LIBRO DECIMO SETTIMO. 707 In vna Dieta da effo conuocata in Ratisbona, per acquetarli, ha-ueali maggiormente concitati, e moilì principalmente à pretendere vn Concilio in Germania di loro foli, prima , che quello di Trento proieguir doueffe ; e’1 Rè Chriftianiffimo non meno tro-uauaiiobligatodal Rè d’Inghilterra à non indeboliriì di forze,' ma conferuarle in difeia del fuo proprio Regno. Giouauano le Germane difcrepanze, fpecialmente al Papa, per due importanti rifpetti- Per 1'interefTe, che più adogn’altro premeuaglidifermar’in tanto nel nuouoDucato, fenza contefa il figliuolo; e per differire il Concilio Tridentino , il quale, fino che fi maneggiauano Tarmi, rimanea impedito. Parue dunque proprio, che, trattandoiì di religione, e di heretici, efercitaflè la Beatitudine Sua la fua Chriftiana pietà in foflenimento dell’A- Ì)oftolica Sede. Stimolò Cefare con vn fuo Brieue à più non fof-èrire tante ingiurie da quegl’arditi Prencipi proteftanti ; Eshi-bigli confiderabili aiuti di gente pagata con l’erario della Chieia ; %™°l! ampieconceffionidigratie,edi autorità, per ritrarre da quegli [arecantra Stati copiofo denaio, e in tal guifa incitò dolcemente Carlo à fò- i\\ ,tmi~ itenere con gli altrui intereffi i propri; contra i fuoi nemici. Ma già con fommo difpiacere preuedeafì,che non era per còte-nerfi la guerra dentro alla Germania fola trà l’imperatore,e quegli heretici Prencipi.Già fi fentiuanoi Cattoliche le Terre frache à deità rfi al gran rimbombo, ed alla gran forza di tante armi Au-itriache, onde fi conuenia temere molto trà quell’ecceifiue, e generali commottioni, che, ò gli vni, ò gli altri, vincendo, fi trouaffe finalmente la pouera Italia infelice ricettacolo de' vincitori. Il Pontefice perciò chiamatoui da molti affetti, armò in Bolo-gna dodicimila Fanti, e cinquecento Caualli ; Diè loro in Gene-d borale, Ottauio, il Nipote, edouendo quello efercito nell’andar’à Trento, tranfìtar per lo Veronefe diftretto, la Republica prontamente gli concedette il paffaggio, come anco fece il medefìmo ad altre Imperiali militie. ^ltro Ce- Carlo in tanto ne pofe in Germania vno in piedi di quaranta- fareo ,n mila Fanti, e di Caualli cinquemila, eilratti in grà parte dagli Sta-ti fuoi Auftriacipatrimoniali, & altri fomminiilratigli dal Mar-chefe Alberto di Brandemburgh, e da'Duchi di Bauiera, e Cle-ues, co’quali s’era finalmente riconciliato. Li Prencipi Proteftanti all incontro , eprincipalmence Gio- fJamiT uanni Federigo, Duca di SafTonia, e FilippoLantgrauio d’Affia, vniuano parimente infìeme tutto il Ior potere con quello di molti altri. Haueano congiunti feco il Duca di Vittembergh, il Conte Palatino , la Città di Àugufta , con le Communità d’Vlma, Francfort, Norimbergo, & Argentina. ed haueano raccolto trà Yuuu 2 tut-