LIBRO DECIMO. *8* l’hereditata Corona, erafi alla fineconchiufa la pace, e Cap Ì- Va ce trì'l 1.*^ Rèdi Fri- tolato . ^ eh , e di Ch'ella s'intendefje perpetua , & à vicendeuole dìfe fi . Che 5JV"' Rene* , già figliuola del defonto Rè Luigi, per anco in tenerifsima puóii! U~ etàjoffe prome/fa in matrimonio a Carlo con la ce/sione per dote di tutte le ragioni y che potejfe pretendere la Corona di Francia fui Re-vno di Napoli. Che douefse all'incontro Carlo reflituire al Rè di Na-iuarra il fuo Regno, toltigli dal morto Ferdinando, e che in ogni cafo, che ciò non’venifse effettuato, fojfe tenuto il Chriflianifsimo di aiutarlo, e afsiflergli fino all’intero fuo confeguimento. Quefte furono le condititioni tra i detti due Prencipi indiui-dualmente accordate . Madefiderofiambidue , Francefco d’includere nella pace medefima anche la Republlca, e Carlo,PAuo- lo Imperatore Maflìmiliano; eia principale difficoltà confiften-do nella Città di Verona, già ridotta in eftreme languidezze, furono ricercati dal Rè quefti Padri à manifeftargli ciò,che hauefle potuto loro maggiorméte conferire.Cótenne la rifpofta;chequalunque fra porto ritardo potendo con la ioprauuenienza di tanti accidenti, facili à iuccedere, inuolar quella vicina,e cotantobra-matalmprefa , era per ciò pregata la Maefta Sua à compiacerà di rifletterui, non già perdiftorladall’inferuorate fue diligenze alla pace, ma perche levalefleiliumeàbenguardarfidadoppij fini, onde mentre, che fi foiTe incertamente negotiato, non fi ve-niiTe il certo à perdere. Sopra quefti termini dunque fi concertò la riduttionedel Conuento nella Città di Brufleles,e vi andarono anche tofto li deputati Miniftri. Ma intraprefofìda loro per pri-mo punto, di ratificare il già accordato trà Cefare, ed il Ré Fran- Ut!*“1 [ cefco,trouaronui dell’impenfate difficoltà,procurate alfolitodal fpirito torbido del Cardinal Sedunenfe . Hauea ftudiatocoftui diauuelenarelagià llabilita amicitia trà il Rè medefimo , egli Suizzeri ;nè ciò baftatogli, paffato in Inghilterra , gli era iortito di accendere quellaMaeftàdivn alto fdegno , ediperfuaderlaà fpedireàCefarevnMiniftro , perconuenirfidinuouoiniìemea’ danni della Francia . Con gli Suizzeri però nulla fuperar potè. Ottenne Francefco con la forza del danaio , non folo di mantenere in fede quei Cantoni, già fecoaccordati, ma di guadagnare etiandio quegli altri , cheglis’eranodimoftrati auuerfi, onde auuedutofi Martìmiliano delle vane confidenze, di cui Sedunenfe andaualo artifkiofamente pafeendo, per indurarlo nei maneggi, fi difpofe facile alla pace , e ne fcriife in Bruifelesà fu oi Miniftri pertantoftoftahilirla . Ma fi come ella anche preftofeguì trà la *èH Fa-MaeftàSua, e’1 Rè di Francia,così per conchiuderla con laRepu-c'*‘ blica vi il frapoièro le ordinarie difficoltà, e fpecialmente quella di Ccc Vero-