LIBRO Q_V INTO, 177 to al foldo con cento Qltramarini a’piedi. Trouauaiì per anco vacante la fuprema carica Generalitia frantele difficoltà } giàdi-fcorfe di ioggetto ; quando non più parato tempo al Senato di maggiormente differire à prouederui, traife di nuouo l occhio^e’! rifletto à chi più d’ogni altro foffe ftato creduto capace di vna tanta direttione, e finalmente preferì à tutti Lucio Maluezzo,già efperimentato nelle occafioni più fcabrofe, & ardue di vna fopra-fina militare intelligenza. Gli aumentò la condotta con la mifura dell’alto comando , e trouandofi allora anch’egli in Padoua, Pietro Morofini,e Lorenzo Orio , amendue Sauij de gli Ordini, andarono à confegnarglidecorofamenteil Generalitio baffone . Traqueftefacende> e quelle prouifioni, nè purtralafciòla pu-blica pietà di confolargli heredide’già interfetti in Moncelice . Elette il Maggior Cófiglio il Padre del Nauagiero in Magiilrato di honore, e vtilità ; ed a’ figliuoli del Cailellano, e de’Capitani, deporti in Martino dal Borgo, e Filippo Greco, fi concedette dei benefici/, Mmcutuc' alle conditioni loro adattati . Bramò in queilo tempo il Pontefice , che donaffe la Republica la libertà al Marcheièdi iViantoua,e Io mandaffe à Roma, perche da’Francefi, e da gli altri nemici lontano , prometteua di renderlo bene intentionato verfo gfinteref-fi di Venetia. Defiderauano i Padri di compiacere alla Beatitydi- t ne Sua; Amauano, e il imauano infinitamente il Marchefe; onde deivapf liberatolo,e fattolo honoreuolmente accompagnare all’imbarco, montò iopra vna Galea con Bartolomeo Contarmi, e Daniele Vendramino , che gli affiiterono fino ad Arimini, douefmonta-to ,fe ne andò poi al fuo viaggio. Morte del- Fra tante , e tante ilragi di guerra volle anche la Morte natu-ralefunettarnei cafi . Auuenne quella di Caterina Cornara , la già fiata Reina di Cipri, degna certo d’effer coronata anche in morte di rimembranza gloriofa colei, che hauea, viuendo, coronata la fua Patria di aggiunti pretiofi Diademi . Morì danni cinquanta quattro ; fù dal fuo Palagio di San Caffiano, accompagnata da pompofa Senatoria Comitiua nella Chiefa de’Santi Apofto-lifopravn ponte di barche , gittatofi à trauerfo del Canal maggiore ,e doue le fù data la iepoitura in vndepofito di ricco marmo , dentro vna Cappella , fattaui conilruire da fuo Fratello , Georgio Cornar©,Procuratore di San Marco. Ma già con le continue profperità de’nemici continuaua il Pontefice la fua indignatione contra il Rè di Francia , & il Duca Alfonfo ;IIquale oramai alla feoperta, & in perfona era pattato à militare nelfefercito di quella Maeilà contra la Republica. Lo fdegno per tanto,che più fempre fi accende cóla prefentata opportunità alla vedetta,moffe Giulio, à coglierne il tepoin quel- Z la