503 MDXXI, GENNAIO. 564 338 1520, die 18 Januarii in Jiogatis. Sier Franciscus Canalis, sier Alexander Mudalio, sier Pelnis Maurocenus capita de Quadraginta. Sier Marinus Juslinianum, Sapiens ordinum. Non è justa cosa, nè expediente, che siano inle-rolte quelle deliberaliou che malura et consultamente sono fatte per questo Consejo, come è quella de la ereatione de li V Savi sopra la merchanlia, per la quale è statuido che si debano elezer dii corpo di osso Consejo; deliberatione invero acomodalissima al , bisogno per li respecli che a tutti debono esser ben noli, ma interota da poi sotto varii pretesti che non si dieno lassar proceder in modo alcuno. Et perù I’andera parte: che da mo’ in 1’advenir li Savi nostri sopra la merchanlia non si possano più elezer salvo de quelli che meleno balota in questo Consejo, solo pena di ducali 500 d’oro a cadauno che melesse parte in contrario. La qual tamen non se intenda presa, salvo posta per la mazor parte di cadauno ordene dii Colegio nostro, et cum quatro quinti de le balote di questo Consejo congregato a numero di 150 in suso. Et perchè non è mancho expediente et a proposito a levar questo Senato da le frequente eleclione quale sono introdute a far li diversi offici, aziò che più comodamente el possa atender a le altre delibe-ralione che magiormente importano la opportuna administrazione de la república, però sia preso che de ccetero li Provedilori sopra li Colimi nostri elezer si debano nel nostro Mazor Consejo per 4 man di e-lelion, siano per mexi 16 solamente, fra il qual tempo, non metendo però balota, possano venir in Pre-gadi per poter meter le sue parte, et far de le provisione che a l’oticio loro sarano expediente; possano esser elecli a cadauna cosa si di dentro come di fuora, et non habino contumatia alcuna; in reliquis vero siano con tulle le preheminentie, utilità, modi et con-ditione come sono li presenti. El da mo’ sia fermamente statuito, che li Sopra-conùli nostri, come qualunque altro magistrato el officio la elelion dii qual è fin bora, over in futu-non sarà ordenata farsi per el Mazor Consejo, non si possano far altramente sollo la pena et strilura soprascripta. Il Capitano di le galle bastarde veramente far si deba per scurtinio di Pregadi el 4 man di cle-lione nel dicto nostro Mazor Consejo, nel qual meter si deba la presente parte, et non se intendi presa se la non sarà etiam presa in quello: 146, 55, 0. Die 20 Januarii in Majori Consilio. 338' Posila fuit in Majori Consilio : 1243, 110, 0. A dì 20, Domenega. Fo in Colegio l’orator 339 di Franza, dicendo è venuto uno nonlio dii ducha di Borbon gran Contestabile di Franza per li falconi solili che la Signoria li dona ogni anno; et per esser zonlo Michiel l’usta con falconi numero 120 per conto di la Signoria, fo terminato darli numero 8. Dii resto si manderà a Milan et in Franza. Noto. È zonli con la nave Cornerà, di pe'egrini, falconi zercha 100 di raxon di sier Hironimo Corner di sier Zorzi procuralor, quali eri fo expediti a la corte dii re di Romani, con ordene venderli almen 16 raines l’uno. Di Udene, fo letere di sier Francesco Do-nado el cavalier luogotenente, di... Come ha che domino Erasmo Dinimburg, che fu a Verona agente per la Cesarea Maestà l’anno passato, è andato a Vormes dal re di Romani, per esser a l’incontro de li agenti nostri manderemo de lì per li lochi dii Friul e confini, et sarà a l’incontro di domino Jacomo Florio dotor, si manda per nome nostro in Alemagna. Etiam el va dito Erasmo per conlraoperar che ’1 conte Cristoforo non vengi in la Patria, il qual, venendo, saria principio di guerra. Fo fato li oficiali in Barbaria, Capitano sier Ale-xandro da Pexaro, rimase armirajo Piero Vilan, homini di Consejo Syro e Rado Calbo, corniti Francesco Tratarelo, Cecho Novelo et Zuan di Aiegrelo. Da poi disnar, fo Gran Consejo, vicedoxe sier Dona Marzelo. Vene uno dolor nuovo vestito di ve-ludo negro, sier Andrea di Prioli, qu. sier Piero, qu. sier Benedelo, che si dolorò con gran pompa questo altro mexe a Padoa. llora è venuto a repa-triar. Fu posto, per li Consieri e Cai di XL, la parte presa in Pregadi, di far Soracotimo e Capitano de le galìe bastarde et Soracomiti, per elelion dii Gran Consejo utinea. Ave 1243, 110, la copia di la qual sarà posta qui avanti. Fu fato elelion di un Censor in luogo di sier Nicolò Dolfin, è intrado dii Consejo di X. Rimase sier Antonio Bon fo Cao di X, qu. sier Nicolò. Ai X offici niun passoe, ma ben il resto di le voxe; e si fece tuor XL, lui medemo si tolse, sierTomà Marni fo a le Raxon vechie, qu. sier Filippo, qual è stato etiam Provedador a Salò, per esser povero.