284 DE FATTI VENETI Ha la Lega di Cambray . T*utti i Prencipi, che già in quello fpietato Congresso interuenneroyfonogli flesfi^nè quali trattiamo prefentemen-te di confidar fi. Volgafi al Pontefice^ Mas/imi li ano yal Rè di Spagna> volgafi allo [Icsfo Redi Franciaysepre nauigherasfi conpericolo divr-tar'e infranger fi negli flesfì fcooli/io potendo l’arte de'prò ut di Nocchie-riattando anco fojse infallibilefcanfare il naufragio à quel legno>che> combattuto dapiù contrari] Aquiloni , fi troua tra Sirti ineuitabili chiufOy e circondato. Humilmeme dirò dunque, che la più ficura tramontana , c'hora poffatràl’ ofeurità di tante procelle dare fperanza di chiaro indrizzo alla fomma intelligenza di quefio Senato y ere de-reiy che foffe, lo confiderar da lungi gl'interefsi di coloro, cò quali trattare fi conni ene . Lth abbi amo già detti . Sono quattro . ‘Trèvnitt da vna parte j dall’altra vno. lo ¡limo per mia debolezza, che afsai più facilmente congetturare fipoffa il cuore d'vn filo, che di tre ; e meglio conchiudere con vn foto interefse, che di raccorne conformi molti tnfteme. Il Rè di Francia non è più d'uno, e non hà più di vn1oggetto, per hora almeno \ e fe fofse detto, che potefse anch’egli col tempo , e fecondo i progrefsi pafsar più auanti, efsendo que fio v ri affetto naturalmente comune à tutti, non cade ilrtflcfso in alcuno . Ora egli afpira à ricuperare il Ducato dì Alilano. Sempre, che l’ottenga, e ilfuo interefse adempiuto. E ' verOyChe hà differenza con noi per G iara d Adda, e per CrewonayYna ella è differenza y che potemo noi foli ànofìrobene-placi to rifoluere . Vaccordargliele, non mai farà nofìr a per dita, non potendo dir fi di perdere ciò non fi pofsiede . Potrà bensì riufcirci di gran guadagno >ac quiftandò con co fesche no/ire nonfono>Ìamicitia>che non habbiamo di gran Rej la cui confederata forza potrà conferuar-ci ciò y che pofsedemo y e farci ricuperare il perduto. Fermato fi que fio punto,fi nuolga à confiderare ,fefi a più auantaggiofò, e facile lo ac-compagnarfi, in vece d*vno> con tré Potentati. "Non fidifiilla.no come i fiori invnfolohumore gli humori de’ Prencipi, O che non potremo con loro ae perche oppreffa la Repub Ite a; fuga-ti li Francefili disfattigt inferiori Prencipi, rimanda l'Italia à loro li-b ero pi acimento ripartii a. Ben'e fsi preueggono altro non poterlo fi are à tali vafliffimi oggetti, che quefla noflra trattata vnione col Rè di Francia, Si ricufi da chi vuole perfettamente adherire al loro giuoco. Abbandoni fi d’impugnar'in guerra l'armi al Dominio ^per deporle in pace di vna perpetuafichi autt ù .Si rigetti il Rè Luigi, per refiar fo- li Jenza flato, & à difcrcttione de'piùproterui nemici 5 E qual vantaggio, qual dominio, qual'afsiflenza maggiore la Santità Sua ci offerirei Forfè dice di rimuouerfi da queifieri patti, che, per accordar-