507 MDXXI, GENNAIO. 508 fu poslo ordene ozi da poi disnar aldirlo in Colegio pur con li Cai di X. Da poi disnar adunclia, fo Colegio di la Signoria perchè el Dose non vieti per la gamba e sia in lelo, et se reduse li Cai di X, et alditeno il prefalo episcopo di Caodislria, e fo leti li processi. El qual af-firmò cussi esser la verità che sono stregoni. Tamen sier Luca Trun vicedoxe si alterò, dicendo non era vero. Noto. Eri, per Colegio, fo scrito al Gran Maistro di Rodi, dolendosi che, per avisi aulì di Cipro,aveano come 2 barzoli annali a Rodi, patron di uno Antonio Zacharia, l’altro chiamato a Cerigo, insieme con uno galìon messinese, a di 23 Oclubrio passato me-seno in terra a Baffo da zercha homeni 300 con schiopi et artelarie, et brusono uno galìon di subditi dii Signor turco era li in porlo capitalo per fortuna, et poi rupeno uno magazen, dove erano legnami, artellarie et robe de dilli dii galìon. Per tanto, ha-vendo roto el nostro porlo, lo persuadendo a far si habbi la restilutjon di (al robe lolle. Item, scrito ai reclori di Candia mandi dite teiere a Bodi. 307 A dì 4. La malina, il Doxe non fu ili Colegio per sii fredi etc. Fo letere di l’Orator nostro di Hon-garia, il sumario dirò di sotto. Da poi disnar fo Pregadi, el non fu il Doxe, ni sier Lorenzo suo fiol, el fo leto le infrascripte letere. Ma prima fu leto una letera di sier Francesco Foscari podestà et capitano di Buigo, di 14 Decembrio, di certo caso sequilo in la persona dii qu. Zunne di Parma stipendiano, et Zuan Maria Casarin in la villa di la Costa sul Polesene, per Balista Facio et Cabrieleto ... de Facinis Zuan Maria, Malarelo Nicolò ditto Diavoleto, Jacomo schiopetier e compagni per numero 15 ut in litteris. Fu posto, per li Consieri, dar aulorilà al prefalo retor nostro, che di novo facendoli proclamar li possi bandir di quella città, terre et lochi, con laja chi ca-daun di loro darà ne le forze vivi lire 500 et morti 300, et i loro beni siano confischati, justa le leze, in camera. Fu presa, ave 117 di si, 2 di no, 4 non sincere. Et poi si cominciò a lezer le letere publice, qual è queste : Di sier Domenego Capelo provedador di l’armata, date in galìa apresso Corfù a dì 6 Dezembrio. Come eri notificò per il partir dii Capitano di le bastarde il zonzer di la galìa Baxadona, stata a Pario. Ozi è zonta l’altra, videlicet... stata a Parioa meter in Signoria madama Fiorenza Venier; et stale a Nischia per haver da quel Ducila li danari disse aver mandato per sier Nicolò Zorzi certa quantità e dii resto non ha comodità; et quel domino Polimeno Summariva è slà ben aceplo dal signor di Andre et salisfato. Come comanda le letere di la Signoria nostra, non sono andate a Sypbanto, ma ben hanno inteso le robe di la nave naufragata ludo esser slà posto in uno magazeno. Di Charamamelh corsaro, par sia in quelle acque di Metelin, à do galìe, uno galìon et 10 fuste. Scrive, lì a Corfù non è tor-nesi, per tanto si provedi di mandarne che sarà utile di la Signoria nostra e ben a quella ixola, e si provedi di danari per le genie resta fuora etc. Di sier Alvise D’Armer luogotenente e Con-sieri di Cipro, et sier Vetor Capelo et sier Filippo Trun sindici, date a Nicosia a dì 12 No-vembrio. Come, avisano le turbolenlie di la Soria ; e havendo per avanti auto e inteso nova di la morie dii Signor turco, e havendo zà expedilo il tributo, qual fo mandato per Francesco Zacharia con do galìe solil acompagnate fino a Tripoli, et zonlo de lì, trovato la Soria per la morte del dito Signor turcho in garbujo, terminò non dar il tributo, ma ritornar con quello in Cipro, et cussi a dì 8 zonse de lì a Ni-chosia. Et par il Gazeli si habbi fato signor di la Soria, et è chiamato da tutti : et mandano una deposi -tion dii prefato Francesco Zacharia, la copia di la qual sarà scritta qui avanti. Et havendo auto lelere di sier Carlo di Prioli consolo nostro di Damasco, di summa imporlantia, qual scrive si mandi subito a la Signoria nostra, hanno termenato expedir le dite letere con una galìa, perchè la nave patron Zuan Fortii', volendose partir, li feno far comandamento non si partisse senza le letere etc. Item, mandano altri avisi aulì di la Soria, et una letera di uno ze-noese nominato Crislofal di Negro da Tripoli di (J Novembrio scrive in Cipro a uno Balista Spinola. Etiam la copia noterò di soto di tutte tre quelle deposilion. De li diti, di 14 Novembrio. Come, havendo auto le letere dii Consolo nostro di Damasco, qual dice importano assai, hanno termenato avrirle et mandar la copia per do vie con le aulenliche aziò per mar mal non capitasseno. Et hanno expedilo la galìa Faliera con ditte letere; al qual Soracomito ha dato sovenzion ducati 250, e tolto di danari dii tributo perchè in camera non ve ne era. Per tanto scrivono si mandi etiam sovenzion per la galìa trevisana restata de lì, qual li ha parso lenir per ogni bona occorentia. Di Damasco, di sier Carlo di Prioli consolo nostro, di 27 Octubrio. Come, zà zorni 4 era venuta de lì nova di la morte dii Signor lurco, el ozi