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MDXX, LUGLIO.
In letere dii Bay lo et capitano di C'orphù, di 20 Zugno.
      Conio Miclio de Argino Caslro, gionlo a Corpi ni ¡11 el zorno soprailitto, qual al precedente giorno parli di Argiro Castro, et erano giorni 12 che ’1 parli da Constantinopoli, riferisce che, essendo lui a
6	* Constantinopoli, 3 giorni avanti il partir suo, vide
  che ’I Signor fece dar licentia a tutti li asapi et ho-ineni da remo, et che ’1 faceva tirar le galie in terra, ot die già de li homeni da remo 4 erano ritornati a la Janlna, el gioliti alcun a Corpliù, et dicono aver inteso de li le cosse sopraditte, et esser voce che ’1 Signor turco non fa ussir l’armata per esser stimolato dal Sophì, come hanno referito turchi venuti in Constantinopoli da le parte dii Sophì.
      Questi avisi fono mandali per la Signoria nostra a li potentati cristiani.
7	Dii mexe di Luio 1520, letere scripte
per Colegio.
      A dì 2. Fo scrito a sier Alvise Contarmi capitano di Padoà, come haveano inteso, el bastion fabbricato al Portello in tempo di sier Zulian Gradeni-go processor suo, qual minaza ruiua, però debbi far veder a persone pratiche e far considerar ben le fondamente, e avisi.
      A dì 3. Fo scrito a sier Andrea Foscolo podestà et capitano di Crema, in risposta di soe di 26, che la porla de Rivolta di quel loco, qual dia star serata, ha trovalo che li ponti parevano chiavati, ma 11011 erano sorati, un de li ha parso.farli chiavar et serar; di che lo lauderao assai, et che ’1 fazi murar etiam di dentro la ditta porla per più securtà.
      A dì dito. Scrito a sier Priamo da I.eze podestà et capitanio di Treviso, vadi iterimi in castello a veder di dar una caxa per 1’ habitation dii conte Mercurio, et si ben quella di Zuan Maria capo di bombardieri è vicina a le artellarie 0 monition, debbi veder di quelle slava li Camerlengi, et avisi.
      Fo scrito a sier Piero Marzello et sier Zuan Na-dal Salamon rectori di Zara, debano incantar li dacii da terra ferma, perchè speremo per le nove si ha et ben vicinar farà il sanzaeho novo, si troverà ben ad alitarli.
      A (Vi 4. Fo scrito a Udene et in conformità al Consejo di Inspruch, dolendosi di uno domino Cristoforo Regipogea capitano dii castello di Gravem-burg, voi alcuni monti a li confini di Tolmezo
dicendo è jurisdilion di l’Imperador, e il titolo di Ispruch è illustribus et magnificis viris domi-nis Sacra Cesarea Majestatis magi atro, mare-schalco, canzelario, locumtenenti et regiminiltns regiminis Hispruch dominis Iwnorandissimi.
   Da Ragusi, come è dicto di sopra, de Jaco- 8'* mo di Zulian, di 28. Come, per olachi e homeni parli da Constantinopoli zà 14 zorni, scrive questo licenliar di le zurmc, el Tarmala fata tirar in terra, el che ’I sanzaeho di Samandria liavia scrilo al Signor, il re di Hongaria et altri signori christiani venivano eonlra di lui; et che T impresa di Rodi è mollo dificile, et per queste cause il Signor no fa ussir Tarmala, et etiam per le cosse dii Sophì.
    In questo zorno, hessendo venuto l’oralor dii marchese di Mantoa domino Zuan Batista Malale-sta in Colegio, con una letera dii Marchexe scrive a la Signoria, come voi far far li a Mantoa do galie por armarle quando fusse di bisogno, per tanto richiede il parer di la Signoria nostra : linde, per Colegio consultato, il Principe ozi li rispose, et in consonanza fo scrito al prefalo Marchexe, che laudavamo il pietosissimo suo proposito al benefìcio di le cosse cristiane, e la ringraliamo dii fìlial alTecto in dimandarne consejo, e li dicemo, per li avisi si ha di Levante, non è da dubitar per questo anno di armata turchescha, però è bon soprasieder a far ditte galie, et accadendo il bisogno, li dareno do e più corpi dì galle in ordine di soi coriedi, siché soa signoria le potrà fornir di valenti homeni, sicome è il bon voler suo.
    Nota. Il ditto Marchexe ha falò far di qui uno brigando di remi 14, piccolo, nuovo, et ozi fo cou-duto verso Mantoa.
    Fo scrito, per Colegio, a sier Alvise Gradenigo orator nostro in Corte, in risposta di sua zerclia ha-ver parlalo al Papa per la cossa di frali di sanla Justina, qual è sta con molla satisfalion nostra : per tanto li dicemo vogli perseverar, perchè aspelemo bon esilo dii Pontefice, come rizerca la grandeza dii nostro desiderio; e dii successo aspelemo esser avvisati.
    Fo mandati in questa sera sumarii di le nove lurehesche a Roma, Franza, Spagna, Ingallera, Hongaria et Milan.
    A dì 5. La matina, fo cavalo 100 nomi creditori dii Monte Novo, di pagarli, che fin bora per queste cosse lurehesche è sia suspeso. ltem, fo cavato la ultima rata a lo impresiedo, ch’è zercha ducati 40
     (1) La carta 7 * è bianca.