Anche l’arte tranquilla, non priva di animo e di magistero degli artigiani della ceramica, può collaborare a conseguire l’auspicata rinascita. Sul terreno economico poi l’industria della ceramica, si intona perfettamente. Arte e terra, in brutale genesi, ne abbiamo a dovizia. Possiamo dare alla Nazione una fonte di ricchezza e al mondo la luce della nostra arte. L’Italia, concludo, deve, in regime fascista, attraverso le innovazioni della scienza e le conquiste dell’arte, dimostrare anche su questo terreno una potenza creativa contemporanea. Fu nobile e geniale pensiero quello di ripetere, dopo l’interessante ed istruttivo esperimento provinciale dello scorso anno, la Mostra Regionale di Arte Pura e Decorativa. Non perchè l’unità regione possa farci pensare o credere alla esistenza di una scuola marchigiana, ma al solo scopo di far conoscere ài propri conterranei l’arte a volte ignorata, dei nostri figli e ritrovarli in questa terra così parca di parole e abbondante di messi e di buon senso. Avvicinare all’artista di nazionale ed universale rinomanza il giovane che tenta le prime difficili vie dell’arte è cosa assai utile e assai meritoria ; esaltare in una sagra di gloria i grandi è oltre che un dovere artistico, un atto di riconoscenza.