115 per andar a incoronarsi. Etiam è lelere di Franza e di Roma, drizale a li Cai di X. T)i Franza, fo letere di sier Zuan Badoer dotor et cavalier, orator nostro, date a Poesì a dì 3. Come il Re era ancora a Bojon a piaceri, e le stafelln erano preparate, che quando la Raina haverà le doje, il Re vegnirà baiando. Scrive colo-qui auli con la illustrissima Madama madre, e che ’l Re voi venir a Lion, poi a Milan eie., ut in lit-teris, e poi a Venelia, el che l’Orator sarà compare dii Re. Di Anglia, di sier Antonio Surian dotor et cavalier, orator nostro, date a Londra, a dì primo Lujo. Come il Re era in una parie e il Cardenal in un’ altra, e lui Oralor ivi, et per il stracho di aver passalo il mar era sta amalato alquanto. Stimarlo di una relation anta per via di Ja-como da Cazago citadin di Brexa, per riporto di uno Zuan Maria di Narbona donneilo dii reverendo domino Petro carmelitano secretarlo di la Maestà di Ingaltcra, et fata a dì 14 Avosto a sier Piero Trun podestà di Brexa, et mandata a la Signoria nostra. Come, a dì 5 Mazo, il re Cntholico et Imperatore zonse a una terra su l’ìsola d’lngallera chiamata Dover, a meza note, con 1200 cavali et 2400 pedoni et 50 nave belissime, e siete senza dismontar fino a bora di nona aspetando il re de lngallera. Qual zonlo lì a la dilla bora, Sua Maestà di-smontò in terra con la madre regina di Casliglia, con tutti li signori et baroni e soì donzeli, e si a-brazono loro doi Re con grande honor. Poi andò el re d’ingallera a abrazar la Regina et tulle sue donzele con grande amore, e volendo aviarsi verso la terra di Canlurberl, l’Imperador voleva preceder, e il Re non volse, dicendo in (erre di lode-sehi sete Imperatore e non in questa insula che è mio reame, che non è solo l’imperio, et his dictis l’Imperador lo messe di sora. El andando verso la cìtà cavalchati cussi per uno mio, vel circha, accompagnali da signori, baroni e altra zenle da numero 1200 cavali et li pedoni rimaseno in nave, perchè il Re non volse i smonlasseno ma ar.dasseno a smontar in Fiandra, el poi il mio Re messe Plm-perador di sora, et cussi fece tulli li signori e baroni che messeno quelli di l’Imperador a man destra, e introno in la cilà dove steleno per 8 zorni. Poi il Re acompagnò dillo Imperaiior fino a la co- 116 sla di Fiandra, monlò in nave 50 grosse di doi rabie per cadauna, le qual erano dì esso re d’In-gallera, e passò su la Fiandra. El Re tornò a Cales dove stelo zercha 8 zorni, et è di qua dii mar. Poi a dì 26 si abocharono con il Christianissimo re di Franza esso re d’lngallera, a uno fosso largo quanto si poleano lochar la man; el a dì 27 iterum, fono a parlamenlo, etc. A dì primo Zugno, si co-menzò le zoslre e altre gran dimoslration di ba-taglie, e durò per tutto il mexe. Li primi che jo-slrono fo el re di Franza che joslrò con uno zo-vene di anni 19, conte di lngallera, si chiama Ari-denzer, e ditto jovene ebbe la viloria, una corona con uno anelo e uno bello donzelo vestilo da don-zela, qual lo menò via, credendo fosse una donzela, 75 * e smontata la fu, sì trovò esser bertizato trovando esser donzelo. Et lo re d’Ingaltera jostrò l’altro zorno con uno baron di Franza, et hebbe grande honor et viteria. Lo secundo zorno combateno an-glesi e francesi con le spate a cavalo, et questo zorno li francesi hebe la vitoria ; et il 3, 4, 5, 6, 7, 8 zorno e fino a la fine fo fato diverse bataglie con diverse arme e diverse maniere, sempre a piedi, e dilli anglesi ogni zorno forno vitoriosi. L’ultimo dì de Zugno, fu cantala la messa dii Spirito Santo in lo dillo casamento, e li Re sì promeseno la fede tanto che vìverano esser fideli e boni amici et confederali, e li soi confederali el Papa, el re dì Scozia, el re di Dazia e la Signoria di Venetia. Da poi, partì il re di Franza, et l’Imperador vene a di. . . Lujo a Cales terra de! re d’lngallera, con tulli soi baroni, e signori di Spagna et di Fiandra; e il Re lo ricevete con grande honor et jostre e altri bagordi e bataglie. Da poi fono a parlamento, e il Re li disse bisogna viver in pace fra la cristianità come havemo fato con vostro padre et avo Massimiliano, e ve pacifichate con il re di Franza mio caro fradelo, et è bon venir pacifico a tuor la corona, el che si alenda a far guerra con-tra turchi, el tulli li allri Re et prìncipi sarano in questo voler. Il Re rispose voleva termine a risponder fin 28 Lujo, perchè voleva consultar col so’ Consejo, et cussi si partino; e il re d’lngallera mandò uno suo ambasador con Soa Maestà ; et dize a dì 22 Lujo esso relator partito. A dì 18. La matina non fo lelera alcuna da 76 conio. Da poi disnar, voleano far Pregadi per aprir | la maleria di le letere di Spagna el farli risposta, e I terminono indusiar a Luni, perchè fato ozi il parentà MDXX, AGOSTO.