LIBRO DE CIMO SE STO. ¿4? Gandialafuarefidenza, haueaprima, chevicompariiTeroinemici, difporte in etTa, e nelle altre Città, e Luoghi, epatfipiùne-ceffari; ,e gelofi, forti refirtenze ; Hauea chiamati ? e follecitati al loro debito, & alla loro propria preferuatione, tutti li difcenden- . „ ti dalla Colonia Patritia, che trecento, e trentanni prima era fiata col à mandata da V enetia, per cura, e cuftodia di quel nobilif-fimo Regno . Lo rtetfo praticato hauea con gli altri Feudatari; » e Nobili Cretefi,ed haueali trouatitutti cotanto ripieni,ed’infiam-matidivh’ardor diuoto , che fi videro pretto à comparire alle- • itite3edarmate,con;leloro proprie borfe,molte Galee, nume-rofe fquadre di foldati , e la Famiglia Calergi, che poifedea vn’ , ■' alto, e dirtinto potto di autmàtà, e di ricchezze, ne hauea ralligna- " tiellaiolafottolefuelnfegne venticinque mila . Senettauacosì quell’Ifofa , quando Barbaroifa, come narrammo |,[sbarcò alla Suda, e fi pofeà fcorrere & à depredare intorno . Incamminatoti poi verfo la Città di Canea , giacente in poca diftanza dal- Barbar offa lo ileifo Porto, e trà le più forti di tutto il Regno , dopo de- a]Uanea‘ uartate, ed incendiate le riguardeuoli, e deìitiofe amenità di queir l'aperte Cam pagne, fi approifimò alle muraglie, per combatterle . Confirteuaquelprefidioin mille Fanti pagati Italiani ; vii numero grande armato natiuo , e vi prefiedeua Andrea Gritti Publico Rapprefentante. Al comparire de’ nemici, & egli, e tutti fi pofero torto in arme ; Si diftribuirono ordinatamente ai po- M,-ea ili, e cominciarono terribilmente à berfagliar’i nemici con 1 e artiglierie, ed à farne tirati; . Vedendoli finalmente difordina-ti, confu fi, e mal conci;, deliberarono di paifar’improuifi vn giorno dalla difefa all’aifalto . Sortirono fuori, e così prettamente, e valorofamenteliatfalirono , che ne vcciderono molti, e fecero ) Soffiti» di che gii altri fi riuoglieifero viliifimamente à fuggire . Migliore qt^dl dS'‘ fortuna non ritrouò vna portione, che s era feparata dall’efercito, ecorfa trà que* Contadi alle rapine . Vnitefi in vn gran corpo Fugai ne-quelle genti di Campagna , e porteti in traccia di quei barbari * mcu tantineritrouarònodifeminati > e difperfitrà le Ruberie, e di , tanti ne fecero così gran macello,che fù cortretto Barbarotlà à far rimontarli rertante fopra le Galee. Volea fcoftaruifi di Ià;ma pa- Etaitrit^ rendogli farlo con troppa infamia, fenza Iafciarui di fe qualche perfida impretfione , deliberò di tentarla in vn Luogo aperto, e*Vtf lontano, doue non hauetfe potuto incontrare i trauagli, e i danni, fino allora ritrouati. Scelfe dal Corpo delIArmata cento Galee, ed efpedille dall’altro canto del Regno verfo Ponente contra la Inmdonp Città di Scitthia . Luogo aperto , e poco forte quefto, vennegli anche fatto il penfiero . Sbarcatili foldati fenza oppofitione,en* CI M‘ traronui ageuolmente dentro ; facchegiarono laTerra, e depre- Nnnn darono