411 MDXX, NOVEMBRE. 412 abondante di raxon, monslrù 1498, 1503, 1508, et messe galie per Anlona. Et venuto zoso, sier Alvise Mocenigo el cavalier e sier Hironimo da clia’ da Pexaro consieri, sier Luca Trun predilo, sier Valerio Marzelo, sier Francesco Morexini, sier Toma Mocenigo, sier Marco Foscari savii a Terra ferma, messeno el introno in l’opinion di sier Lorenzo Bembo savio ai ordcni. Sier Zuan Francesco Mozenigo non volse parlar. Andò li do incanti, 2 non sincere, 3 di no, 47 di qualro Savi ai ordeni, 139 di altri per viazo curto, e questa fu presa et si vene zoso a bore 3 ili note. In questo zorno, l’ambasador dii Signor turcho, acompagnato da alcuni dolori e sier Sebastian Contarmi el cavalier, fo a veder l’Arsenal, e li piacque assai per esser benissimo in ordine di tulio. Essendo redulo il Pregadi suso, vene l’Armirajo dii porlo a la scala a notifichar a la Signoria, come la nave di pelegrini Coresa era zonta in Histria e la Cornerà andò in Candia ; dice a bocha che le galle di Barulo erano a di do di questo al Zante, zoo veleno do vele in mar, judicono sia quelle; riporla come a Bodi dilla nave intese che l’armata francese, capitano quel Berlon, andata a Barulo per sacoma-nar quel luogo a dì 9 Octubrio, dove era le nostre galle di Barulo ivi per far la muda capitano sier Antonio Marzelo, e che ditto capitano francese domandò a esso nostro capitano come stava Barulo, qual li disse esser di zente ben munilo e sarà difficile a volerlo sachizar; e par le nostre galle si levasse e vene in Cipro, unde francesi smontono per sachizar Barulo, et mori et drusi che ivi vieneno a tempo di muda fono a le man e fo morti da 400 francesi, et con vergogna l’armada si levò, et par ditto capitano Berlon sia sta amazalo. A dì 21. La malina fo le terc da Milan dii Secretano, di.... 11 sumario dirò poi. E di cerio corier veniva a Boma è sia morto lì in Milan, e toltoli le letere eie. ut in eis. Di Zara, di ree tori, di.... Di certa incur-sion fata per turchi su quel lerilorio, e menato via anime e animali etc. Unde fo terminato per Colegio andar a nolifichar tal cossa a l’ambasador dii Signor turco è in questa terra, et cussi fo mandala a lezer la dita lelera ; el qual si dolse, dicendo el Signor li castigarà chi è stato. Da poi disnar, fo Colegio di Savii per dar au-dientia. A dì 22. La matina, non fo alcuna lelera, ni nulla da conto. Fo scrilo, per Colegio, al reverendissimo Cardinal Eboracense in Anglia, ringralian- dolo dii bon offitio fato per la Signoria nostra, etili consonantia a l’Oralor nostro in Anglia. In questi zorni la terra è in far noze. Eri fo fato uno per di noze : la fia di sier Hironimo Justinian procurator in sier Vicenzo Grimani di sier Francesco con dota di 10 milia ducati, videlicet G000 al presente coniati fuora dii banco, 3500 in tempo a ducati .... a l’anno, et 500 di cosse ; sichè è grandissima dote. 11 padre Grimani dà al fìol ducati 400 de intrada, e ducati 3000 di contadi per la sua parte; et l’altro fiol etiam si maridù la seconda volta in la fia di sier Hironimo da Pexaro qu. sier Benedeto procurator, nominalo Piero, con dole ducali... et ozi si fa el suo parentado. L’allro nominato Marco Antonio, si mandò zà assa’ in la tia di sier Piero Trun ; sichè questi tre lìoli a so posta fo emancipati dal padre. Ne è uno altro zovene, nominato..... Da poi disuar, fo Colegio di Savii per dar au-dienlia. In questa matina, li Consieri veneno a Rialto per incantar le galìe di Fiandra, et non trovouo Patron. Fo publicà in Rialto alcune condauason fate a dì 19 de l’instante ne l’illustrissimo Consejo di X, contra certi monetari. El prima, che Francesco Póliza mantoan, Pietro Jacomo da Puzolengo, Antonio di Lorenza dal Desunzan, absenti ma legítimamente citadi, per monede false incolpadi, siano in perpetuo banditi da Venelia, terre e lochi, el venendo in le forze, in mezo le do Colone li sia lajà la testa dii corpo, sichè i morano, e il corpo loro, poi sia brasato, e chi quelli prenderà habi la taja di la leze di monetarii. Item, Olavian di Bertoldo da Sermion, che doman, eh’ è Venere, pur per monede false, in mezo le do Colonne li sia lajà la man destra e cava uno ochio, et poi in perpetuo bandito ut supra, et venendo, li sia tajà l’altra man e rimandà al bando, con taja L. 1000 di pizolì di quello el prenderà. Item, Zuan Batista, íiol di Ugozon ferarese, falsificador di slampe di monede forestiere, li sia tajà la man destra e bandito ut supra, e venendo li sia tajà l’altra man, con laja L. 500. Sumario di V incanto posto per li 4 Savii ai ordeni, dii viazo di le galìe di Fiandra, per Fiandra. Siano poste al diio viazo di Fiandra tre galìe, vi-delicet quelle è ritornate dii dito viazo novamenle. Ilabino li so Patroni le lorano ducati G000 per galla,