561 MDXXI, GENNAIO. 562 inquerissi con che zenle è zonto il conle Cristofolo, el si ha più numero di quello era solilo esservi a li tempi passali. Fu mandalo a Treviso Sebaslian Paxe rasonato a far li 40 fanti per Cividal, come ozi è sta preso in Pregadi, e datoli page... per uno, e scrito al Pode-slà e capitano a Treviso mandi uno bombardar. 336* A dì 19. La matina vene l’abate di Borgognoni episcopo di Cremona, al qual por il Patriarcha è sia commesso la causa di sier Vidal Veluri, è sta rete-nuto per aver lolto do mojer, c disse li Avogadori debi sopraslar tino lui termeni si la prima era so’ mojer over non. E qui con li Avogadori fo gran contrasto; tamen la Signoria terminò che li Avogadori sopraslaseno per 8 zorni di redur el Colegio, e in questo mezo ditto abate expedisse la materia. Et il Colegio fo butà; tochò sier Francesco da Pexaro avo-gador, sier Andrea iMudazo e sier Ilironimo da Pexaro consieri, sier Piero Morexini caodiXL, sier.. . .. Signori di note, et il Veluri è in preson apresso l’Armamento. Vene il Legalo dii Pupa in Colegio, e volse au-dientia con li Cai, el fo sopra la opera di quel frate Andrea di Ferara, qual è ito a Ferara, non si lassi scampar. Fo le ter e di Verona di rectori, quali mandano lelere di l’orator nostro in Spagna, zoè in Alemagna, quale erano in zifra, venule con J,e poste cesaree tien sul veronése. Di sier Francesco Corner el cavalier orator nostro in Alemagna, fo letere di 6 et 11 Zener. Il sumario dirò di soto. Se inlese la morte dii car-denal di Croy nepote di monsignor di Chievers, zo-vene di anni.. . morto in 7 zorni, havia intrada ducati 80 milia, la qual intrada il re di Romani voi* darla tulla a uno suo fratelo di età di anni... e voi veder di farlo Cardenal. Da poi disnar, fo Colegio di Savii ad consu-lendnm. 337 Die 18 Januarii 1520 in Ilogatis. vano et potevano in gran danno del corso de le acque el per consequens de diete lacune nostre; et volendo li Savi nostri sopra le aque exequir l’oficio suo,se trovano molti zentilhomeni nostri, come altri, che fanno resistente e non lassano cavar et deslru-zer quello é slà fato con tra cl dover, menazando et injuriando li ministri dii dillo olìcio de sopra le acque, trahendoli etiam de i saxi, per modo che se non se li provede oportuno remedio le cose ande-rano in sinistro, et però : L’anderà parte, che per autorità de questo Con-sejo, sia preso che tulti quelli, siano de che condition esser se voglia, si ecclesiastici come seculari, che se trovano aver pontili, cavane over altri edifici facli sopra le lagune nostre, in Canal grando, canali el rii de questa cita nostra, conira quelli ponilo haver, de-bano in lermene di zorni 8 dal dì de la publicalion de la presente parte haver desiato et desinilo lulli quelli, et similiter haver cavati et levati via tulli i pali avesseno mezo pe’ luntan de le fondamente, exceptuati però i pali fieli ai trageli per il dismoniar de le persone, qual per lutti tre li Savi nostri sopra le acque d’acordo e non altramente siano re-goladi et modificati in quel melior modo a loro aparerà; et passali li dili zorni 8, siano obligati i Savi nostri sora le acque farli cavar, et i pali et legnami siano de i ministri de l’officio che caverano, aziò el dito officio habi quella minor spesa sia possibele per el cavar di quelli. Et se ’1 sarà alcuno, sia chi esser se voglia, che habia ardimento de contradir over ob-slar, menazar, offender over inzuriar alcuno de dicti ministri, cadino et se intendino esser cazudi a la pena di ducali 25 per uno, i quali siano aplicadi a la ca-vation de rii, et se ’1 sarà zenlilhomo sia bandito dal 337 * nostro Mazor Consejo per un anno, e se ’1 non sarà zenlilhomo star debi tnexi 6 in preson, né se li possi far gratia alcuna sotto pena de la più slrecta parte de i coutrabandi. El la execution de la presente parte sia commessa ai Savi nostri sopra lo acque predicti et a cadaun de quelli, i qual possino exigerla senza altro Consejo. Die 19 mensis Januarii 1520. Essendo slà per el lempo passato provisto che sopra i rii et nostro Canal grando, el da le parte di fuora verso de questa cita, le lagune noslre, non se potesse far ponli, né meler pali, né far fabricha alcuna su dicti pali per non impedir el corso de le acque et alerar epsa laguna; perchè da certo tempo in qua sono stà molli che conira la forma de lo dite provision hanno facto pontili et altri edifici sopra pali, fleto pali e facto cavane contra quello el dove-I Diarti di M. Sanuto. — Tom. XXIX- Publicala fuil ¡sla pars super scalis Sancii Marci et Rivoalli per Stefanum Pauli preconem publicum, legenle Nicolao Florio fabricherio nostro super a-quas atl comunem noticiam. 86