573 mdxxi, ni Papa quello et sapeva et poteva far in li paesi dove l’è, che è nel stalo dii ducha di Saxonia, I’ ha facto brusar quelli libri se ha trovalo injure canonico, e di zio no dà aviso per altre vie; che in vero è cosa grande, et tanto più che 1’ ha grandissimo sequito in quelle parte, et etiam altrove, che questa Alemanna. E da persone fide degne e de autorità, ho udito dir che sono certifiehati 1’ babbi da persone 20 milia che atendeno a le opinion sue, et quando ben el ducila de Saxonia volesse expeierlo de dove l’è aut aliter castigarlo, quelli populi non lo permeteriano. Sono molti che afirmano, che i’à inlelligentia con Erasmo Retherodamo et altri dodi a queste parte. Certo la è gran peste e mai inremediabile. Questo noncio pontificio è domino Aleandro de la Molha, mandalo qui dal Papa comissario ad simile ncgotio. Fanno quello possono, el hanno diio al prelato Aleandro andar riguardoso a la securità di la sua persona, perchè da diversi lati l’è slà mandalo ad minazarlo. Vederasse qual provisione si farà in la Dieta futura. 345° Serenissimo Romanorum eledo Imperatori. Exoptantibus nobis occasionem sepe numero suboriri, qua summam ac perpetuam noslram erga Caesaream et Catholicam Majeslatem vestram ob-servanliam quoquo pacto atleslari ac re ipsa com-probare valeamus, visum esl bujusmodi desiderio nostro satis aliqua ex parte prò tempore faclum iri si falcones 20 quos sacros vocant, eximios quidem ex oriente proxime ad nos advectos, eidem Maiej siati vostra; dono inprasentia mitteremus; quod quidem munus, si cui forle Caesareee ac Catholicie Nla-jeslatis vostra; ampliludinem ac sublimilatem equa lance (ut par est) expendenli, exiguum visum fuerit non dubilamus, attamen quum eadem Cesarea Ma-jestas veslra prò sua in omnes ingenita bonilale animique candore, id munus utpote a nobis inissimi qui sumnio studio singularique observantia candem prosequimur, graia ac benivola magisque justa mensura meliens majus ac dignius sii eslima-lura. Quam Deus Oplimus Maximus nobis ¡mino universa; christian® religioni quam diutissime velit incolumem ac felicem. Dalie in noslro Ducali palalio, die 24 Jaiuiarii 1520. 3465' A dì 21. La malina se inlese il Doxe slar meglio; si che va per bona via el varirà. Fo leto le letere (1) La carta 344* è bianca. (2) La carta 345 * è bianca. GENNAIO. 0/4 di Roma, di 20, con li Cai di X, lete cri sera con li Savii, et cussi di Napoli di 12. Da poi disnar fo Pregadi, vicedoxe sier Lucha Trun, perchè sier Batista Erizo 11011 vene, el fo leto le infraseriple letere, el fo ordinà far, poi Pregadi, Consejo di X con Zonta. Di sier Domcnego Capello provcdador di l’armada, date in galla a Zara, a dì 13 Zener. Come, a dì 24 d;l passato, da Corfù per una nave scrisse, et a dì 3 poi ricevete nostre zercha non disarmar le galìe, el le 4 fuste mandarle a la Yalona per consigliarle a l’orator dii Signor turco justa li mandali nostri. El cussi a la Valona fo consigliati a dì primo, et l’oralor predito era in galìa e vele consigliar il tutto, et nomina la galìa soracomito sier Filippo Baxadona fe’ tal effeclo, la qual voleva venir a Sibinico a interzarsi. Bor lui Provedador, volendo venir a disarmar a dì 12, bore una de dì, arivò lì a Zara, ricevete ldere dii Senato debbi subilo andar a Sibinico; sicbè poi disnar si beva per Sibinico. Dii dito, da Sibinico, a dì 18. Come a dì 14 arivù li, el inleso la incursion fata per turchi e la expugnation fata di imo caslelo e preso e menà via più di anime 500, et vedendo non esser altro, hessendo stato 7 zorni de lì, aspelerà etiam fin doman e poi si partirà. Item, manda alcune deposilion aule zercha corarie voleno far turchi di uovo su quel le-ritorio. Si duol non poter dar ajuto,et cussi in questa malina ha auto una altra relation come si vede inclusa in dila letera. Relation di uno Zuan Pasirovich, vten di Spalato per mar, partì a dì. . . di lì, et di Al-missa a dì 13. Come in Spalalo è slato in caxa dii cavalier di la Volpe, e intese esser venuto spie, come 1’ hoste turcbescha si aparechiava per venir in questo lem-torio, la qual era a una zornala da Sibinico. Et questo inslesso ha inteso etiam da uno di Poliza, che ha ditto debbi avisar a quelli ili Sibinico sarà di novo fato danno su quel territorio. Et sono in dila hoste do capi nominati in deposilion, et sono da cavali e pedoni zerca 1000. Item, una altra deposilion di uno Michali Per-senovich vien da Clissa mia 5 lonlan da Spalato, dii qual loro cri a vesporo si partì, et referìsse il dillo aviso aulo da uno di Poliza, come ditti turchi erano 34G * in ordine, e voleno venir a l’isola di.... , et hanno con loro barche di cuoro per farsi tragilar su dila isola e quella depredar, e che sariano zà venuti, ma