477 MDXX, DICEMBRE. 478 ditta provintia, voleano far il medcmo, licet don Pedro Garon capitano di l’esercito di la santa liga fusse lì vicino; e che la Raina madre dii Re era a Torre di Sigliar, dovea venir in , per le qual 290 bone nove par la Cesarea Maestà non sia più per tornar in Spagna, tamen non passerà la Alsazia et a Vormantia farà la dieta imperiai, che è zornate 12 lontan de Verona : per tanto suplicha sia expedilo il suo successor aziò possi venir a ripatriaretc. Scrive il principe di Bisignano stalo 4 anni a la corte torna in reame, è stato da lui orator, et è stato con gran spesa, è gran personazo, si parie doman, farà transito per Verona e voi venir a Venelia, per tanto avisa aziò la Signoria, volendo, lo fazi honorar a Verona e Padoa. Dii diio, date a Magonza, a dì 24. Come il Re partì di Cotogna, etiam lui orator; et hessendo a la porta li fu dato lelere di 2 con le nove di la morte dii Signor turco, e di ducati 20 milia che era stà scrito per via di Pranza, le qual non l’ha aule; et sapendo tal nova di la morte dii Turco de lì za 10 zorni, si havia aula per via di Roma, deliberò ca-valchar di longo, unde sopravenendoli le gote se imbarchò, e per il Re vene lì a Magonza 4 dì avanti dii Re, il qual eri zonse. E prima ricevete nostre di 21 et 23 per via di Franza con le nove di Constan-tinopoli. Hor monsignor di Chievers e il Gran can-zelier mandò a dirli li andasse a parlar, et havendo le gote non potè, mandò il suo secretano, i quali erano con il thesorier Philinger, dicendo aver auto letere dal suo messo a Venetia come la Signoria li havia risposto era stà scripto a lui orator zercha li 20 milia ducati, dolendosi etc. Il secretano scusò che ancora dite letere non erano zonle, e loro disseno questi non è muodi di observar le trieve, e ben se intendi questo etc. Poi il secretario comunichò le nove, ringrationo etc. Concludendo si scrivi siano 11 20 milia ducati pagali subito, et che si mandi etiam quello instrulo de lì per Iratar le diferentie. Scrive, il Re parte, va a Vorrnes mia 7 de li, dove starà due dì, et starà a principiar la dieia a quelle cosse bisogna la sua presentia, poi si partirà et an-derà in Alsazia, poi in Augusta. Scrive, è avisi de lì, sguizari danno al Papa fanti 8000, per il che di questo si fa varii conienti. Scrive, cavalcando col marchese di Agilar, li dimandò di falconi, voria aver mandato in Candia a comprar etiam lui come ha mandà la Cesarea Maastà, perché se ne dilela assai. Dii dito, date ivi, a dì 26. Come è venuto uno a posta, nepole dii Contestabele, partì di Casti-glia a dì 15 di questo, ha riferito l’inlrar del conte- stabele in Burgos con 1200 lanze et fanti 3000, e che la rocha quelli la tengono ancora, e che ’1 ducha di Nazara e il viceré di Navara licet dovesse no zon- 290* zer in favor di questa Maestà, tamen che lui Contestabile stava con prande pericolo, perchè non havia auto dal Re la retification di la promessa havia fato a quelli populi, la qual però non è stà mandà, e questi tien sia contra il Re, però non la mandano; et che la città di Valadolit, qual voleva tornar solo el Re, par di novo si babbi dato a seguir la santa liga, e fato prodame solo pena di la vila niun parli contra; e don Piero Giron capitano di l’esercito di la sanla liga con 250 lanze et 500 fanti è nitrato denlro, el che Medina . . . voleva far qua-slo instesso, dove era zonto il Gran armirante venuto da Catalogna, la qual è sua, e il Cardinal di Toriosa che la note fugite ivi se ritrovava; et questi hanno 2000 fanti et 500 lanze con loro, e solicila il Re vaili in Spagna altramente seguiria in quelli regni grandissima confusion, perchè dito contestabele ha lanze tiOO et fanti 2000, e un suo lìol havia mandato in certa terra per lenirla, sichè protesta al Re che vegni subito perché non venendo non poi far nulla e seguirà la ruiua di Spagna. Conclude per questo anno dila Cesarea Maestà per questi disturbi non verà in Italia ; uno altro anno Dio sa quel che sarà. Dii ditto, date a Vormes, a dì 5 Dizembrio. Come era venuto lì, con le gole, con bareha per il Reno, insieme con domino lacomo di Banisijs secretario regio, amico di la Signoria nostra, qual etiam lui havia gote, el ha auto nostre di 4 : lo dal Re e avè audientia. Li comunichò li avisi di Constantino-poli, li fece render perii Gran canzelier, ringratian-do la Signoria, poi inlrò il Consejo di Spagna, et li fo replichato per il Gran canzelier li 20 milia ducali, e non è scusa a pagarli, è passà 3 mexi diesi dovea darli, sichè etiam loro tien suspese certe letere si dovea scriver a Napoli per expedilion di quelle cose. Itein, solicila si spazi il suo successor, con assa’ parole eie. 11 He partì questa matina per tempo, va a uno Iodio dii conte Palatili eleclor, mollo diletevole di caze, e starà de lì 8 zorni, poi anderà vagando per la Alsazia fino il tempo di la dieta, dove tornerà a Vormes, si cotnenzerà el dì 3. Poi stato alquanto si partirà per abocharsi con ti do Re, come scrisse per altre. Poi partirà per Fiandra per passar come si tien in Fiandra. Scrive, come Chievers e il Gran maestro li mandò a dir, ch’el thesorier nel Consejo, presente il Re, si havia doluto non aver auto da la Signoria li 20 milia ducati, e volendo manlenir le