LIBRO DECIMOSETTIMO. 705 ' fcrittoin gran forma a' fuoi Ambafciatori, acciò che fi affaticaf-fero infieme per la medefima benedizione . Arriuatiamendueli detti Cardinali, ogn’vno nel proprio fuo deflinato efercito, ne intraprefero il maneggio in que’ momenti medefimi, che ridotti-fi alla fronte , erano per principiar la battaglia , e trouarono in tutti vn’egualeprocliue difpoiìtione alla, pace , fianchi oramai tutti, ed in neoeffità di rifpiro. Perche era già prelcritto,che do-uefTe in ogni modo fuccedere vn tanto bene, vi fi vniron’anco delle altre facilità. S’incontrò, che la Reina di Francia, in cui , comelorelIadiCefare, e moglie del Rè , bilanciauafi l’affetto , mandò quiui anch’ella Don Gabriele Gufman , Frate Spa-gnuolo , Confeffore fuo , echequeflivi foprarriuailenel tempo appunto , che già i Cardinali haueano dato principio al negotio . Quiui con queflo fomento di più gli trattati maggiormente fi rinforzarono . Pafsò Gufman, or’all’vno, & or’all’altro efercito più volte, per conciliare le difcrepanze , cheandauanoinforgendo > E , finalmente conchiufefi la pace, e ne furono i Capitoli, chiude T* La re pittiti one delle Piazze bine inde occupai e. 5S Cém llrilaffo al Duca di Samia del fuo Dominio , eccettuate alcune pittò • iTerre f/p et tanti alla Francia. Elettione diCommiffarij ,per terminare le differente , che katiejfe*.. ropotutonel di più veri ire. Obligo at Rè di afsiflere à Carlo contro de* T* urcbi, occorrendo, e fi vincolò qttefla pace col Matrimonio del Duca dOrliens in vna figli-mia, ò di Csjàre con lo Stato ài Milano? ò di Ferdinandojon la Fiandra , e con i bafsi Paefi per Dote. Hauutoilprincipal merito laRepublicadi^uefla fomma felicità, per l’indifferenza da lei fempre foftenuta, così^nche Celare* e’I Réfe ne dichiararono . Prima d’ogn’altro Prencipe , eprima del Papa medefimo, la comprenderono nella flefla pace iinclu- . dendouipoi , Il Ré de’Romani, con quelli infieme di Portogai " tutti HJre-Io, Polonia, e Dacia; LiDuchidi Sauoia, Firenze, Ferrara,Man-ctpl • toua, Vrbino, e Lorena j Gli Elettori, e Prenci pi d’imperio; Le Republiche di Genoua, Siena, Luca, e Suizzeri, ed al Rè d’Inghilterra fù riferuatoilluogo,per entrarui à piacimento. Bàrbarofjìt HaueaBarbarofTa trattanto fcorfi, e depredati con infeilationi f“™]. continue i Mari di Spagna, fenza però farui sbarco,e meno attac- ‘spagm . carui alcuna Terra.Deliberato hauendo poi di ritornar’à Coflan- ZTrfe tinopoli,inferì per le marine del Regno di Napoli barbare, e cru-deli deuaflationi, e trafporti. Paffando all’incontro per l’Acque E nfpetta di Corfù,dimoilroifiin tutto vero amico, Riceué cortefemente i c$t„àdo prefenti ; nè permife » che ne* Luoghi Venetifoffe vfata minimadi°)'ultl' infolenza, ò infulto. * - Giun-