275 MDXX, OTTOBRE. ,276 fischal. È in tra In poca et è bon componer la cossa, e si resta a scuoder ancora saria bon far dii dia dar pagi; ma ben li fornenti fo tolti per il Gran capitano a’ nostri e posti in Gaeta diano esser satisfati el fati creditori. Le letere a Ispurch farà expedir, et a quelli Conti di Lodron. Dii ditto, di 11. Come questi stanno in consulto, zoè Cbievers, Gran canzelier, e altri dii Cori-sejo secreto zercha questi moti di Chasligiia, et hanno deliberato far do governatori in quel regno di castigliani proprii, zoè il Gran contestabile et lo Ammirante, quali però siano col Cardinal di Tolosa secondo governador per il Ke, et hanno expedito do castegliani venuti qui a la corte con questo aviso, e tieneno a questo modo le cosse si aquieterano. Scrive, il Calholico re, poi è seguito questi disturbi, non ha auto alcun danaro di quelle intrude- di la Chasti-glia, et ne ha gran bisogno, el tamen do parte è in Spagna : ch’è Rochagrana, di la qual fazion è questi do Governadori electi, eh’ è conlrarii a la parte Va-lescha. Scrive, l’orator dii re di Poiana è lì a Bru-xelle a la corte. Dice aspetar uno altro che vien a questo effecto dii re di Uongaria, e uniti parlerano al Re zercha maritarsi in la sorella di quel Re, justa la promessa faloli a la sua creatione a re di Romani. Scrive, fin 5 zorni il Re con Li corte partirà per Aquisgrana per tuor la corona ; ma prima anderà a Liege. Scrive longameute zercha la expeditioa dii suo successor, qual è zà do anni è elelo, e lui è mesi 38 è in questa legatone, ma più presto relegatone di la patria, et convenir star in quel aere pestifero, conlrario a le so’ gole e doja di fiancho. Scrive, aver scrito a li rectori di Verona a requisition di quelli signori che voleno meter una posta a Gussolengo in veronese. Scrive, come, tenuta la letera fin 12, è zonta la posta di Chastiglia, e se intende qnelli tumulti grandi, poi il brusar di Toledo, et hanno fato novo Consejo, et Irato la Raina, et voleno quella go- * verni, el il capitano Fonsecha è fuzito, e lo episcopo di Burgos suo fratelo capo dii Consejo regio con alcuni altri è fuzili, e che Vajadolit è con le altre cità contrarie al Re, et il conte di Bramonle par sia tornalo da Valadolit, e dice il remedio a cessar quei tumulti è, che il Re torni con le arme, e con il favor di grandi, sederà quelli, eie. Noto. In le lelere di 6 dii dito Orator, è una parola notada che ’1 Gran canzelier li ha dito come lui ama Italia, e voria ogni ben, et che la Signoria si poi dir non è aliata con Franza ma inlrinsichata, comu-nichandoli cussi il lutto. Di Anglia, di sier Antonio Surian dotor et cavalier, orator nostro, date a San Fin, a dì 6 Septembre. Come a dì 3 ha ricevute nostre di 6, con ringraliar il reverendissimo Cardinal dii bon oficio fece in le visite de’ reali etc.; et di tapedi posti a camino, a doman soa signoria zonzerà de lì et li parlerà. È venuto de lì uno orator dii Re, va in Pranza per dissuader al Re l’andata di quella Maestà in Italia per abbocarsi con il Papa a Bologna, el qual è monsignor il baly Decan .... era orator di questo Re stalo in pranza, il qual torna in Pranza a persuader il Re non vadi, perchè saria causa di far mover il re di Romani a la guera, adesso che ’I sarà in questa dieta in Germania con li Electori di l’Imperio ; perché è bon si stia in paxe. E cussi etiam quel Cardinal ha scrito in conformità di questo a esso re Cristianissimo. Il nonlio dii Papa, è lì in Anglia, dice non saper nulla di questa andato al dito Cardinal, qual e venuto lì a Fin; con qual esso Ora-lor li parlerà doman. Dii dito, di 7. Scrive coloqui auli con dito reverendissimo Cardinal Eboraeensc, ringraliandolo dii bon officio fece; e di tapedi, soa signoria a questo volse saper il numero. Poi disse sempre ha fato e farà bon officio per la Signoria. El il Re ha mandalo uno orator a la dieta in Aquisgrana per man-tenir la pace col re Christianissimo e la Signoria nostra ; e quella trala si concludi ; ne è per inanellar di questo bon offitio. Poi disse è mal il Christianissimo re vadi in Italia, farà sussitar guera. Sguizari non è con lui; e allre parole di questa substantia. E disse, se li tapedi fosseno zonti in Anversa faria brevi per non pagar li dadi, dicendo per questo farà più bon offitio per la Signoria, mejorandola in mazor cossa. Dii ditto, date a Londra, a dì 11. Come ha inleso, volendo il Re fortificar il suo loco di Cales, par il re Christianirsimo etiam lui babbi mandato a fortifichar e far le mure di Ardes; la qual cosa par mollo da novo a quest anglici, e 1’ hanno molto a mal, dicendo questi non è segui di amicitia, e zà 100 anni non è slà fato fortification in Ardes, e dicono por capitili vechii nonio poi far; per il che questi si malcontenta e di questo il Cardinal si ha dolesto con l’orator dii re Cristianissimo è qui, e si tien quella Maestà non farà allre mure, solimi cavar le fosse. Scrive, il dotor Tonslallo, qual va orator al re Christianissimo per questo, doman si parie. Scrive si elezi il suo successor aziò possi repatriar. Di Franza, di sier Zuan Badoer dotor et cavalier, orator nostro, date a Poesì, a dì 12 Septembrio. Come il Christianissimo re era a solili