LIBRO Q_V I N T O. tjf quella del Pon tefice,e della República. A ta!ecomparfa,e dxfcor-ío fi coníoló grandemente il Proueditore : ma non durògli però, che per breue tempo il contento . FoíTe vero l’auuifo , che iuiá poco al Marchefe fopraggiunfe , ò pure vn fuo appuntato concerto cò Francefi, come fù creduto allora, e come lecofè >fuccef-iìuamente accadute, molto Io indiciarono , capitogli vnefprefTo meifo di fu a Conforte, la quale , eifendo , come ancor s’è detto, forella del Duca Alfònfo, continuaua, a non fentire volentieri il £ poco do-marito Generale dell’armi contra fuo fratello Portogli ànotitia, ftftprZ-che vfciti da Verona quei Francefi,già calpeftaflero co mifèrabilU»"»*0*»-rouine tutto il Mantouano. Moftrò egli pauentare molto ad vna tanta emergenza,e fubito efcufoiIi,fe gli conuenia,violentato, ritornare fenza indugio alla difefa del proprio inuafo dominio. Il Cappello rinforzò gPofficij, nè tralafciò con la ragione, la con-uenienza, e la fede, di obligarlo all’adempimento del debito , & àfargli credere, la voceccrfa de’fuoitrauagli, vn’inuentionede' Francefi ; ad ogni modo più, che più coftante, volle incontanente partir per Mantoùa. Douea, per verità, il Pontefice principal- Mantona. mente aggrauarfi di tali ritardi, e difficoltà ; Ma pocotònu’h di-moftrò curarfene , già baftatogli fentire , che haueiiel efèrcito della República pafTato il Pò contra A!fonfò. PreparoiTi all’ar-mi,e per trafiggerefpiritualmente anche l’anime, fece attaccare in cofpicui Luoghi terribili fcomuniche contra il General Cia-monte,e tuttigl’altri Francefi^c haueifero ardito di preftare aiuti, trifori del in onta della Chiefa, e del fuo Vicario,à Ferrara ,& à que- Duca, coma? Mentre andauafì al’eftendo in tal guifa da quelle parti alla FranteP’ guerra , nè meno ceffauano in Friuli, & in lftria reciprochi di-iertamenti . Molti.e varij ne occorreuano : manonrìleuando, che incendi;, e ceneri, farebbe troppo lungo, efuperfluo vn parti-colar racconto. Trài fatti più degni da rammemorarfi,fcorreano vn giorno l'Alpi, poco difcofti da Feltre , iTedefchi. Vi forti Giouanni Delfino, dentroui Proueditcre , che fece macello d”£S7 vna buona parte, e ricuperò nella fteffa fortita il Luogo, nomi- ZZTnfli. nato ancora, del Coccolo . Giouanni Vitturi fecondando puifei »«■***«* nel Friuli le altrui valorofe, attioni , tolfè di fpia quattrocento Gio rutti-Alemanni, che vfciti di Goritia, e guazzato il fiume Lifonzo , andauano ruinando, e ardendo il Paefe . Ne tagliò à pezzi vna parte , e l’altra , lanciatafi all’acqua , mifèramente affcgouuifi . Ma vn nuouo attentato, che in que’giorni fteifi contro di Verona s’intraprefe, terminò anch’egli con la lolita peflìms fortunaOc-corfe,chevncorpo Ottomano marittimo, compoftodi quattro Galee, dodeci Bergamini, e cinque Fufte, comp^ rifle neH’acque diOttranto , e ingelofiflè ¡I Rè Ferdinando di qualche penfata Bb x forpre-