i2ò DE’FATTI VÈNETI lulidifenforìal coperto', econquefte,econaltre opere, lauori> e diligenze, e con altro Ricinto più addentro, che fi chiama, delle mura vecchie, ben munito anch’egli, ed al cui piede fcorro-no parimente Tacque, fù Padouamarauigliofamenteprefidiata. Vi erano i Borghi, che fi eftendeuano per lungo fpatio al di fuori; e più magnifici priuati Palagi nella vicina Campagna , che feruianoà Padroni dvfodelitiofoiuburbano; ma chelafciando-fi in piedi, haurebbero potuto molto conferire, e feruire di com-v4\(terra- modi ricettacoli à nemici. Atterroffi, e fpianoifi per tanto tutto ZVgbt e il più, che il tempo angufto permife, e dopo di Iiauerfi con le Caf-' preaccennate, e con altre prouide, e perfette forme militari, affi-curata la Città in difefa, e caricatili, & armatiti tutti li terreni, e i Forti di archibutieri, di mofchettieri, e di guardie, ti diftri-buirono i Capitani frà loro i pofti più effentiali ,e riguardeuoli di tw-ie!d} dentro • Fù deftinato Lattantio da Bergamo nella piazza di San-Capitani a t Antonio; In quella del Capitano, Antonio de’ Pi; ; Nella Porta lo'opofiu di Santa Croce, Gitolo da Perugia; Alle due, di Pontecorbo, e del Portello, Dionigi di Naldo ; A Codalonga,Bernardino da Parma ; Affignoifiil gran Prato, chiamatoti, della Valle,al Generale Pitigliano. Dieffi l’incarico à tré Veneti Proueditori di fopraintendere, e di accorrere generalmente per ogni luogo, e contorno, e fi ripartirono., e fi difpofero i Patriti; trà quei pofti, ch’erano più degli altri gelofi, & in pericolo. Sodisfattoli in tal guifa al poifibile dell'immanità, fi ricorfe al patrocinio della mìfericordia diuina. Fece il Pitigliano erigere oratìom à vn grande Altare nel mezzo del Prato già efpreffo, e quiui prò-ftrattofi ogn’vno, fù folennemente celebrata la Santa Meffa ; In-uocoffi FOnnipotenza in aiuto ; e’1 Pitigliano con alta, e tenera oratione pregò, & efortò tutti fino allVltimo fpirito ad vna in-fleilibile coftanza. Confolatofi il Gouerno, benche frà tante cure, edafflittioni, di hauere operato il più appreifo al Cielo, & appreffo al Mondo , non volle meno lafciare fconfolati li Padroni de’Palagi, e beni, già co’ predetti fmantelamenti rimarti notabilmente pregiudicati. Prefè, e publicó vn decreto, in cui [mime- promife, dopo terminatafi la guerra, di rifarcire ogni rifentito a' PpnZtf. danno, e Io fteffo fece publicaranco in Treuigi. Difpoftefi appena tali vigilanti cure; anzi non per anco fe-Majjìmi- Suiti tutti ^ prenarrati diroccamenti al di fuori, com parue l’Im-Itano à Vi- peratore Maffimiliano còvn efercito tremendo à Vigodargine, Margine, y illaggio circa due miglia da Padoua difcofto , e diuifo da vn ra* mo del fiume Brenta, che per mezzo gli trafcorre . Occupato quiuiilPonte, e fermatouifi alquanto, fece auanzare più Compagnie di Caualli fino alla Porta di Coda lunga , che furono però fatte Dia