351 MDXX, NOVEMBRE. 352 di Amplio, in risposta di soo di 12 et 25, di lo bone operation dii conte Bernardino di Lodron ne la materia di quelli di Bagoliti, e cbe si habi riconciliato ne piace eie. 315 A dì 5. La malina in Colegio fo cavalo nomi per pagar Monte Nuovo ; sicliè si solicita a pagar. Cavono numero 500. Bi Corphù, fo letere di sier Bernardo So-ranno bayìo, di 15 Octubrio. Come il Proveda-dor di l’armada era andato verso Arzipelago, e questo perchè havia auto letere di Candia, come 13 schierai con vini andavano a Constantinopoli, sora Syo, da galie e fuste di turchi erano sta asaltati et presi 11, di qual 4 deleno in terra, et li homeni scapolono, li altri presi fono tajati a pezi. Scrive liaver nova di Syo per lelere di 5 dii mese, come el Signor turco era morto; e altre particularilà, ut in litteris. Bi Pranza, fo letere di sier Zuan Badocr dotor et cavalier orator nostro, date a Bles a dì 21. Dii zonzer di esso Orator lì, dove non era zonto il Re ancora, et le serenissime Regina et Madre et la corle, et come partirano poi per Lion. Bi Milan, dii Secretarlo, di 30. 11 suniario di tulle dirò di solo. Fo in questa matina proclamato in Rialto, per deliberalion dii Consejo di X, di chiamar preso che uno Marin Saraxin schiavo di sier Alexandro Pisani, et uno Jacomo Fachin famejo dii predito sier Alexandro Pisani, incolpadi di aver asallà di note Zuane vice capitano di le barche di lo excelenlis-simo Consejo di X, che tutti do in termine di zorni 8 vengano a presentarsi, aliter si procederà conira di loro la sua absentia non obstante. Nota: altri zen-tilhomeni fo, ma non è chiamati. Da poi disnar, fo Colegio di Savii ad consu-tendimi. Bi Verona, fo letere di rectori, di eri. Come mandavano letere, aule per le poste di la Cesarea Maestà, di l’Orator nostro apresso la Cesarea Maestà; al qual corier regio hanno pagalo li ducali 2 eie. Bi sier Francesco Corner el cavalier, orator nostro apresso la Cesarea Maestà, date in Aquisgrana, a dì 23. Avisa la incoronation fata di la Maestà predita, e il modo e le cerimonie, mol- lo longa et copiosa, la copia di la qual noterò qui avanti. In questo zorno, sier .... Corner di sier Fa-brieio, lene le conclusion, sotto domino Sebastian Foscarini dolor, leze in philosophia, per far il principio dii Studio. Etiam Fausto comenzò a lezer in greco a San Marco. Bi Candia, vidi letere di 22 Septembrio, 21 di sier Zuan Alvise Pisani consicr, drizate a sier Luca Barbarigo qu. sier Benedeto, in questa terra. Avisa come, per letere di Nixia di 18 dii presente mexe di Septembre, hanno di Syo letere, come dovea ussir di Streto vele 20, zoè bar-ze 4, galiaze 2 il resto fuste et altri navili, quali vanno in Soria cargi di legnami e altre cosse. Scrive, i gaiioni dii Papa si atrova in quelle bande di Candia porìa esser li fesse qualche impazo trovandoli, per esser i dilli ben in ordine. Dize etiam, come in le acque di Negroponle se trovava un corsaro (ureo et quello prese le galìe dii Papa, et è con galle tre et una nave e altre fuste fino a la stimma di 10, et deva rechato a tulli altri corsari voleva soldo da lui, e questo feva per andar a danizar le isole di l’Arzipielago, et poi andar in Barbaria, e il Signor turco havia mandato a chiamar l’andasse a la Porta, non ha volesto andar, perchè Curtogoli lo havia avisato, se l’andava in SI reto, più el non torneria fuora; sichè questo Arzipelago sta con gran paura. El Provedador di l’armada si atrova in le aque di Corfù; le galìe di Rodi, sora Stampalia ha preso fuste tre di turchi di banchi 18 1’ una, et ha preso turchi vivi numero 190 et sono andati a Rodi con la preda, e die tornar in l’Arzipelago ; ma le nostre galìe non fa cussi, lassa far danno a li nostri mercadanti. A dì 6. La malina vene in Colegio sier Zuan Coniarmi di sier Marco Antonio dito Cazadiavoli, vien da Corfù, referì il Capitano di le bastarde, sier Zuan Moro, veniva a disarmar, è zonto a Liesna, ave le lelere lornasse al governo di l’armata e il Provedador venisse via, di che subito ritornò. El cussi il dito Capitano scrive referì zercha le fuste lurchesche et quel Synan rais corsaro è in li casleli di Corfù, che è stà ben a non lassarlo andar, perchè si tien offeso havendo il salvoconduto dii Baylo et la patente dii Signor turco; però sia bon farlo morir per qualche modo. Disse di biscoti ha fato, ha ben servilo la Signoria nostra. Porlo letere dii rezimento di Corfù et dii Provedador di l'armala in sua laude. Aricordò il licentiar de le galìe vengi a disarmar, che fo sospese del suo venir; è mal l’inverno bular via la spesa eie. Fo scrito per Colegio a sier Zuan Moro capitano di le galìe bastarde, cbe non obstanlc altro ordine auto vengi a disarmar. Bi sier Bomcnego Capello provedador di 216