367 MDXX, NCHEMBRE. 368 habitar la ixola, usar equalilà a quelli hanno gra-veze, cognoscer quanto è danno a la Signoria nostra de slralioti, si quelli hanno salario quanto quelli hanno possession, cognoscer il danno de li turcopili senza alcuno beneficio, et si è in tempo di pace et non di guerra. Scrive, si fa cassar tanti valentomeni forestieri per scansar spesa lì in Famagosta, tamen nel castello di lì a Gerines et Baffo e Limissù sono tutti maridadi, vechii, inuteli, quali in bisogni non valeriano, el si spende gran denari. E cosa certa è la Signoria poria haver di quel regno assa’ rniara di ducati più di quello la traze a l’anno e con il dover, et si riserva il tutto a bocca referir. Lauda el Capi-nio di le bastarde, sier Marco Landò, qual si partì, et cussi li sopracomiti e tulli di le galle homeni uteli in mar el in terra, il forzo di schiopetieri etc. Questo anno de 11 è sta fato gran quantità di sali boni, che zà anni assai non furono migliori ; sono stà poche biave et gotoni principalmente per causa de dille seccure. Scrive è mancato, per quanto se intende per lelere di Soria, domino Sebastiano Zorzi consolo in Alexandria nostro. Sono venuti 4 sanzachi in Aleppo. Danno voceche ’1 Signor questo inverno sarà in la Sorìa. Non si crede, ma più presto loro sono venuti per causa di la morte dii signor di Tripoli, e si danno repulation per dubito che hanno dii signor Gazelli. In le letere di sier Bortolamio da Mosto capi- tanio di Cypri, date a Famagosta a dì 15 Septembrio 1520. Deposition di uno venuto dal Cayaro, se partì a dì 15 de Avosto,- et zonse a l’isola a dì primo Septembrio. Esser azonte al Cajero do carovane dal Tor venule dal Ziden con bona stimma di robe ma carissime, per respelo che si dice de fermo come li portugalesi, con lo ajuto di abissini et prete Janni, hanno preso una terra che si chiama Camaran, più presto loco di transito che altramente, et de questo si ferma esser la veritade. A presso, per mori el cristiani se judicha che in breve tempo vegnirano al Ziden per prenderlo, et haverà podio contrasto, ma solimi li poiria impedir le gran sechagne che sono davanti la terra; el qual Ziden è lonlan di la Mccha una zornala et meza ; et li intbasadori de Oidi e allri lochi sono siati dal Turco et dal Chayrbeclt per di-mandarge socorso. i£ii«mdeldilo si ha da novo,come li figlioli del signor Aliduliì, che prima erano di-scazati et toltoge la signoria e data per il Signor turco ad uno nominalo Benemar, et poi in questi zorni passali zà mexi 4 se dice come li predicti figlioli, con consulti dii Gazelli et favor dii Sopiti, hanno preso indriedo el suo paese, qual è un passo stretlissimo fra la Turchia e il governo di Aleppo. Item, che si dice el signor Sophì è in liga con Georges et con al Ire nation verso el mar Mazor da le bande de là, e da tutti è ben amato, e che non desidera altro che haver brazo da qualche signor cristian. Item, se judicha per universal opinion, che ’1 Signor lurco se ha da ussir non ussirà conira allri che contra el signor Sophì, per quanto al Cayro se judica. Item, in dillo Cajero per publica fama si dice che innovando cossa alcuna conira il Signor lurcho, el Gazelli si meterà a l’impresa del Cayro, perchè hormai è discoperto dal Signor turco, et inlrinsica-menle volersi mal con il signor Cayrbech ; el qual Gazelli è ben volesto da mamaluchi e da lulte quelle nation. - Simarii di letere ante da Constantinopoli, di 225’> 4 Octubrio 1520, mandati a li principi cristiani per la Signoria nostra. Come hessendo mancalo di questa vila el signor Sullan Selim a dì 22 Septembrio, fo tenuta secreta la morie sua fino a dì 30 dii ditto mexe, nel qual zorno essendo gionto el Signor novo sultan Suliman suo fìol a Scutari, che ’1 corpo del defunto era propinquo a Constantinopoli, fu mandalo tre fusle a levar ditto Signor novo, el qual gionse a la scala a presso el Seragio una hora o poco più de giorno. Fu palesata la morte del padre che fin alhora si diceva. Smontato el novo Signor, si trovono li tutti li schiavi et janizari, e li protnisse le sue usanze, e in mezo di l’Agà di janizari e Cadì di Constantinopoli intrù nel Seragio, a la sua fede hebbe da tutti obedienlia, e li bassa che acompagnavano il corpo veneno etiam loro da poi disnar a darli obedienlia. E la malina se-quenle, fu primo di Octubrio, el Signor partì dii Seragio con li bassa e andò fuor di la terra circha uno miglio dove era il corpo, et quello levalo con gran solennità, accompagnato da tulli soi schiavi vestiti da coroto, a modo suo, el Signor a cavallo in mezo doi bassà avanli el corpo, veneno fino a l’amarato di l’avo, avanti el calatelo era sostenuto da doi bassà, e andò fino a uno loco destinato a farli uno amorato, zoè sepoltura, lontano da quel loco quasi uno miglio. El Signor novo è homo de anni 25 o poco più, savio e di perfetta descrilion, che 1’ havia (1) La carta 224* è bianca.