323 MDXX, OTTOBRE. 324 spexe di messi a Jacomo di Zulian et il salario al Consejo di Andernopoli, in questi è più di ducali 500. Dii baylazo non poi haver nulla. Soleva venir 500 bote di vin di Candia: questo anno non è venuta alcuna etc. Dii dito, pur di 17, era in zi fra. Come a dì primo scrisse el Signor havia auto do carboni e una jandusa al scaro, et era in campagna, et come l’era risanato zà 12 zorni : bora avisa aver inteso è resta molto dolente; si ha fato far lì in campagna una casa di legnami in la qual non vi entra si non li medici et quelli il governa, et par sopra la spala li sia venuto una nasion o peste, che ha fato gran piaga, siche si dubita molto di la sua vita, et che Conslanti-nopoli e Pera non sia messa a sacho. Questi mando-no a tajar legnami per conzar le galìe, et bisognerà mudar legnami per conzar le galie, et bisognerà mudar i majeri e corbami, perchè in questo anno passalo non fo ben conze, ma sohm impegolate di novo, e fo conze vilmente. Quelli grandi de li parlano assai di l’armada fata per la Signoria nostra, et che erano 70 galìe, di le qual 4G erano passà per la Dalmatia ; sichè dii lutto sono avisali quello si fa a Venelia e di quel si parla, però è bon tenir secreto. E di l’armata ha dato gran reputatimi a la Signoria nostra. È bon tenir la Dalmatia non sia depredala. Et una barza, do palandarie e Ire fusle è partite per andar a Salonichi per orzi per li cavalli. Scrive dii tributo dii Zanle, si provvedi lo possi pagar avanti il lempo eie. 200 Deposition di sier Polo Nane qu. sier Jacomo, fata a la Signoria nostra, a cìì 26 Octu-brio. Come Pavia parlalo col scrivan dii schierazo di Coresi, qual a dì 23 Seplembre fo a Coron, dove li fo fato bona compagnia, el qual vien di Candia con vini, e che disseno quel chadi, come la colpa dii caso seguilo di homeni di le fusle fo morti è slà cason quel capilanio di janizari è lì, per aver bombardà la galla; et che ’1 schiavo havia fato mal e saria dal Signor messo al palo, per aver tolto in conserva fusle di ladri. Itcm, dice come passò galìe over vele numero 87 quare, et.....a la latina dii re diri- slianissimo, et dice esser vele 24 va verso non si sa. Di sier Domenego Capello proveclador di l’armata, date a Corfù, a dì primo Octubrio. Come, a di 27 Septembrio, scrisse il successo di le fuste; et scrive zereha galìe, e si provedi di danari per le sovenzion eie. Et la galia corfuota, siala 3 rnexi, farà disarmar; la galla soracomito sier Daniel Contarmi manda a Pario a eondur la signora madama Fiorenza Venier, la qual troverà la galia so- ) racomilo sier Filippo Baxadona e sier Ilironimo Lion sono a Cao Manlio, et unite, non achadendo più star a ditta guarda, anderà a Pario, poi a Ni-schia per li danari di sier Jacomo Pisani. Scrive, per navili venuti di Cerigo, ha aviso aver sconlrà 15 vele, videlicet 10 quare et 5 a la latina dii Chri-stianissimo re va verso Rodi, e scrive erano al Zan-te 3 gaiioni el una fusta dii Papa stati a Rodi, che ritornavano. Dii dito, di 4, ivi. Come ricevete nostre letere con altre direclive a Syo per recuperalion dii galion di sier Polo Trevixan e fratelli, per il che ha ordinato le galie vanno a Paris vadino di longo a Syo con dite letere, per esser lui Provedador solo, e la galia Contarina parli eri. Et scrive a Conslantinopoli al Baylo, per la nave di Nani e per terra per do messi mandali a posta, uno per via dii Zanle, l’altro per via di Corfù; sichè averà aviso. Replica si mandi danari per le galìe. Et scrive il bisogno. Et eri passò di qui li tre gaiioni dii Papa vanno in Ancona da Rodi, su li qual è Alvise Fantini nostro venetiano. Dice le vele 15 dii re di Franza, che scrisse aver sconlrà, vanno per passar in Alexandria. Dii dito, di 5. Come, per uno Martin da Mestre, è zorni 14 partì da Patras, dice esser passà 4 nave del Signor turco con rami suso vanno in Alexandria aeompagnale da 4 galìe turchesche, videlicet do bastarde et do sotil; e come de lì si diceva il Signor 200* turco havia do janduse; el come uno galion et una nave ragusea erano lì a Patras, e cargavano for-menti per Syo ; e come erano in Arzipielago 7 fusle (urchesche, quale aspetavano una nave che veniva per passar in Barbaria. Di sier Francesco Corner el cavalier, ora-tor nostro a la Cesarea et Catholica Maestà, date in Anversa, a dì 27 Septembrio. Come el Gran canzelier mandò a dirli, per uno secretano regio, li voleva parlar, el cussi andò a parlarli. Qual li disse esser ritornato il nontio dii Ihesorier Philinger vene a Venelia per li 20 milia ducati, et la risposta. Li dete una letera a lui Oralor drizata, di 7, qual lecla e inleso la eonlinentia, esso Gran can-zelier li disse come la Signoria si doleva non era slà manda li deputali in Friul eie. Et il Gran canzelier disse si replicheria le letere al Consejo di Ispurch li mandino. Poi insieme andono a palazo a parlar a lo illustrissimo Chievers, il qual disse la Signoria do-vea dar li 20 milia ducati, et comesse al creden-lier regio parlasse a li comessarii di Ispurch sono qui, per saper la causa non si ha mandato in Friul. Et dito Chievers è ocupalo in certo parlamento si fa