LIBRO DECIMO SETTIMO. é99 do Sagredo, due Galee di guardia . Non ingannoffi il Senato nel fuo primo congetturato argomento,che vi foiTe concorfo il beneplacito del Rè di Francia , poiché lo fteffo Ambafciatore fuo, Refidente qui, prefentoffi immediate in Collegio, e ne commen- Con fod!Sm dò appieno la rifolutione . Ma non già fu così di Cefare, e di Fer- Unione dinando, ancorché Bernardo Nauagiero, Ambafciatore à quel- ÌvtiL? • lo , e Marino Caualli à queili, iìaifaticailèroindimoftrarloro,^^; eiferui itata ftrafcinata la Republica da vn eilrema neceffità , di nanio. non dar’adito a’Turchi d’impadronirfene. Effi però agitati da trauagli molto più importanti , non fi lamentarono àfegnodi rompere per Marano apertamente con la Republica la guerra. Premeua à Carlo molto più il Rè di Francia, e Barbaroffa, annidato ne’ Porti fuoi , e dentro alle vifcere del fuo dominio ; e più tormentaua Ferdinando i’efercito terribile de’ Turchi, con Solimano in perfona nell'Vngheria , dou erano già occorfi grauiifimi eccidi;, e doue, per dire il vero , fe li haueua egli mede-fimo follecitati. Dopo aifalita la Reina Ifabella con l’occupatio ¡¡?£if0tr‘ ne di più Città , come s’è già detto , e dopo intefo l’acerbo lenti- mtdefmo: mento di Solimano, e la rifolutione fua di vendicarfene, mandò aH’efpugnatione di Buda quaranta mila perfone , con quaranta cj^ mjda pezzi di Artiglieria , e per Comandante fupremo , Gugliemo Roccandolfo, brauiffimo guerriero Alemanno . Afìalillaquefti con gran terrore, ma trouatala più forte affai di ciò, ch’era dianzi, quando fù prefa ,e lafciata più volte da’ Turchi, e trouatala principalmente difefa da vn tal Monaco di nome, Georgio, che hauea inftituito Tutore del figliuolo il Rè Giouanni, fuui in più affalti E gIi con gran fingue , e con fommo danno rifpinto . Sentitone Soli- pmov1 mano da lungi lo ftrepito, partì d’Adrianopoli con ducento mila e'ac,ta' fondati, ed accelerò à tutto potere le marchie , per arriuarui opportuno . Prima però, ch'egli vi giugneffe,fuui preuenuto da due Bafcià , l’vno da luiconneruofoefercitoantecipatamentefpedi-toi l’altro il Gouernatore di Belgrado . Quando Roccandolfo , che perfeueraua per anco nell’affedio, non ottanti le difficoltà,che incontrando andaua ,intefe la loro mofla, non hebbecuoredi attenderli; fubito slogiouui, mà non però così preflo, come ne com-portaua ilbifogno . Duefoldati, tradendolo, neauuertironoi nemici. Queftiferocemente gli furono intorno. Il Monaco Georgio , fortendo anch’egli dall’affediata Città, Io colie in mezzo, e di fi fatta maniera gli vni, e gli altri Io malmenarono, chefuena-rongli su I Campo venticinque mila foldati ;gIitoIfero ventinoue E Po\ dj-pezzi di artiglieria, ed egli con altri pochi fuggendo,faluò miraco- fatt0 • lofamentela vita . Era occorfa quefla gran perdita appena, che vi comparue Solimano con le fue forze tremende; nè già credea- Tttt 2 fi