LIBRO DECIMO OTTAVO. 749 Curzola', Pietro Contarmi, di Baffo , GirolamoRegazzoni,di Famagofta, Matteo Priuli, di Città Noua,Giouanni Delfino,da TorcelIo,Francefco Contarmi, eletto di Baffo , & Adriano Va> lentia, diCapodiftria . Queftifurono fpecialmente gli andati al Concilio di Trento, e quefto fù il tempo, che riconofcendo via più la Beatitudine Sua nella Republica vna Chriftianiffima pietà, Facoìtà concedette al Senato la facoltà di eleggere li due Patriarchi di dc:jVdP* Venetia, e di Aquileia. uUfST Trà la quiete, che pur’ancora qui continuauafi à godere, ven- Si’ ne à feminare alcun trauaglio vn’auuifo, portato da Girola mo Ferro, Bailo in Coftantinopoli, di vn marittimo prepara- Dubba di' mento di Solimano ; per cui ordinatefi da’Padri ottanta Galee , 0uomini. con altre prouifioni, corrifpondenti al temuto bifogno, egli ben prefto fi vdì fuanito, e capitato , in vece, à ricreare Venetia di al- *£„¿1 & legrezze, e giuochi, Alfonfo, Duca di Ferrara , à cui andò pom- renetta. pofamente incontro col Doge, e con molti Porporati laNaue Bu-centoro. Succedette in quefti tempi à fette Galee della Corona di Spagna vnnuouo infortunio in aggiunta all’altro ne’maridi Africa , D™gfr . mentre tragittauanfi dalle Riuiere Siciliane verfo Napoli.EIato,e te Galee di gonfio Dragut , dopo la detta ottenuta vittoria, s’era tratto con gran licenza à icorrere, & ad infeftare di continuo Tacque . Ten- ^,G?" ne auuifo, per ifpia, del viaggio , che douean fare le preaccenate Galee, & andatele ad incontrare,&affalitele, fe le fottomife tutte , impadronendofiancodivngroiMìmo Vafcello Genouefe. Ma in Francia nulla valeuano, nè le induftrie, nè le vigilie della Reina, e del Rè di Nauarra, per acquetar! tumulti, e le feditioni, più fempre fer penti, Vgonotte. Occupata, c’hebbero coloro la Città d’Orliens, male corrifpondendo Condè alla riceuuta libertà , ardìfarfi Capo, e fomentatore fcoperto ; ed i Popoli della Città di Lion, prendendo da ciò; dalla vicinanza à Gineura,e da gran promeffe de’Proteftanti Germani,maggior coraggio fcacciaron-uihoftilmenteiMimftri Regi;, vcciferogran parte de’conofciu-ti Cattolici, e fe ne impadronirono . Si auuidde allora il R eale Gabinetto, ch’era ogn’indugiata forza vii eccidio. Pofe in Cam* pagnavngrand’efercito. Gli fi fece capo Io fteffo Rè di Nauarra, infieme con Luigidi Lorena, Duca di Ornala, e fi fpinfero auida-mente al racquifto. Nonfù egli però con la fu ppofta facilità lafda-^toji to correre da ribelli . Si erano dentro già molto bene proueduti, varia. * efortificatbRipuIfarono più volte gli aifalitori; In vna fattione ri- ^Ti[L mafe vccifo di Archibugiata lo fteffo Rè di Naurrra ; Vi andò po- • fcia il Duca di Nemurs con poderofo rinforzo , chevinfeall’vlti- ftano\ mo la Città;Tagliouui à pezzi gran géte,e fece fupplicare publica- men*