389 MDXX, NOVEMBRE. 390 Dii dito, pur di 7, ivi. Come li oratori cesarei è sta expediti dal Re e reverendissimo Cardinal, e tornali a Londra, e monsignor di Rachia uno di loro torna, e lo episcopo di Monte è quello torna con risposta datoli che di Ardres il re Christianissimo non farà altra fortificatici). E di Scozia monsignor di Albania non vegnir. Li qual oratori portò al reveren- 238 dissimo Cardinal Eboracense le bolle di lo episcopato di Badajosa che ave ditto Cardinal, expedite senza spexa di sua signoria ; il qual Cardinal non le ha volute aceplar, dicendo non voi si dicha con averli pagalo le bolle e con accetar questi presenti da la Cesarea Maestà dinigrar l’honor suo eie. Et ha inteso dii passar dii re Christianissimo in Italia nulla ha risposo a essi oratori ; ma zercha la immunità di merchadanti subditi di quella Maestà, di le robe conducevano su l’ixola, era contento farli di le cosse veniva di leso’ terre ma non quelle compravano altrove et portavano su l’ixola ; siché nulla hanno concluso, tamen è stali in secreti coloqui con ditto Cardinal. Scrive suplicando sia eleclo il suo successor aziò possi repatriar. Dii dito, date ivi a dì 18. Come monsignor di Memoransì oralordil re Christianissimo è sta espe-dilo, è tornato in Pranza con lelere molto afectuose a quella Maestà: prima che, andando in Italia aceta la protetion di Coli e di soi regni, e in ogni bisogno non mancherà con tulle le forze, etiam con la persona. E1 qual orator a dì 14 partì da Granuzi; sichè de lì si tien il re Christianissimo babbi a venir in Italia. Il secrelario di elveli venuto lì, dice sguizari saranno conira Franza. L’oralor ispano, è lì, dubita il re Christianissimo non mandi zente a invader il regno di Navara; il qual secretano elvetìoè dii Cardinal Sedunense venuto per sue cosse, che quando ditto Cardinal fo lì in Anglia, ave promission il Re li faria aver il suo e lo ajuterà, dicendo esso Cardinal è povero e bisognoso, et ha portato a donar al Cardinal alcuni fornimenti di mule belli et richi. Scrive, eri sera la Maestà dii Re et Regina zonse in Vestmo-nestrer. Ozi sarà a pranzo col Cardinal a Anloncurt poi verà a Granuzi. Scrive, questo Sant’Andrea compie le trieve è tra quella Maestà e il re di Scozia, e il re Christianissimo, come ha inteso, manda uno suo orator in Scozia per far prelongar ditte trieve per per altri anni 5, overo per quel più tempo vorrà quella Maestà. Di Milan, di Alvise Marin secretario, di 4. Come è la nova dii prender Modon dì l’armà dii re Christianissimo, sìcome scrisse. Hora Monsignor illustrissimo ha auto lelere dii Governador di Zenoa, come per il zonzer lì di do nave ragusee hanno la morie dii Signor turco, et che l’armada dii re Christianissimo era mia cento lontan di Modon. Scrive, per uno vien di sguizari, ha inleso ozi si dovea fare una dieta a Zurich, perché il Papa voi 6000 fanti sguizari ; etiam tratar zercha rimeter in Stalo il ducila di Virtimberg. Scrive di la incoronation di la Cesarea Maestà in Aquisgrana nulla se intende. Monsignor illustrissimo aspeta di Franza letere zercha la resolution di venir lì il Governador nostro et Andrea Griti. Nè è sta dato principio a la fortification 238' di Milan, ma monsignor predilo di Lutrech cavalcha ogni ora atomo, e si convien bular zoso molle cbic-sie e fabriche, per il che la terra si duol grandemente. Scrive, esser zonto de lì el signor Zuane di Gonzaga, venuto a visilazion di lo illustrissimo Lutrech. Dii dito, di 9. Come a dì 7 ricevette nostre lelere con la letera di la comunità di Ragusi zercha il senlar pacifico dii iìol dii Signor turco in Constan-tinopoli, et a meza hora di note andò a comunicarla a monsignor di Lutrech acciò non l’intendesse avanti. Si duol le letere di la Signoria vien tardi portate da li cavalari nostri. Stanno 7 zorni a venir; prima in 3 zorni si havia. Et andato con soa signoria a messa, trovò 73 falconi venuti fi per vender di questa terra, unde esso Lutrech disse a lui Secretario, la Signoria manderali sacri questo anno ? Rispose de si, e lui disse: «Quando? sla Pasqua?» ridendo. 11 Secretano scusò non erano zonli, et costui voleva più danari et non si poteno acordar con la Signoria. Scrive, esser avisi da Roma il Papa cavalcava con zente d’arme, et cussi andava a caze, et havia redopià la sua guardia, et quello per dubito per aver morto Zuan Paulo Bajon, che non 11 intervegni qualche mal. Scrive, monsignor di Lutrech averli dito aver di Franza, come aviserano zercha il venir dii Governador, e Lutrech aver auto la risposta di la Signoria e aviserà. Tamen lui Secrelario tien di Franza veglino saper il voler di Lutrech, perchè tanto quanto el scriverà voler cussi sarà. La fortification di Milan non è principiala ancora. Hanno mandalo a Roma per aver dal Papa la licentia che il clero conlribuissa etiam a ditta fabrica. Scrive, la causa il Papa ha mandalo da sguizari per aver li 5000 fanli, è slà perchè si dubita et ha redopiato la soa guardia. Scrive, Lutrech va sto San Martin a Gambalò a veder volar i so’ falconi, «dove starà da 15 zorni. Di Constantinopoli, dii Baylo nostro, date in Pera, a dì 15 Octubrio. Come a dì 4 scrisse che li bassà li havia diio il Sabado andasse a basar