jo6 DE’ FATTI VENETI nette; Ma dopo faliteui le militie , fi trouarono in trauaglio affai maggiore;per entro difcendere. Quelle,che più arditamente del-l’altre lanciauanfi, incontrauano le punte delle fpade,e le bocche degli archibu fi, che ftauanoriuolteverfoloro, appoftatamente attendendole . Duròquefto eccìdio vn pezzo , e tormentauafi ■Mamua- con gran paifione l’Aluiano , di douer retrocedere da vna tanta tohdtffiu- Jmprefa,che poteua dirfi in gran parte fuperata ; Maconuenne finalmente, con la continuatione di quella gran ttrage, tralafciar- * Suonò à raccolta , & andò alla Tomba , fe non col merito 4 deH’acquifto di Verona , con la lode almeno d’hauere in vn fo- lo giorno più cofe coraggioiàmente ottenute ; di eflerfi pre-Tentato fotto quella fòrtiifima Città ; di hauerui diroccate le muraglie -, montatele,datoui l'attalto, esloggiatoui,e ritiratofi, fenza alcun fconcerto . Se però non gli forti con l’impeto,e con la for-Fermoiun za 1 intento intero , non tralafciò di tentarlo con l'attedio . ¿¿W*- Prete , ed occupò tutti quei fentieri, per cuipoteuanovettoua-gliarlai nemici . Per maggiormente ancora ftrignerla , raccolte dalla Campagna tutti quei granì, che , già maturati dalla ttag-gione,doueuanoferuireagliaifediati di preparato alimento, e’I Senato,altrefiindulgentemete trattando,ordinò,che fi publicaife vn’Editto di remiifione à quei Popoli,quando volontariamente fi fotteroreftituiti alla primiera loro deuotione.Ma benche Verona, nè cedette alle violenze, nè fi commuoue ite all’affetto, fentitone il Vice Rè il fufurro da lontano, non volle auuenturarla mag-ny.ce & gìormenteagli accidenti ; benfapendo , che non v’è fortezza d’ fo'uoifo" animo > chea! lungo tormento non poffa cedere . Si molte fret-tolofamenteal foccorio . Paifato alla Straddella il Pò , glifiar-reterò le Città di Brefcia , e diBergomo . Fece lo fletto la Terra diPefchiera. La Rocca , in cui erano ducento Fanti , coflante-undm». mente fi difefecontra quattro duriifimi aifalti • Ma poi accortali, che il Capitano trattauadi arrenderfi , fù sforzata anch’ettaà cedere, rimanendoui prigione Lodouico Contarini,che vi prefie-deaProueditore;onde trauagliatol’AIuiano per tali, e tanti au-uicinatifi pericoli,deliberò di ritirarli più addietro ancora,& an-r : Mm*' dò ad acquartierarfi fopra l’Adige ad Albaredo. Profeguedo in- 2 5i3£* tato il Vice Rè nelle fue vittorie, pafsò alla Villa di San Martino, redo. doue accompagnatoficon le Tedefche militie, innalzò il pefiero à gran rifolutioni . A quelli nuoui emergenti vie più intimoritofi toì à MS- PAiutano,tragittò l’Adige per vn Ponte,che celeremente erette, taguan». condottofi à Montagnana , fcritte al Senato le contin- genze d’allora,molto pericolofe,ed angufte. Già fe ne trouauano quelli Padri generalmente informati dalle voci, eh’erano precorre, e duramente agitauano nelle confulte iopra le diificol-