7^4 DE’ FATTI VENETI to il preiìdio ad vn folo miiero numero di ottocento Fanti. Ma non mancano cagioni al dettino , perche irretrattabilmente fi adempia . Vna fola pala d’Artiglieria , che andò à colpire nell’ edifìcio,in cui cuftodiuafì la poluere, potè più dell’infinite che era-Puoco ac- no ttate dianzi inccffantemente f parate . Accefofi il fuoco , e fco-piato per ogni parte della Fortezza con fpauenteuole terrore,e ftrage, molti Soldati toltiti dalle muraglie, corfèro à tentardi eftinguerIo;ma,in vece di fmorzar quello della Poluere, ne accefero di più nell'animo de’ Turchi, li quali fi auuentarono tutti ad vna breccia# che haueaappuntoallora la fortuna maggiormente pjifpalancata. Non più videSdrinorimedio all’eccidio. Intrapre-plìCano'Yn fe di morire, come hauea gloriofamente viuuto . Si veftì dell’ha-*ivoafri che tenea più ricco, e più mafficcio. Si pofesù’I capo vna be-retta di veluto nero, ricamata d’oro,e guernita d’intorno à Diamanti. Sichiufenelfenole chiaui della Fortezza . Negò di armarti della Corazza, dicendo, che baftauagli vna fola ferita, per ben morire ; e gridato a’ fuoi, che con lo fteifo coraggio lo fegui-taffero alla fletta gloria, fatto prima fparare dalle mura in vn fol tempo tutto il Cannone, e veduta coperta tutta l’aria di corpi, e membri volanti de’ Turchi, fi fcagliò intrepido loro adottò , e combattè con opre mirabili fino, che trafitto da due colpi di pi-. ca, l’vno nello ttomaco, l’altro nella tetta, morì, per viuere im-coil di' mortale tra i piùfamofi immortalatiti Campioni del Mon-sdmo. ^orto lui, facilmente morirono, e difperderonfi anche tutti gli altri. Li Turchi entrati non più contefi in Zighet, fe ■prendono ne impadronirono, col cotto però di trentamila di loro intren-Zi£het‘ tacinque giorni di attedio, e di affalti, e con la morte del loro Imperatore . La caduta di Zighet fù feguitata poco dopo da quella di Giulia . Andatoui fotto il Tureo Fortaù,quei di dentro, tremanti al-EGiuUa. 2»efgmpio ? parlamentarono, e fi arrefero in momenti, falue le vi -te3 Farmi jé’l bagaglio, poco prò nondimeno riportandone, mentre violato loro ogni patto,furono tutti fualigiati, e tagliati à pezzi . Ottenute, c’hebbe Mehemet queftedue importanti Piazze, e fortificatele appieno, continuando pur’anco à tener celata la morte del Prencipe, fece riporre il cadauerein vnaLettica, & t -vanno andò in tal guifa con tutto Feiercito à Belgrado. ¿Belgrado. Sicome però haueala tenuta à Soldati nafeofta, così immediate occorfa, haueane fatto volar Fauuifo à Seiino, che vnico figliuolo rimatto del defonto, douea fuccedere à quel grande Impero. Capitò in tempo à coitili, che ftantiaua lungi da Coftantinopoli Seiino [ut- per tré giornate fra diporti, e Caccie. Pafsò immantenente alla imperi Reggia ; aflunfe¡ Imperiali Infegnes e partito pofeia perBelgra-