471 MDXX, DICEMBRE. 472 grandissima ruina tale che apena le vestige et fondamenti de la pristina sua gloria aveva retenulo. Il che atendando, li residui et remanenti del prefalo regno, per comune et divina inspiralione, cimi legi-liina occasione et solita fedeltà loro cordialissime et alTecluosamente hebeno recorso a questo glorioso triunphante et invictissimo Dominio, sotto l’ombra dii quale le republice augumentano, le ciladé se riparano, li habilatori se Inultiplicano, le possessione frnctificano et brevemente li subditi el suo signore-giano. Et certo non siamo fraudati del desiderio nostro, perochè da 47 anni vel circha che sotto la protesone et felici auspici de Vostra Sublimità siamo fedelissimamenle subiecti, havemo gustato li frulli de la jucundissima pace con grandissima salisfaction universale. Quante slruclure el inespugnabili edifici, quanti palazi el casamenti minati sono edificati e di continuo si edificano, quanti lochi aridi el infecondi in fertilissime possession sono commutali! che amore, quanta affinità et parentela Ira il sangue veneto cl Cvpro! che mutalione nel civil vivere! Testimonio rendono le exlerne natione a le quale non pare de venire in levante, overo ne lo exlremo de la Grecia, ma in uno regno propinquo et quasi contiguo a questa alma cita di Venetia; el veramente pei1 singular amore et cordini affeclione.si potriamo chiamar veneti, imperò che non altramente ne à doluto le conspiratone et guerre per inumanissimi barbari conira sempre questo invictissimo Stato esercitate, come se nel regno propriamente de Cipro fosseno accadute: el quello che molto ha accressulo et agra- 287 vaio il dolor nostro ne li prefali tempi è stata che la cavatela una exlimabile el incomprensibile quantità de li proventi nostri ce ha consumptó et de continuo consuma, per la qual causa sì per le nostre tenue facoltà, come et per la longissima distanlia non ha-vemo pollilo dimostrare la grandeza e prompleza de li animi nostri; imperò che molti de noi olirà la possibile demoslralione de afTeclo a li elarissimi reclori a l’hora facta, harìa e tinnì exposto el sangue e la propria vita in conservazione de questo equissimo el benignissimo Stato, unde siamo recorsi al divino presidio, senza el quale mai niuna forza nè vincer, nè preservar valse. Quanti affectuosissimi voli, quanti humili el devoti pregi, quanto suplici e so-lernni sacrifici, certo, non altramente che li corporei membri bramano la incolumitale del suo proprio capo, per il naturai desiderio di questa presente vita; unde sicome da poi le longe et peri-culose tempestale li conquassati nauti pervenuti al tranquillo et desiderato porlo se ralegrano, così noi da po sì longi cordogli da le aspre guerre causati vedendo la victoria, triumpho et gloria di questo insuperabile et potentissimo Dominio di Vostre Ex-celentie, siamo intimamente exilarali, certissima -mente cognosceudo la prosperitele di quelle esser la vita el conservatone nostra : quella è 1’ unico refugio, dove le nostre speranze sono fixe el radicale, la Sublimità Vostra è il solido fondamento, le firme et tenace àncore de la prosperità nostra, et per causa del gloriosissimo vexillo suo con stimma fìdellà gustemo el tranquillo vivere. Vero è Principe serenissimo che se mai Università hebe di patrocinio mistiero, al presente la fidelissima de Vostra Sublimità Università di Cipro se alrova in exlremo bisogno constitula : de selentrione, oriente et tnezogiorno siamo da una immensa el inexlima- 287 bile posanza per longissimi Irati di mar circunva-lati, non però dubitamo che questo potentissimo Dominio, occorendo necessità, mai ne abandonasse, conciossiachè in questi passali tempi chiaramente si havia compreso quanto sangue el texoro’ l’habia exposto per conservatone de sui subditi da barbariche et ostile incorsione: per il che si argumenta che molto majormente quella exponeria contra li inimici de la santissima fede in defensione nostra; et certo al presente in questa subitanea trepidatone, secondo la indubia fede nostra et speranze nostre, l’ha chiarissìmamenle dimostralo in lai potente et prestissimo subsidio ultra el possibile et senza sparagno de fatica alcuna, provision facte per li elarissimi et benemeriti sui reclori, unde li pedi dei vostri fidelissimi subditi, disposti in ogni tempo exponer la facultà et vita loro in defensione dei pre-falo regno de Voslra Celsitudine, sono fermati in summa securitade el verso quella de immenso amore accesi, et la immanissima rabia et potenlia de nostri perfidi vicini è restala non poco reslrela et infirmala ; né a questo efelo aduremo con più pro-lixità persuasione alcuna, imperoché el regno di Cypro è vostro et lutti li abitanti in esso sono fìde-lissimi et devotissimi subditi de illustrissima Celsitudine vostra. Unde nui in persona de tutta la Università del prefato regno, siamo presentali davanti la Signoria Voslra, per rendere a quella sincerissima fede, debito, honore et perpetuo obsequio; ol-tra di questo congratularse de li adepti triumphi et victorie de tanti et cosi potenti inimici ; terlio et ultimo per exprimere loro a tempo li desideri, voti et petitione circha la conservatone et amplificatone de essa fidelissima Università. Ne dubitamo che la serenissima et illustrissima Celsitudine vostra, se-