497 MDXX, DICEMBRE. 498 disse la Cesarea Maestà non doveva vardar a tal sparagno in tanta cossa; con altre parole sapientissime dite per lui Orator. Hor ozi, dito Canzellier li ha dito aver parlalo al Re di quello; ma non c’è rimedio, non lo voi revochar, ma ben li darà lai comis-sion che ’1 vicinerà ben con la Signoria noslra, e contrafacendo lo leverà et li torà quel governo. Scrive esso Orator, si provedi in Friul etc. perchè conclusive non è remedio non vegni, e cussi li ha ditto monsignor di Chievers. Scrive, eri zonse uno capitano vien di Chastiglia. Riporla come la comunità di Burgos aspeta la risolution di quella Maestà e il ritorno dii loro nontio mandoe di qui per averla, e come lo esercito di lo Armirante avia preso uno castello chiamalo Villa Grando 7 mia lontan da Medina de Rio Secho, qual è dii Conleslabele, che ha-vea rebellato, et come il campo di la Santa Zonta, over di quelli populi, era lì propinquo per far la zor-nata: per il che esso Conlestabele in Burgos avia deliberato veder di aver la Torre di Silex dove è la Ilaina, et voleva andar ivi col campo a expugnarla ; et che si scaramuzava con li cavalli lizieri, i quali erano stà mallractati. .. Questi si dubitavano di tal zornata, ma non voria fosse fata, et manderà la resolution. Scrive, ha auto le lelere per i capitani di Maran etc. Et parlando col Gran canzelier, li ha dillo il Re e Raina di Portogallo voler dar ajulo a la Cesarea Maestà e aver facto la monstra di le so’ zente et mandarle a li confini, et etiam è stà scrilo al re d’ingaltera, come lui Oralor ha inteso per bona via, richiedendo T impresti ducati 100 milia per questo suo bisogno, perchè di quelli l’imprestò prima e di questi lo farà cauto, pregandolo esso Re mandi uno in Spagna a notificar a quelle comunità, eh’ è per ajutar la Cesarea Maestà se non ritornello a soa obe-dienlia etc. Scrive, il reverendissimo cardinal Ma-guntino eleelor di l’Imperio zonse mo’ terzo zorno ivi in Vormanlia. La Cesarea Maestà li andò contra. Etiam zonzerà il Treverense e li altri electori, quali vengono per far la dieta. Scrive, l’orator di Anglia ha Spazà lelere al suo Re, et è spesso con la Cesarea Maestà in consulto. Noto. Di ducali 20 milia solicita il Philinger e Chievers e il Gran canzelier per dite letere se li mandi, perchè poi si atenderá a expedir le altre di-ferenlie, e si mandi li noncii nostri de li a trillar tal cosse. Dii ditto, di 17. Scrive, come eri fo da monsignor di Chievers, e scrive coloquii sopra li ducali 20 milia, si provedi di darli ad ogni modo, concludendo secondo ha scripto di sopra. 1 Diarti di M. Sanuto, — Tom. XXIX. Dii ditto, date ivi, a dì 19. Come ozi, a l’aurora, è venuto uno slafetn di Casliglia con lelere di Burgos. Scrive il Gran contestabile, a dì 9, havendo scrito a suo fìol, duca di Al va, andasse a la Torre di Siglias per expugnarla, che erano andati, e aver quel loco expugnato, dove era la raina madre di la Cesarea Maestà con 800 homeni dentro con arlellarie ; e fato l’arsalto 1’ hano per forza aquístala, da poi aver combattilo per bore 8, perchè quelli dentro feno gran difesa, e ne sono morti assai capi di la Santa Zonta erano lì, et altri, et cussi morii assai dii campo di esso Ducha; e che la Raina era nel suo palazo et nulla è stà mosso per reverenda di Soa Maestà, nè tochato ; ma ben quella era in suo poter, et haveano sachizà la terra. Scrive, il campo di la Zonta si era Ievà, che era vicino a Burgos, e voleva venir a la zornata; e come Toledo et Medina haveano mandato i loro noncii a lui Contestabile per conzar le so’ cosse e adatarse. Scrive, lo Admirante è col campo, et aspetava si conzonzesse il ducha di 1’Infantado et il marchexe di Vegera con lui. Per il che, scrive lui Orator tendendo quelle cosse di Spagna a la quiete, potrà far mutar pensier a questa Maestà di venir in Italia etc. Di Anglia, di sier Antonio Surian dotoret cavalier, orator nostro, date in Londra a dì S dì Septembrio, zonte questa matina. Repllcha quanto scrisse per le altre, et par corrieri con letere siano stà morti; poi è stà pessimi tempi in quelli mari. Scrive, monsignor di la Rogia et lo episcopo Ele-nense oratori di la Cesarea Maestà, come scrisse, stali expedili dal Re, non erano parlidi per la egritudine dii dillo Episcopo, bora è parlidi; ai qual ha inleso il Re averli ditto digino a la Cesarea Maestà perseveri in paxe con la Chrislianissima Maestà. Scrisse, hanno de lì il matrimonio di la sorda dii re di Rengaría, voleva darla a 1’Imperador, sarà di l’Infante 301 " suo fratello; et questa quaresima il re di Honga-ria e quel di Poiana si abocherano forsi etiam con ditto Imperalor e concluderano dille noze. Scrive, maislro Charo, favorito dii Re, destinalo a la Maestà Chrislianissima e poi suspeso, bora è slà terminato el vadi, et è partito. Scrive, essendo compile le (rie-ve con quelli di Scozia, li oratori di Scozia non è ancora venuti qui a confirmarle, unde quelli li parelio mollo di novo, e il ducha di Monforl ha parla a l’oralor di Pranza di questo, che sarà con impula-zion di quel Re non seguitandole e potrà esser causa di mal,dicendo scozesi è superbi el infedeli. Si aspela di qui li obsidi 4 francesi vieneno in lochi di questi qualro hanno compilo il lempo di starvi. Scrive, 32