LIBRO Q^V ARTO. 131 falto, finalmente foccomberono ; parte ne cadde fotto il ferro; altra in numero di feifant,a Cauafli, e cento Fant i, rimafe catti-ua; reilarono in balia de’ vincitori le artiglierie, carri, muni-E tioni, & animali; ed il tutto lietamente condotto in Padoua, riconobbe per fomma gratia il Cardinale di poter’in ficuro rico-uerarfi. Poco in tanto trattenutofi Mafiimiliano à Vicenza, lafciouui dentro Fracaifo San Seuerino con tre mila Fanti Tedefchi, vfce-doegli coli'eftante dell’efercito, & àmezza ftrada verfo Vero-na, fatto alto,fermò quiui l’alloggiamento. Ma il Cardinal d’- dndJ‘ '^ru' Eile, giunto àgran ftenti in Ferrara dopo la tagliata, fi rimife alquanto ; ritornò in Campagna, e fi conduife verfo li confini di 7» Montagnana, porgendo grangelofia, che tra lui, e Cefare fi^*-penfaifeà qualche importante Imprefa, e fi dubitò fpecialmente di Legnago. Benchevifoffe dentro vn buon prefidio, eprepa- Congslofia rati li Terrieri ad vna coftante difefà, fierferoBaftioni; fiefca-^.1^'' uaron foife *, fi ruppero in più luoghi gli argini dell’Adige, facen- ct^Jlfar' dolo fpandere per le Campagne, e fuuimandato da Padoua Giacomino Nouello con alcune Compagnie. Poco tardaron’anco à verificarfi le dubitate rifolutioni del Cardinale. Spinfe molte truppe verfo quella volta; ma eifendo flato ragguagliato nel viaggio delle prouifioni, antecipatamen-te nella Fortezza introdotte, dubbiofo di trouarui braua refi-ilenza, fe ne tornò indietro. Condottofi tra queflo tempo Maflì- n f, Pnf;Y. miliano à Verona, e trattenutofi alcun giorno, riceuette dà quei uc“-fjYe à ; Popolili giuramento di fedeltà. Rapprefentò poi à Capitani, e Verona. fpecialmente à Francefi, molte neceffità, che lo coftrigneuano à paifare tofto in Alemagna ; Pregolli di compatimento; di auuer-tireà tutto ciò, chepoteffero l’arme della Republica intraprendere fino al fuo ritorno ; lo promife ficuro alla primauera ; Par-titofi poi trasferiifi à Trento, doue, trouata la Imperatrice Conforte, che ve lo ftaua attendendo, fe ne andò in Germania. Sa-putafì da’ Senatori à Venetia, e da’ Proueditori, e Capitani in Padoua la partenza dall’Italia della Maeftà Sua, penfarono fubito gli vni, egli altri di occupar Vicenza. Difputoifi nondimeno con qualche dubbio in Senato *, Finalmente, deliberata!! firn-prefa,fènefcriffè, edefpreifamentelaficommife à Comandanti medefimi. Confidauafi il buon’efito nella valente, edefperi-mentata condotta . Promettealo niente manco la deuotione, che fupponeuafi in que fudditi fedeli,non ancor eftinta ; e quafi, fa0£[pe-.cheloaffìcurauanpoi le reprefàglie, e leinfolenze continue di quei Tedefchi, che rifarciuano i loro fcarfi pagamenti con le po-uere foftanze di quegl’infelici. Ora i Capitani in Padoua, fubito R 2 riceuuti