575 MDXXI, GENNAIO. 57G dubitavano dii conie Paulazo Novochovicli, è apresso Scardona, qual ha zcnle et è capitano di ventura. Di sier Alvise Pizamano conte e capitano di Sibinico, date a dì 16. Scrive il zonzerdil Pro-vedador di l’armata de lì, e come l’era partito per venir a disarmar, cbe è sialo gran disordene, perchè alcuni tristi è de lì polrano avisar turchi e farli (ornar a danni di quel povero territorio; sichè da lui non rnancha a far provision, e star riguardosi. Da Zara, di sin Piero Marzelo conte, e sier Zuan Nadal capitano, di 21, hore 16. Come in questa noie a hore 8 turchi, da cavali 500 in G00 sono intrati in quel terilorio venuti per vie non solile mai più venir lurchi nìallri cavali, videlicet per la via solo il lago di Laurana, che mai cavali è passi de lì, e cussi ha depredato da 7 in 8 ville che erano a la marina, e menato via gran numero de animali, et etiam anime. Non pono ancora saper la quantità, ma mquirirano e aviserano. Et scriveno, che da Novembri in qua molli homeni con le loro fameglie e animali di dillo territorio, fuzendo tal depredatici!, si l'eno tragitar sopra le isole, dove essendo stati assai morivano da fame, e convenero ritornar a le loro caxe e possession, e cussi parte è sii malmenali. E questa hosle fo descoperla venir da le guardo, e feno a saper con fochi eschiopi, tamen dilli dii territorio è difìcile a farli muover. Scriveno, aver mandato noncii per le ville a far la deseriliou di danni e cose inanellano. 11 terilorio è mia 1"20 aperto da ogni banda, sichè quelli subdili si vedeno disperali, e li nostri stralioti par seguiriano essi turchi ma per esser grossi nulla li poleno far, et il Provedador di l’armata, venendo da Sibinico a Zara, era per mezo le ville depredale alhora da essi turchi, e per dubito non vadino di novo a Sibinico, esso Provedador di l’armada è ritornalo a Sibinico a proveder. Essi reetori dubita di Nona e dii borgo di Laurana. Fano ogni provision. Di Cipro, di sier Alvise d’Armer locofenen-te, Consieri, e sier Zacharia Loredan capitano, 347 date in Famagosta, a dì 20 Dimnbrio. Scrive le nove hanno di le cosse di la Soria, come per la copia di la lelera sarà notada qui avanti, et avisano come dal signor di Tripoli è venuto noncio con lelera a dimandarli 10 miera di polvere da bombarda el 20 balole da 50. Loro vanno inlerlenendolo e prolungando la cosa ; e le voleno per expuguar il castello di Tripoli. Di Alexandria, di sier Bencdeto Bernardo vice consolo, date a dì 23 Novembrio. Come, hes- sendo morto sier Sebaslian Zorzi consolo de lì, fu electo lui viceconsolo, e licet havesse da far assai acelò. Et a dì 7 Oclubrio zonse le nostre galle de lì, e poi zonte spazò lelere al Cayro al signor Chair-becli e altri mercanti che venisseno de li con specie, et veneno pochi, perchè li altri è restati al Cayro aspelando il zonzer di le specie nove che non è zonte ancora. Sichè si ha fato rasonevol faccende, et si fari bene, alento li preoii si ha messole merze, che Idio doni ventura. Ha spazi la lelera al dito Chairbech zercha il cargar di magrabini su le galìe: il qual subito la fece publichar, e molli magrabini è venuti per montar su le galìe, e cargar le so robe; ma poi inteso l’armata di Franza aver asallato Ba-rulo, dilli hanno protesti a lui Consolo che si tegna obligi, in caso da dita armata fusseno presi o dani-zati; la qual cossa parendo di non picola importan-tia, col Consejodi XII preseno non volerli asegurar, e cussi ha falò far nota al chadì. Scrive, si aspela le specie nove di la muda dii Zinden. Aricorda è bon non mandar si spesso galìe de lì, acciò venendo poi siano carge di specie. Etiam si otigni dal Signor turco novi comandamenti, siano observadi li comandamenti dii Signor Selim morto, quali non vien observadi con la nation nostra. Scrive, è nova il Gazelli aversi insignorito di la Soria, et ha mandi uno am-basador al Chayro a Chaìrbeich vogli far il simile; il qual Chaìrbeich lo dote in man dii capitano dii Signor turco, è de lì, e lo manda a Constantinopoli, et jj zonlo zi qui in Alexandria. Si dice il Gazeli ha grande exercito. Scrive, dillo Chairbech ha mandi de li in Alexandria a luor galìe o fuste erano in porto, perchè dubilano mollo quelli turchi è de lì, eh’ è solum 3000 turchi e non più. Si altro averi, aviseri. Da Constantinopoli, di sier Toma Contari- 347 * ni baylo, date in Pera, a dì 16 Dezembrio. Come è acaduto, che uno Simplicio Rizo nostro vene-tian, qual dii Chayro fo mandato di lì, havendo bon credito, ha tolto danari e zoje da molli et è fuzilo via; per il che assi mercadanli e altri creditori è venuti da lui Baylo e moveno queslion a nostri mercadanli, dicendo hanno di quel Simplicio in le man, over sono soi debitori etc. Scrive, come Perì bassi mandò per lui e li parlò secrete, dicendo il Signor averli dillo che ’1 voria la Signoria armasse il Capitano zollerai e galìe, et cussi etiam el Signor armeria e questo per seguitar quel Charamamet corsaro, ean-danase uniti o separati a far tal effecto. Rispose il Baylo la Signoria non armeria Zeneral per seguir questo corsaro. El bassi disse, è bisogno la Signoria