207 MDXX, SETTEMBRE. 208 che molli (noi la defension ecclesiastica e non usa l’habito e fanno molli delidi, per lanto li dagi favor acciò sortisca la confirmalione. Et li capitoli è, che molti toleno il grado di prima tonsura et i menori ordeni per illuder la Chiesia e viver secular come laici in fraude etc. però quelli tali non possino galder il beneficio, e dagi fidejussion di ducati 500 quando si fanno, eh’è fra il tempo si promoverano a questo ordine; et il Cardinal Lucem-burgense ha otenuto una boila di questo, come li reverendissimi Aginense, Ancona, Montibus, Grassi e Sanli Quatro è informati. Item, sohm una publica-tion annuale di la Paulina basti. Item, niun episcopo possi ordinar senza lieenlia di l’ordinario, sub pcena. ' A dì 27. La malina fo le ter e di Constantino-poli, di sier Tomà Contarmi baylo nostro, date in Pera, a dì 30 Lujo et 11 Avosto. Scrive, come il Signor con la Porla va in Andernopoli, e lui li convegnerà andar drio; con altri avisi non da conto. Da poi disnar, fo Gonsejo di X con la Zonta per la materia di l’armada francese, e far provision si se dia far intender questo al Gazelli signor di Damasco et in Alexandria, overo non. Et steteno in gran disputation. 11 gripo non è ancora expedito, che va a Corfù dal Provedador di l’armala, ma aspeta solurn le letere si manda. Questa nova, licei sia secretissima e tirala nel Consejo di X, tamen è divulgata per la terra ; et è teiere di Zenoa di questo aviso, in Olavian di Grimaldo. Ozi da poi nona fo apichato quel ladro à mazza sette, qual fu suspeso per prete, et fo trovato non esser la verità. In questo Consejo di X fu preso scriver a Costantinopoli al Baylo nostro, et avisarli eie. Qual comunichi a li bassà la bona mente nostra. Item, seri -to al Provedador di l’armada mandi una galìa in Cipro con le letere, e non dagi ricapito a la dilla ar-mada, nè lassi vender de lì alcuna eossa havesse tolta a mori ; et cussi scrito a Corfù, con altre provision fate in questa materia. Et eri fo scrito in Pranza disconfortando di questa impresa, che poi far mover il Turco coiltra cristiani, et l’Orator parli al Re. Et fo di questo comandà grandissima credenza. A dì 28. La matina fo letere di Hongaria, di sief Lorenzo Orio el dotor, orator nostro, date a Possonia, a dì 30 Avosto et 29 Setembre. Come il Re era zonto lì; et di la morte dii reverendissimo episcopo Colocense, qual è il secundo drio el Cardinal Strigoniense ; et come in Boemia era grandissima peste, non era (erra non rimanesse 10 al giorno, per il che il Re havia fato proclamar niun di Boemia ni Moravia non venisse lì a Possonia; e che la peste multiplicava perchè non si guardavano; et come il Re l’havia auto nova il Signor turco feva exercilo per venir su la Valachia e tuor una città chiamata.....Scrive, come haveano inteso la morie dii Cardinal Estense, era episcopo Agriense, el come il Papa 1’ havia dato al Cardinal di Medici ; ma il Re non voi darli il possesso, perchè volquesli tre primi episcopati vacando lenir quelle intrade per spenderle contra infedeli, videlicet Strigoniense, Agriense et... Scrive, lo episcopo Colocense morto ha lassalo più di ducati 200 milia, oro, arzenti, eie.; e altre parlicularità. La copia e sumario di (ulte lettere è questa. Sumario di una Ietera di sier Lorenzo Orio el 136 dotor, orator nostro in Hongaria, date in Possonia a dì 24 Avosto, ricevute 27 Sep-tembrio. Come gionse a quelli zorni l’orator di la Cesarea et Catholicha Maestà, venuto apresso l’altro è qui a la corte venuto per tratar li matrimoni, il qual à nome domino Joanne Palascha, di nattion bohemo, ma alevato in la corte di quel re Maximiliano, et per lui molto exercitato et amato da questo re di Romani, di anni zercha 50, il qual ha fato instantia insieme con l’altro orator a questa Maestà di Hongaria vogli tradur la serenissima rnadona Maria sorella di esso re di Romani, et che poi traterano le noze de la serenissima madona Anna sorella di questa Maestà in lo illustrissimo Ferando suo fratelo, in chi fo con-trato darla per il quondam re Maximiliano; e sempre in questi Iratamenli è stà presente l’orator Po-lono. La regia Maestà a questi signori ha risposto non volerli dar altra risposta per adesso, perchè Soa Maestà voleva parimente si trattasse etiam le noze di sua sorella, dicendo la Cesarea Maestà la doveva tuor per le promesse fate quando el fo eleto re di Romani; sichè non è seguilo altra conclusion. Il serenissimo re di Polona ha mandato uno altro ora-lor apresso questo che prima era, eh’ è il cavalier domino Tarlo, personazo di gran valor e nome ne lo exercilio militar ; e questa Maestà ha spazà li soi oratori a ditta Cesarea Maiestà quali sono domino Hironimo Balbo et magnifico domino......... Ambroso, quali sarano in Aquisgrana a la incoro-nalion per nome di questa Maestà come Elector et re di Bohemia. Et poi (ra(erano le noze di madona Anna in quella Maestà, e dicono barano favor dal