509 MDXXI, GENNAIO. 510 è confirmala, el essendo ritornalo de li el Gazeli, mandò a chiamar esso Consolo, el era con do soli, e il Consolo andò solo con il suo lurziman. El qual li disse: Consolo, l’è morlo quello che leniva soffegali tulli e si voleva far Imperador di l’universo, dora è tempo di svegliarsi, e tulli dar adosso a questi turchi, et disse volersi far signor di la Soria, el ha manda uno suo al Sophì, et uno secretarlo suo al Cairo al signor Chairbech a dirli questo è il tempo di moversi, per tanto scrivi consolo a la lo Signoria questo è il tempo di far facende, domandando quello il credeva faria la Signoria. Esso Consolo li rispose come el scriveria, et non sapeva quello faria la Signoria, ma ben che la Signoria amava molto la soa excelentia e voria vederlo soldan per le oplime sue condition et bona compagnia ha fato a nostri, dicendoli el sperava vederlo soldan per esser mollo ama- lo. Per tanto esso Consolo scrive e aspela la risposta, qual saria molto a proposito di la nation si ’1 ditto Gazeli vedesse il bon voler nostro. Scrive da poi, che erano venule lelere al ditto Gazeli dii Signor nuovo Suliman, qual li avisava la morte dii padre e il suo sentar pacifico, et come voleva esso Gazeli restasse ne la signoria di la Soria etc. Et par ditto Gazeli, habi uno suo fiol a Conslanti-nopoli. Le depositimi notate di sopra, saranno qui avanti scritte. 308 Di sier Tomà Contarmi baylo a Constan-tinopoli, date in Pera a dì 18 Novembrio. Come erano venuti olaclii di la Soria con nova il Gazeli si havia fato signor di la Soria da Gazara fino in Aleppo, et andava col campo in Aleppo, et i turchi cazadi per il signor. Il Signor ha ordinalo mandarli exercito a quelle bande, e tuttavia fa passar zente su la Natòlia, e si dice etiam el Signor passerà in persona ; e dii Sophi non è nova alcuna. Di llagusi, di Jacomo di Zulian,di 1G De-cembrio, ma non fo nolà chi scrive. Come erano lelere di Cpiistantinopoli di 18 Novembrio, che Feraga bassà era passato con exercito su la Natòlia, et questo perchè el fiol di Achmat bassà fradelo dii signor Solini, qual era col Sophì, par sia venuto con zelile, el havia auto una terra chiamala Fianor, etiam altre terre in la Natòlia si havia ribelato, e turchi in la Soria esser stà amazati. Di Zara, di sier Piero Mar zelo conte, et sier Zuan Nadal Salamon capitano di 17. Come, per le altre scrisseno quelli cavali di turchi di Bos-sina in bon numero liaver corso su quel dii re di Hongaria e di la Cesarea Maestà, e fato grandissima preda, dove sleteno 4 zorni. Fono cavali 2500, et haveano scorso mia 25 el erano tornati cargi di preda, e cadauno havia tre anime per uno presi, sicomc per letere dii conte Zuane di Corbavia hanno inteso, qual manda a la Signoria nostra Iraduta dii schiavo in latin. E dubitano ditti turchi non sia per correr a nostri danni. Per tanto non manchano essi reclori di far ogni provisione a Nona e Laurana; et li homeni dieno mandar Pago e Arbe a Nona, par non mandano. Et l’altra dii ditto conte Zuane è dala a Dro-brovar. Nara di la perdeda fata per dila hoste eie. e il bassà non è stalo. Di ditti rectori, di 21. Come hanno auto letere di sier Marco Antonio da Canal conte e capitano di Spalato, ozi a bore 4 di note. Li scrive haver inteso una ordinanza fata in Bossina, e tien voy venir a far 308' danni su la Dalmatia; per il che loro rectori hanno mandà olirà li slratioli e corvati a Laurana altri 20 fanti con uno capo, e il camerlengo sier Andrea Tie-polo e Zuan Delrico, i quali hanno fato le zente inutile si redugino in la forteza e cussi postovi vi-luarie, e li homeni da fati posti a le vardie dii borgo, con ordine, venendo turchi, etiam loro si redugino in la forleza. Item, hanno mandato a Nona da 50 fanti, tra i qual alcuni schiopelieri sotto uno capo, et hanno aviso esser zonti 30 di Pago et 10 di Arbe. Etiam hanno mandalo uno gripo a Nona per ogni bon rispeto, e scrito al conte Zuane di Corbavia non si parti dove è, et stagi atenlo. Mandono a li zorni passati 8 barili di polvere a Sebenieo, sichè si mandi di l’altra. Di diti, di 28. Come era venuto de lì uno homo con lelere dii conte di Sebenieo di bore G di note, qual scrive haver inteso esser mia 7 lontan di Scardona, el voleno expuguar quel loco eh’ è de la Maestà dii re di Hongaria. Et scrive poi hanno esser sollo Scardona; per il che esso Conte manda alcuni gripi armali li a Scardona per uno soeorso etc. Di sier Alvise Ptzamano conte e capitano di Sebenieo, date a dì 20 Dezcmbrio. Come, scrisse per le altre il danno haveano fato turchi su quel territorio, per il che quelli poveri ciladini e altri exclamano ét hanno termenalo mandar 7 oratori a la Signoria nostra, 2 nobeli, 2 ciladini, uno per il clero et do per li monasteri a domandar ajulo. Scrive, haver lelere dii conte di Spalato, come ha inteso esser adunati da cavali 4000 di turchi per venir a corer e danizar. Per tanto esso Conte fa far guardie, et fato le descrilion di homeni da fali li in Sebenieo, trova non ne esser 1000; pertanto richiede se li mandi 300 fanti. Di sier Francesco Contarmi capitano di le