289 MDXX, OTTOBRE. 290 di ultimo Septembre. Come la illustrissima duchessa di Bari parie a di 15 dii futuro per Poiana, va per via di PApruzo, a cainin.....senza intrar in alcuna terra, a la Madona di Lorelo, e de li passerà per andar al suo viazo. Scrive, de lì si parla molto di moti grandi sono in Spagna, et corne i! Fonsecha capitano di la Calholica Alteza havia fato brusar Medina dii Campo con danno di ducati 200 milia. Scrive, le galìe di Fiandra è zonte a Palermo, et manda uno mazo di letere a sìer Alvixe Pisani procurator dii Banco, qual vieti di dite galìe. 181 Copia di do letere di Spagna di Vajadolit, date a dì primo Septembre 1520, drizatc a lo episcopo di Puola legato in questa terra. A questa bora che sole partire el corìero, è venuto da Torre de Silas uno qui est gravis .... et omnibus negociis ibi gestis interfuit. Summa est, che quelle gente che sono di la comunità, come per le altre mie ho scripto, dicono et pretendono che la Regina è in suo boa sentimento et abilissima a le gubernalione de li sui regni; et che non voleno che più resti captiva, ma lei governi et non alcuno altro, et voleno creare un novo Consiglio, e in tutto e per tutto mutare Stato, e per tal causa non vogliono più che il Cardenal governi, perchè non è naturale, ma che li farano tulli li possibili onori. Polena essere che tra questi populi venisse qualche discordie, perchè quelli di Toledo voriano che la Regina andasse a Toledo, questi altri voriano che restasse qua in queste parie, et in hoc non conveniunt. L'al-tre cosse tutte passano prout in litteris. Copia di letere di missier Vianese al reverendissimo et illustrissimo Vice canzelier, date in Stajadola, a dì 7 Septembrio 1520. Illustrissimo el Excelentissimo eie. A dì primo del presente, per il coriero ordinario che partì per Roma, scrìssi a vostra signoria reverendissima copiosamente tulle le nove che qua oco-revano, et la somma fu che mi pareva essi populi desseno principio ad mutare in tutto et per tulio il Stado di questi regni, et fare de una già optìma monarchia, una pessima et crudelissima democralia, et che etiam pretendessero di volere minare li grandi; per il qual camino mi pare che vadino a tutta briglia, per esser in Toledo, da poi hanno ruinato cinque palazi di quelli di Silva, che sono li principali cavalieri dì quella cità ; el pur una tera che si dice I Diarii di M. Sanuxo. — Tom. XXIX. Dognas eh’è qui proxìma 4 leghe, che erano subdili del conte di Londi, se miseno una note in arme, et corseno a la casa dii Conte el contessa sui signori, et li preseno tutti do; et perchè dita terra havia una molto bona forleza, li menarono tutti do presi a la forteza, e li dissero, se non facevano che il caslelano lì desse subilo la forleza, che li scaneriano tulli do 181* lì a la sua presenlìa; et loro vedendo il manifesto pericolo li fecero dare la forteza, et restono presi ambi doi, et presa la forleza, el haveano più di 6000 ducati d’inlrata. El il populo grida : Comunità ! comunità ! Et alcuni altri lochi de signori si hanno comenzato a rebelare, el tutti gridono : Comunità ! comunità! La Andalogia che in sino a qui era stata pacifica, al presente si comincia a dire che Corduba el Jaeri hanno cominciato a tumultuare. Piada a Dio che Granala pon fazi il simile, per esser in quella cità el tulio el regno, per un cristiano che è lì, li sono più di 10 mori, el a quelli populi se ribelassero, tulli li cristiani di quel regno stanano el stanno nel grandissimo pericolo. Le parte et terre che sono in Africa hanno mandato qui ad fare intendere che là non possono più durar, perchè non hanno più danari, nè gente, nè vituarie; et di qua, durando questi tumulti male se li può provedere : in modo che se Dio non remedia, queste cosse di qua vano manifestamente a mina et gravissimo precipilio; et parme che Dio solo ve possi remediar et non altri. La Regina si lassa vedere el parlare, et dicono che sta in bona disposinone; ma per quanto sappino fare et dire, non le possono fare segnare et sottoscrivere cossa alcuna. Lei ha mandalo un suo ca-pellano ad Avila ad chiamar li procuratori di le cità, che sono congregati lì, clic venghino a Torre de Silas, dove lei sta ad fare corle. Non si crede che la habino ad obedire, el si crede, come.per altre mie ho scriplo, che là faranno un Conseglio et uno Stalo novo, e in tutti questi regni muterano li Conseglì, potestà, gubernatori el castelani dii Re, et faranno un novo mondo. Si è dicto che il vescovo di Za-morra offeriva a la congregatone di ditti procuratori 30 milia ducali di contanti et 5000 fanti per conservalione el reformatione dii regno, con tanto che lo facessero lui presidente dii novo futuro Con-sejo; et ad voler turbare et mettere sollo sopra el mondo non si poteva trovare cervelo alcuno più ad proposito che dillo vescovo. Ci sono letere di Valentìa, che il niarchexe di 182 Grenella, el quale pretendeva che Antonio di Fon-secha li tenesse ocupato lutto el Slato che lui leniva, era parlilo di là per venire ad pigliare la possession 19