91 MDXX, AGOSTO. 92 Fu posto, per li Consieri, Cai di XL e Savii, e ! sier Alvise di Prioli olim provedador sora l’Arsenal, una parte, che tutti li rectori che scuodino e vende-no beni di debitori di offìcii di questa cita aspetauti a la Signoria, non li potendo vender, li toi in tenuta con li confini, et fato experientia iterimi di venderli et non li polendo, avendoli tolti con il quarto inanello di la stima, mandi de qui a li offici le polize, e fazi intender, chi li voi comprar in termine de uuo mese vengi et siano venduti di qui al publico incanto, havendo li debitori termene mexi do di riscuoterli, con pene etc., ut in parte, a chi conlrafarà. Fu presa, ave .... Fu posto, per li Savii sopranominati, una coulìr-mation di l’estimo secalo per il Consejo di 100 di Vizenza, ut in parte. Ave 157, 17, 5. Fu presa. Fu poslo, per sier Hironimo da Pexaro consier et sier Alvise di Prioli provedadori a l’Arsenal, che quelli non erano scrilti a l’Arsenal per marangoni, havendo servito per 7 anni, si ben non fosseno sta scrilti, possino esserli dà soldo, provando aver lavorò in l’Arsenal anni 7, ut in parte. Ave 130, 5, fu presa. Fu posto, per sier Lorenzo Barbarigo et sier Antonio da cha’ da Pexaro provedadori sora il colimo di Alexandria, una parte mollo longa: curri sit del cotimo di Alexandria sia saldo e li resla ducali 1334 di più in contadi, quali è sopra avanzali di ogi fo mandati per saldar il cotimo in Alexandria, però sia preso che li diti ducali 1334 siano dispensali a li creditori di le 24 e Ire quarti per cento, e questo in termene de zorni Ire tulli li creditori predili si de-bano venir a dar in noia al diio oflitio, e far le raxon a maidini 25 per ducato, sicome del 1519 a dì 30 Aprii fu preso in questo Consejo, e pagato prima ie lanse fate per sier Nicolò Bragadin olim consolo in Alexandria : con altre clausole ut in parte. Item, cum sit che del 1518 a dì 4 Mazo fusse preso che tulli quelli fevano facende in Damiata, le Brulé, Ros-selo e altri lochi di lo Egyplo, debano pagar do e meza per 100 de l’intrada a colimo, e perchè molti merchanti li ha dolesto è tropo, però sia preso che sia reduti a pagar il mezo per cento. Item, cum sit che dii 1519 a dì 30 Aprii fusse preso si pagasse i colimi per il peso di Alexandria e slime di questa terra, sia preso che di qui si lazi le raxon di le specie a cantera di Alexandria a raxon di lire 120 per eanler; con altre clausole etc. Item, perchè è molti creditori di le 12 et 7 V* per 100 per la .... di Candia, sia preso che possino scontar in loro medesimi eie. ut in parte. Item, atento è molti debitori di dito cotimo quali essendo dispensadi a lì creditori, sia preso che li Provedadori di colimo li ministri raxon per senlen-tia in farli astrenzer, sicome fa i altri oflicii di la Signoria nostra ; le appelalion vadino a li XX Savii. Ave 125 di si, 5 di no, una non sincera, fu presa. Fo seri lo, per Colegio, in questo zorno a sier 58* Francesco Corner conte e capilano di Dulziguo, come a verno auto lelere dii Baylo nostro di Con-stautinopoli, di 26 Zugno, che bavendosi fato querela a li bassa che il sanzacho di Scutari ha mandato a riscuoder aspri 13 milia a uno li dovea dar lì a Dul-zigno, et non li era sta lato raxon, però avisi etc. Fo scrito al redimento di Corfù, come, per lelere dii dito Baylo, è stà fato querela che a la Parga, essendo capitalo uno navilio turchescho, et uuo Turco smontò in terra el fu morto, el non li è slà fato raxon. Fo scrito a sier Sebasliau Contarmi provedador dii Zanle, di richiami venuti a la Porta di una fusta di quel Iodio, la qual in le acque di Santa Maura ha falò danni, tamen saperno non è fusle de lì ; però justilìchi la cossa. Fo scrito al ducila di Ferrara: cum sit de 1509 era a Lendenara uno ebreo chiamalo Museto, qual per la guera portò li pegni a Ferara, et morto, par che uno suo zenero nominalo Datilo habi tolto li dilli pegni dicendo voi pagar li creditori etc., il che non è onestit, di beni di nostri subditi siano pagali altri, però pregemo Soa F.xcelentia voy far porlar li pegni a Lendenara, e ivi siano venduti, e dii sora-bondante pagar chi dejure aspeta. Sumario di letere di Cipri, di 59 23 Mago 1520. Come si ha inteso, per letere venute di Therso iu Soria, di 4 Mazo 1520, che lì erano zonti comanda-menti del Signor lurcho efficacissimi, per duplicati olachi, che tulte quelle zenle sue dovesseno montar a cavallo, esimelmente havea auto il signor di Aden, Ramatogli nominato, et che ’1 se diceva per cosse dii Sophis che era ussilo con gran poter in campagna, con assa’ numero de mamaluchi e janizari fu-giti dal Signor lurcho, e che ’1 aveva sehiopelieri, el * etiam el flol che fu dii soldati Mohemeth, el qual era fiol dii fratello di esso Signor lurco. Item, di-cevasi che ’1 Signor turco era per Irazer certa armala ma pocha, et meterla in mar Mazor per andar contra i Veri, i quali populi erano amici dii Sophì, et che ’1 aveva in animo ancor de andar a pigliar Aden et Therso.