283 MDXX, OTTOBRE. 284 Vene l’oralor dii re di Pranza, con li Gai di X, al qual fo dillo la expedition di vilani di Uriago, cl lui fulminando non si contentò, dicendo si volea punir forte e tuorli la vita per aver fata tanta inzuria, si poi dir, al re 'Cristianissimo. Dii Capitano di le gali e di Fiandra, sier Zuan Moro qu. sier Antonio, da Falerno, fo letere di 22 Settembre. Dii zonzer suo li con le conserve a di 19, e di la sua navigatoli. Et come in quelli mari sono tre armate, videlicet a la Fagagna-na e Trapano quella dii re Cstlolico mal in ordine, stata a l’impresa di Zerbi; a l’Austa, mia 15 di Sardegna, vele 22 dii Cristianissimo re, et a Cao Passera 4 galie e Ire fusto di turchi, unde lui nel suo partir vera reguardoso per venir a salvamento. Da poi disnar, fo Consejo di X con la Zon'ta, et steteno sopra far pròvision del caso seguito di le fusto a Coron, contra sier Domcnego Capelo prove-dador di l’armata ; ma si aspeta sier Alexandro Contarmi swaoomito, qual fo li a Coron, è in Hislria, vien a disarmar. Lui e quelli di la galìa saprà il tutto. Item, scrisseno in Pranza et a Milan di la condana-son fata conira quelli di Uriago, mandando la copia di quella, dolendosi di modi et parole di l’orator suo è in questa terra usate a la Signoria nostra, et cargandolo mollo. Di Pranza, fo teiere di V Orator nostro, di. . . . V instante. Erano in zifra, non fono lele; e altre letere dui za te ai Cai di X. In conclusion, il Re vien a Lion. A dì li Domenega. Vene in Colegio Vicenzo Guidolo secretano nostro stato in Bossina a portar li presenti a quel sanzacho, et non ave tempo di re-ferir quello havia fato. Et li Capi di X intrò et steteno longamente. Da poi disnar, fo Gran Consejo; non fa il Dose, et non fu posta la parie di far li Avogadori extraordinari, perchè par li Consieri li voglino riconzar in Pregadi. Fu vicedoxe sier Dona Marzeio, perchè sier Andrea Mudazo, più vechio Consier, è andato a Mon-tagnana. Fo bulà il prò’ secondo di Montevechio, di la paga di Seplembre 1478, et vene il seslier di Os^ soduro. Fu elelion di 9 vose, ma non passò Provedador ad Asola. Et essendo Gran Consejo suso, intrò in porlo la galia sotil, soraconiito sier Alexandro Contarmi, vien a disarmar, qual per esser stata a Coron, sa il caso . intervenuto. 11 Colegio mandò per lui, che subito venisse; el qual vene cussi come el si trovava, e re- feri il tutto. Fu fato deponer, e la sua deposilion si lezerà in Pregadi. A dì lo. La malina. In Colegio di novo referi 178 sier Alexandro Contarmi sopracomilo il caso tutto seguito a Coron, et poi fo lelo per li Savii la lelera, scrivono al Baylo di Costantinopoli di questa cossa. Et voleno meter di far Provedador in armada, e che sier Domenego Capello provedador in armata vengi a disarmar; e su questo fu varie opinion. Da poi disnar aduncha fo Pregadi, et lelo queste letere. Di sier Alexandro Contarmi sopracomito, qual è zonto in questa terra, data a Cerigo, a dì 20 Septembrio. Scrive, come avendolo lassalo il Provedador di Parmada a Cao Malio a la vardia insieme con 4 galie candide, el a di 20 a bore 19 vedendo pei’ la vardia vele, et come erano drio uno gripo, e judicando esser corsari, se messe con le conserve a seguir ; ma la galìa soracomito sier Zuan Maria Simitecolo non volse seguirlo per cosa li fosse ordinata, e questo perchè era carga la galìa di tormento, e volse andar a disarmar in Candia. Or apro-pinquandosi, veleno do galiote et do fuste, et portò le galie in arma per combater, et quelli de là, vedendo convenir combater, li mandò il copano con mostrarli una patente dii Baylo nostro di Costantinopoli, che facea a uno schiavo dii Signor turco qual con uno Synan rais andava in Barbaria, et la copia dii ditto mandato manda incluso, unde li parse non farli altra movesta; ma ben voi se no condurlo al magnifico Provedador di T armada, dicendo era vicino. E loro instando la sua liberation, non volse, et cussi steteno quella notte perchè la sera vene adosso, poi la matina, a dì 21, a bore 3 di zorno si levono, et cadauna galìa havia la sua fusto per condurla al Provedador, et quelli di le galie più volte li volseno svalisar, adeo ave grandissima faticha a far non li fosse inferito danno alcuno, el tolseno le arme e il timon di le fuste predille, aziò non potesseno fuzer. Et a dì 22 trovoe il magnifico Provedador a . . . . qual apresentatoli, parse a soa magnificentia, chiamato Consejo di soracomiti, di liberar ditto Synan rais, con il schiavo che havia il salvoconduto e una patente dii Signor turco, e le altre 3 fusle mandarle a Coron, loco più vicino di ditto Signor turcho, e saper da quel cadì si erano di mal afar, et quello di loro si dovesse far. Et inteso questo, ditto Rais volse non si parta e venir anche lui, el cussi a dì... . si levono e andono verso Coron, et il Provedador restò con le galie a.....Et li comandò lui andasse 178* verso la terra a far lo effeeto predito, restando lui