LIBRO Q_V INTO. 181*
Volendo finalmente pailare ai. fatti, mandò tutto l’efercito in Eccito Bologna, accrefciuto di più con due mila Suizzerì ; Diello alla fepraintendenza del Cardinale di Pauia; e prepoito General dellarme, Francefco Maria dalla Rouere,Duca di Vrbino., fuo e'iDuca d' Nipote , efpreifàmente glicommifè, chedoueifetoftofpignerfi empiali con tutto lo sforzo contra il Duca Alfonfo. Volendo combatter- perJ^L
lo	anche nello fteiTo tempo con le forze aufiliarie della Republi- 7<S°, ca, ricercollaviuamente àfar feorrere dalla fua Caualleria leggiera il Poleiìne, e fimilmente il Pò dalI’Armata , Conuocato pofeiail Collegio de’Cardinali, dichiarouui Alfonfo all5Apo-itolica Sede infedele ; aggrauòllo delle più feuere fcomuniche, e ne fece affiggere i Cedoloni in Roma,in Bologna, & in ogn’altro Che il Papa Luogo dello Stato della Chiefa. Proièguì pure con le più rigoro*Jcommu' fe maniere anche contra il Rè Luigi. Prima niegò a’Cardinali di quella natione, che feneandaifero in Francia*, e perche quel d Aus vfcì da Roma alla caccia, dubitando in eifo qualche og-getto appallato, e finto, fello arreilare, & imprigionare inCa-ftel Sant Angelo. Finalmente per blandire in forte modofani-mo ancora di Ferdinando di Spagna, e per inimicarlo à Luigi,gli concedetterinueftituradelRegnodiNapoli, coleenfo medefì-mo, con cui l’haueano li Rè Aragonefi anticamente confeguita ; gmlìnue-ObligoIIo, in conformità deH’Inueflitura iiteifa , àmantenere, e ignoti contribuire trecento huomini d arme in qualunque occorrenza di Santa Chiefa ; e piantati tutti quelli effentiali fondamenti, paf-sò airhoftilitàdifpofte. Già cadutogli vuoto Pattentato primo fopraGenoua, deliberò di farne vn fecondo. Richiefe la Re- venta con-publica à mandami di nuouo vn valido corpo di Armata,perche tra Gen°-
lo	accópagnaffe alla fua fquadra. Spedì à Napoli per Io noleggio la i\epubli‘ di alcuni Vafcelli. Ottenne,che gli Suizzeri, giàobligati à muo- Eccita ¿n uerfì , cominciaiTero ad auiarfi verfo lo Stato di Milano; e già feorgendo, che più, ches’inuadeua Alfonfo, più fi neceffitaua Catodi Luigi à foccorrerlo, e à fmembrar’il vigore à fe fteiTo, replica- M,lan9' ua gli eccitamenti al Senato, per l’Armata in Pò, e perche molta parte delPefercito, ch’era in Padoua, tofto nel: Poleiìne fi con-duceiTe., Per quello, che toccò alla Republica, non vi iìframife ritardo.Incontanente il armarono due Galee , & alcune Fufte, e legni piccioli, tutti mandandola Marc’Antonio Contarmi, cheritrouauafi alloraà Chioggia cò vn’altra Galea, con ordine d’introdnrfi fenza indugio in Pò. Si commife à Girolamo Contarmi, Generale dell’Armata, che togliendoti da Corfù, ri- Giroiam tornafTe di nuouo nel MarTireno, e che gittata fcala à Ciultà SiSi-SÌ* Vecchia, dipendeife da gli ordini della Beatitudine Sua; e fi fcrif d*ir»4ma-feà Padoua al Qritti, & all altro Proueditore Cappello , che taFemj’