353 MMX, NOVEMBRE. l’armada, fo letere, date a Corfù a dì 15. Come, inteso li danni fati per turchi in l’Arzipelago etc., si partiva con una galla sola e andava a quella volta. Item, manda uno reporto di uno partì da Constan-tinopoli a dì 28 Otobre, dice di la morte dii Signor turco et dii sentar dii fiol pacifico. Da poi disnar, fo audientia dìi Principe, di la Signoria e Savii. Di Costantinopoli, vene letere di sier Tomà Contarmi baylo nostro, di 4 Octubrio. Di la morte dii Signor e dii sentar il fiol pacifico, con altri avisi, senza danno alcun seguito in Constantinopoli, et li presenti havia dato a li janizari ut in litteris. Di Roma, fo letere di l’Orator nostro di 3, e di Napoli dii Secretano. II sumario dirò di sotto. Copia di una letcra data in Medina de Rioseco a dì 30 Septembrio 1520, mandata a mon-strar a la Signoria per il secretano dii nostro Governador generai. Come, da poi li altri avisi, sono successi molto majori disordini in questi regni, de modo che le comunità sono superiori a la ubedientia di Sua Ma-jeslà. Congregati noviter i procuratori de dite comunità in uno loco dove se ritrova la signora Regina con conveniente exercito, dal qual loco hanno mandato ad inibire al gobernator et conseglio di Sua Maestà che non usino più di loro officii, et assai presto manu armata li mandorno a prenderepersona-liter, et è per la mazor parte fuziti excepto il signor Cardinale, al quale pur hanno habuto fino a qui ri-speto, e sólum ne hanno preso do e qui conduti con li secretari e sigilli in ditto loco dove stanno ditti procuratori : li quali ancora hanno facto convocare li magnati dii regno con diverse pene et bandi ; lì qual non credo debano obedir, imo el contrario, perchè per Sua Maestà noviter è stalo provisto di guber-natori, zoè lo illustrissimo Contestabele e lo illustre Armirante insieme col reverendissimo Cardinal, et si dice che aceptano tale guberno e che se meleno in ordine di exercito per oponere a dieli procuratori, e tornare le cose in stato solito. 11 che credo sarà cosa facile, maxime se li signori magnati sarano conformi in questo, come è da creder, perchè già incominciano tosarli de interesse proprio, perchè molli loci de signori già sono sublevali conira loro signori. E noi siamo qui in questi travagli, che è grande incomodo a li negotii, maxime che ogni cosa slà suspesa, nè li debitori pagano, nè le rendile dii Re se riscuoleno : Dìo proveda de miglior tempo. I Diarii di M. Sanuto. — Tom. XXIX. A dì 7. La malina non fo alcuna lelera da conto. 216 Sier Antonio Trun procuralor e sier Domenego Tri-vixan el cavalier procurator, provedadori sora il Monte Nuovo, non era sier Andrea Griti procurator per esser indisposto, andono a Rialto al publico incanto a principiar a incantarle botege di draparia di Rialto che fono vendute alias a 8 per 100 etc. nidelicet a dar li danari a chi pagò, pagar le fabri-che et comprarle con pagar danari dìi Monte Nuovo. Et non vendeteno botega alcuna. La causa fu perchè quelli compra voi certa dichiaration. È da saper, il Monte Nuovo vai al presente ducati 24 il cento ; va cressendo. Da poi disnar, fo Pregadi per far arnbasador al Signor turco, e comandato Consejo di X con Zonla, da poi Pregadi, per revocar la suspension fu fata che le galìe preso a disarmar veniseno, restaseno ancora fuora ; et fo leto le infrascripte letere. Et sier Antonio Trun procurator fo in Pregadi, che zà assa’ non è venuto. Di sier Francesco Corner el cavalier ora-tor nostro apresso la Cesarea Maestà, date in Aquisgrana, a dì 23. Come, da poi le ultime di 17 scrisse, quel Rochadolfo fo mandato a li Eletori a e-xortarli volesseno venir in Aquisgrana a far la inco-ronation et non farla in Cologna, come scrisse per le altre, ritornò con la risposta che erano contenti andar in Aquisgrana, et cussi a dì 21 il Re si partì di Mastrech. Et scrive dii successo di l’mirar in Aquisgrana e la incoronalion come qui avanti sarà scripto, e l’orator pontificio domino .... non Volse venir, perchè li fo fato intender li Electori Io prece-deriano etc. Scrive, in fin di le letere, come il Re parte poi doman per Cologna con li Electori et altri che lo seguita, per lenir un convento e Iratar cosse bone per l’imperio; dove tien starà qualche dì, e di quello intenderà aviserà. Scrive, sia expedilo il suo successor, è horamai mexi 40 è in questa legatone, e tien al ricever di questa sarà posto a camino. Scrive aver parlalo eri con l’orator polono, qual li ha ditto insieme con l’orator dii re di Ilongaria, expe-dite queste cerimonie parlerà a la Cesarea Maestà vogli observar la promessa fata quando fu elelo per aver il suo voto come Elelor di Ilongaria, di luor per moglie la sorela dii re di Hongaria ; et non lo facendo, lutti do Re li farano guerra. Scrive, è venute letere di Gasliglia, come quelle comunità, reduli al governo in Torre di Siglies, manchandoli danari mandavano per merchadanti et exlranei, domandando danari, dandoli per ubligalion le inlrade di la Regia Maestà, et anche contra di questi, per averli, 21 23