341 MDXX, NOVEMBRE. 342 aula ; i quali partili a dì 20 Oetubrìo hanno promesso far bon ofìcio al suo He di la Signoria noslra. Tamen esso Oralor non à auto di la Signoria alcuna lelera al prefalo re di Polonia. .Dubita siano sta inviale per mar, et per le acque grande li corieri siano perili. 210 Dii dito, di 8 ivi. Come, quella Maestà, parlili li oratori poloni, ha eleclo il magnifico cavalier domino Francesco Bechiani orator in Polonia, el lo à expedi lo con presenti a quella Maestà per aver auto grandissimo gaudio, e dove prima questa Maestà slava neutral in le differente era Ira quel re di Polonia e il Gran maestro di Prussia suo zerman, bora si ha scoperto voler esser con diio re di Polonia suo barba e darli ogni ajuto: et fanti 8000, quali venivano di Alemagna in ajulo di dito Gran maestro in Prussia, esso He ha mandà zente a obviarli a i passi di Slesia dove hanno a passar, aziò non possino passar, el ha mandà cavali 1000 in Polonia per esser conira dito Maestro di Prussia; diche li grandi di Hongaria si maravegliano, ma il He è venuto in elà che horamai voi far a suo modo, et il marchese di Brandiburg, fradelo di dito Gran maestro li dispiace. Scrive, è zonto lelere di Inspurch, come li do oratori di quella Maestà e di le Raine andono de lì per tra -lar le noze di la sorela di questo Re in la Cesarea Maestà, el la sorela di l’imperador in questo Re, si parleno per andar al re di Polonia el verano prima da questa Maestà. Scrive, il Re partirà per Buda come scrisse per altre. Dii dito, di 19, Come, mo’ terzo zorno ricevete nostre di ... . con avisi dii Signor turco. Eri fo dal Re e li comunicò quanto l’havia. Soa Maestà ringralia, dicendo sempre lui l'aria il simile, et cussi a bore ... poi di pranso, Soa Maestà mandò per esso orator dicendoli in quel momento aver auto nove vere et infalibel che il Signor turco era morto di peste nel loco dove fu il conllito col padre; e che dita morte era sta tenuta oculla e saria gran dificultà Ira el fiol dii Signor et uno altro cristian renegalo dii dominio: dicendo debi scriver bona nova a la Signoria, perchè succederla persona non daria molesta ni a Soa Maestà, ni a cristiani. Per il che, esso Orator ringratiò di tal aviso e promesse spa-zarla subilo, et cussi expedisse il presente nontio a posla. Li oratori e zentilhomeni parteno tuttavia de lì e il Re partirà doman per Buda, dove etiam lui seguirà Soa Maestà. Fo leto una le ter a di la comunità di Ragusi, sotoscrita divotissimi servitori, rectores consi-ìiurn et comunilas civitatis Ragusii, data in Ragusi, a dì 21. Come, haveano auto letere di sui oratori di Andernopoli di 5 Octobre, che li avisa-vano a dì 22 Septembrio morite Selim signor, di peste, ft per li bassà fo tenuta secreta finché Suli- 210 * man suo liol fo avisato; et uno di dilli bassà, cu-gnado di esso Selim, andò da lui, el cussi pacificamente et quiete senza danno di alcun, a dì primo di F instante assumpse lu corona di l’imperio. Se altro averà aviserano la Signoria noslra, a la qual si raccomandano. La copia di la qual letera è Ialina e noterò qui avanti. Di Roma, dii’Orator nostro, di 27. Come scrisse per le altre, il Papa voleva andar fuora ai soliti piaceri, et cussi a dì . . . poi pranzo si partì, havendo mandato avanti li homeni d’arme dii signor Renzo a li passi, e questo per dubito di Ca-milo Ursino, qual con Orato Baglion suo cugnato e altri con cavali 300 se ritrovano mia 40 luntan di Roma, et il Papa dubita di loro. Ha conduto Soa Santità con sé olio falconeli et il capitano di la guarda con li sguizari, i quali, andando il Papa a la caza, sta le zente armale atorno. Etiam la note sempre ha fato star dite zente in arme. Et ozi Soa Santità è ritornato in Roma per Belveder; et è venute prima le zente d’arme con le lanzc su la cossa et li elmeti in testa, e li cavali lezieri e li falconeli, et dal Belveder mirò in Castelo per li coradori, che pareva Sua Santità venisse di campo non di caza; e sempre li sguizari li era atomo, quali, acompa-gnalo, si parlino. Si dice il signor Renzo ha mon-stralo letcre al Papa di la inteligentia di dito Ca-milo Orsini fata per amazar il Papa. Si tien sia pensala di esso signor Renzo, qual è molto avanti col Papa e voria far suo fradelo Cardinal; unum est il Papa è in travaglio et dubita. Et il Papa à mandato don Raimondo Capodifero con dò altri romani al dillo Camilo con promelerli conduta dal re Cristianissimo, e lui la ha refudala, e questi è tornali, e si 1’havesse acetada, harìa convenuto venir a basar il piede al Papa e forse saria stà re-tenuto el una mattina posto sul ponte sopra una stuora. Il Papa ha ordinalo, a li passi siano tolte tulle le lelere di particolari exceplo di corieri e le lezino per saper qual cossa di questo; et uno messo di sier Zuan Arseni Foscarini veniva a Roma con sue lelere drizate a esso Oralor, fu tolta e aperta et poi dala a uno corier ge la portasse. Scrive, a dì 23, ricevete letere di la Signoria nostra, con l’a-viso di la morte dii Signor turco, la qual nova de lì do dì avanti se diceva, et il Papa l’havia aula per via di Ragusi ; unde, essendo il Papa fuor di