425 MDXX, NOVEMBRE. 426 Sier Almorò di Prioli qu. sier Bernardo, qu. sier Piero procurator ........... 121. 77 Sier Antonio Mocenigo, losa- vio ai ordeni, di sier Al¬ vise el cavalier, consier....... 95. 106 Sier Antonio di Prioli qu. sier Marco, qu. sier Francesco, da san Severo.......... 109. 92 Sier Zuan Marcelo di sier Donado el consier ........ 116. 84 Sier Piero da Molin qu. sier Marin, da san Zulian........ 117. 87 Sier Sebastian Falier, fo sa¬ vio ai ordeni, qu. sier To- ruà............. 110. 88 Sier Francesco Zen, fo pa¬ tron in Alexandria, qu. sier Alvise........... 114. 89 Sier Zacaria Valaresso el XL criminal, qu. sier Zuane....... 85. 112 Sier Hironimo Grimani, fo a la camera d’imprestedi, di sier Marin .... 126. 77 122. 80 A dì 28. La matina non fo altre letere, si non in Colegio fo leto una lelera di sier Zuan Nadal patron di ìa galìa di Baruto, dal Zante, di 12 di questo, particular. Nara ii combater di l’armata francese fato a Baruto; la copia di la qual letera sarà notata qui avanti. Da poi disnar, fo Consejo di X con la Zonta. Et primo feno li Cai di X per Decembrio : sier Dome-nego Contarmi, fo capitano a Padoa, sier Alvise di Prioli, fo savio dii Consejo, qual mai più non è stato, e sier Zorzi Pixani dotor et cavalier, fo savio dii Consejo. Item, fono su certa opinion di sier Daniel Renier Cao di X, è sora la Zecha, zercha voler ritornar monede venitiane in la terra come prima : et messe una parte di assa’ capi e colar ori e bater monede in Zecha e tuor la Zecha di San Marco. Fo gran disputation, non presa. Item, feno li do soprastanti a le monede, come fu preso, videlicet... di Sachi et Piero Antonio Isidal. 11 Sachi refudò. Item, nel Consejo di X semplice preseno di dar a Hironimo Zivran, è a la Canzdaria interprete di lingue turche e altre generation, per esser stato schiavo di turchi a......havia ducali quaranta a l’anno : che li sia azonto ducali 4 al mexe di la cassa dii Consejo di X, che è ducati 48 ; sichè averà ducali 98 a l’anno. Die 27 Novembrio 1520, in Bogatis• 258 Sier Slephanus Gixi, capo di Quaranta. Li progenitori nostri sludiorono, con optime et sanie leze, proveder a la malignità de li homeni, con voler che fossero puniti li tristi secondo li demerili loro; ma tanto è accressuta a la zornata la pravità in molti, che è etiam necessario provederli di la condegna pena. Imperò, ritrovandosi in questa nostra cità zojelieri, cresi, strazaruoli che logliono robe a vender, venderigoli, venderigole, sartori et assae altri ariesani, di quali li zentilhomeni, citadini nostri et altri se fidano de lassarli le sue vestimente e altri lavori ne le mano ; et alcuni sedesti, quando si vedono le botege piene, el per bona summa de danari, se ne fugeno cum quelle di questa nostra cità, et fanolo con securtà perchè non incoreno in pena criminal, cercando poi acordo con quelli tali a chi hanno portate via le veslimenla el lavori sui; al qual tanto inconveniente è ben necessario proveder, però : L’anderà parte, che per auctorità di questo Consejo sia previsto, che de ccetero i zojelieri, oresi, strazaruoli che togliono robe a vender, venderigoli, venderigole, sartori et tulli altri artesani di questa nostra cità, quali si absenterano et fuzerano con vestimenti et altri lavori che da zentilhomeni, citadini nostri et altri li serano sià dati a far o vender, se intendi soltozazer a la leze, et incorer a la pena de i ladri, et cussi de ccetero si debia proveder conira di loro. La execulion veramente di la presente parie sia commessa a li Avogadori di Comun et Signori di note, quali habino a proceder conira i delinquenti se haverano portato via robe per la valuta di ducali 30 in zoso, come li parerà, dummodo non in-tervengi sangue, et da ducali 30 in suso come con-tra ladri famosi, sicome li parerà, meritar il delillo loro. Et la presente parie non se intendi presa se la non sera posta el presa nel nostro Mazor Consejo; la qual poi sia publicada sopra le scale di San Marco e Rialto a notizia di tulli. 159 — 7 — 0 Die ultima Novembris 1520, posita fuit dieta pars in Majori Consilio. f 940 — 67 — 19