587 MDXXI, GENNAIO. 588 raltro a Sehandoloro, ek che è sublevalo (ulto el Chayro, el qual desidera el suo pristino dominio, in modo che ditte» Chayrbech s’è rilralo nel caslelo ; e alcuni dicono che hanno circondato ditto caslelo con el governo de alcuni signori zirgassì, et lo stringono mollo da terra. Vero che per la fiumara niente non li pono fare, adeo che la noie turchi vanno suso et zoso come li piaso; e per mazor loro seguritade hanno disarmato 3 galìe et 5 fuste, e tolto le zurme in caslelo e messo presidio nel Farion di Alexandria. Ozi sono zonli qui a Famagosta dui spachi con una fusta de banchi 12, quali dicono esser sta mandali per haver lengua di le cosse di Soria et veder se sicuramente potevano desmoutar uno a la Giaza e f altro a la Liza. Dicono pubicamente erano sta mandati per veder se lo exercilo lurchesco era preparalo per in-trar in la Soria, aziò che anche Chayrbech ne avesse notizia per poter moversi ancora lui per veder de luor di rnezo el signor Gazeli ; ma in secreto, el pe-dota loro, quale è qui di Famagosla, tolto per forza in Damiata, aferma quanto dize, el che vanno per dinotar che se li non sarà dato presto socorso a Chayrbech, sarà necessario di abandonar el Chayro, et che non poteva durar lungamente. De le cose dii Sophì, oltra quello scrisseno per le precedente, non havemo auto notizia di cosa alcuna, et similiter de le lurchesche. 354 Sumario di una ¡etera di sier Vetor Cajpelo, qu. sier Andrea, synicho, scrita al suo fratello, data a Nicosia a dì 16 Dccembrio 1520. Come si ha, di 9 dii presente, avisi di la Soria, come el signor Gazeli prosperava, e che l’au lerà a la volta di Aleppo dove era aspeclato da quel signor turco per consegnarli la terra. Se divulga, uno armi-rajo di 1000 lauze esser passato dal Chayro a! Gazeli con schiavi 1800; et uno altro con 400 par esser zonli a Gazara, et che al Chairo Chayrbech era intrato con 3000 turchi in caslelo, el che schiavi 3000 con mori et arabi assae lo leniva in assedio, et quanti turchi erano sora lo Egyplo erano lajali, et se divulgava sultan Suliinan novo Signor turco esser morto, el la nova se rinfrescava. El signor Gazeli manda do frali di San Francesco al Papa, quali sono qui, e partono prima per Khodi. El caslel di Tripoli anehora si tien, per non haver nè balote nè polvere; al qual signor che, per nome dii Gazeli ha mandato de qui a rechiederne con letere di cambio dii pagamento, non siamo per darcele, ma interte- nirli con parole, fin vengi la barcha di Soria che facilmente poiria portar nove di Aleppo. Si dice, molli schiavi, nè so dove siano trovali lauti che per el conto fato passano 7000; vero è che molti sono slà messi a cavalo, tulli cridano in queste parte, Gazeli, Gazeli, e molti turchi e janizari da lui hanno piglialo soldo. Si aspela saper di la Caramania quello si fa per turchi, la quale si brama el Sophì, qual fu ditto facea gran preparalion et havea gran numero di schiopeti e facea bular assa’ artelarie. Scrìve el venir suo e di sier Filippo Trun colega, a dì 2 dii presente. È stati a Famagosta molto carchi de afari, et de qui sono sofocati da grandissimo numero de vilani ; danno audientia uno separalo da l’altro per spazar più presto. Da poi le feste, lui tornerà a Famagosta per fornir un poco di scripture non finiie da 8 zorni. Scrive, sono per far il pratico, che me-glìorerano a la Signorìa almen da ducali 20 mila e a loro Synicì sarà anche utile. Et se principierà la seconda septimana di Quaresima. Scrìve, per la loro venuta de lì, è tanto cressulo el numero di vilani in quella terra, che prima si ’1 se costumava pani 4000, adesso ne voleno 12000, e non fanno che lo sazano a chi più pole, adeo che per la penuria di fomenti si convìen doman far una proclama che li vilani va-dino a li sui casali, e tornino poi le feste, aut c\\e li 354* aldirano quando sarano per l’isola a far il pratico, come fece sier Hironimo Marzelo fo sinicho de qui. Mai ha piovuto, salvo uno poco per cercba 4 bore quelli zorni passali, et se semena a furia ; che se ’l non piove, si dubita di gran penuria l’arcolto. Tamen mai tentò piove che non si vedesse quel zorno el sol; nè bisogna scaldar letti, e trova adesso esser zorno de lì a bore 14 V2 et a Venecia passale 10 hore, sichè de li è quasi hore do più di zorno, e questo è per esser mia 2000 lontano, et ogni 1000 mia fa una bora de distantia. Scrive, a dì 17 dii presente zonse a Famagosta una fusta turchesca di banchi 14, partiva zorni 8 avanti dal Chayro con do spachi, andavano uno di loro a la Jaza, per saper si ’1 hassà de la Natòlia con el suo exercilo era in ordene, l’altro andava a Lisa per saper come era in ordene Aleppo e si ’1 se teneria per qualche zorno; e haveano ordene, prima di dar lengua in Cypro, de saper in che lermeni e cum che zente era el Gazeli, et si aveano modo di meter in terra ne la Soria. E il nochiero è sopra la fusla, qual è cristiano, dice turchi sono in fuga e Chayrbecla esser intrato in caslelo cum turchi, el havea disarmato do galle sotil e tre fuste, et tolti li homeni denlro per sua segurlà, e che chaje-riui era in arme desiderando la pristina signoria de