che non potè di più, fpinfe per la Campagna le fue genti à di- rJS/K • lìr uggere generalmente i T er reni. f u Volendo anche Filippo Badouaro, Sopracomlto, rifentiriì di, capane. tanti infulti, che i nemici commetteano, e fpeciaJmente di alcuni legni da loro depredati nel Porto di Curzola, fi lanciò-andar con la fua Galea, econdueFuftefoprala Terra di Lucania, oc-cu pandola, e mandandola rigorofamente à iàceo. Allontanato- f,uPPo ii pofcia da quelle Marine, ritornarono coloro à nuoue repre- l«-faglie , nè trouandoui contratto , attaccarono prima Caftel nuouo d’Iftria, e Rafpo dapoi, impadronendofi à patti dell’vno, uo,el\a[po e dell’altro. ¡¿J? Sopraggiunto in quell’acque d’indi à poco Angelo Triuifano, An ch Capitano Generale dell’Armata con quindici Galee, tolfe à col- Triuifano > pire il luogo diFiume, che hauea la Republica già confignato à ' Maflìmiliano,per hauer la pace ; Efpugnollo dopo qualche gior- Flume > no di combattimento, e lo diflìpò da’fondamenti. Flauendoiè-co più forze del Contarini, pafsò per tentar’anch’egli I’efpugna» tione di Triefte ; Non però folamente coniìftendo nella propria, r? fitto ma nella forza de’nemici ancora, gli eilti felici, trouò pur’eglila 2 nci:e' medefìmadifficoltà. Trouò Triefte , per lo pericolo poco dianzi fcorfo, molto più ancora proueduta di ciò, che haueuala tro-uatail Contarini; onde tofto ritiratofi, pafsò fotto il Caftello Mamdar-di Rafpo, e lo ricuperò à viua forza. Chiamato poi per alcun E ricupera fofpetto di Legni Corfàri in Golfo , ed allargato!! lungi in Ma*- ^PQ' re, ritornarono di nuouo i nemici à commettere degli ¡altri eccelli. Tali continui difertamenti hauendo alla fine prodottonelP-Ittria vna generai penuria, vi fi commotte caritateuolmente il Senato. Confignò à Damiano Tarila del danaio molto ; lo for- P 2, ni