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HDXX, LUGLIO.
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me, et rallegrandosi molto di la amicitia hanno co-roborata, stabilita et firmata, sperando sarà perpetua a ben e utile di ambedoi stati e di la republicha cristiana; di che ne participemo ancora nui, con altre parole ut in litteris. Itevi, una lettera al reverendissimo cardinal Eboracense, in opportuna forma ringraziandolo di le parole usale in honor et beneficio de la republica nostra, offerendosi. Et nota. Per deliberalion del Senato, se li manda a donar tapedi eimischisach numero CO per lui rechiesti, per la stimma di ducati ... et (in qui ne è slà trovali lino al numero . . .
     Fu posto, per i Provcdadori sora la rnercadantia una parte, che de estero li merchadanli condurano ogii in questa cita nostra, liabino tempo a pagar i loro dacii a la Ternaria vechia inexi 4 poi sarano zonti in questa citlà nostra, dando pegno o parlida di banco a l’oficio predilo, o vero le chiave di ina-gazenì de l’ojo ; ma quelli vendesseno li ogii avanti li 4 mexi, debano pagar li dacii avanti. Et nota. Si paga di datio ducali 4 el tre quarti dii mier. Fo presa: 113, 53, 3.
     Fu posto, per li Consieri, Cai di XL e Savii dii Consejo e Terra ferma, dar stipendio al nobel omo sier Marco Gradenigo qu. sier Calarin, qual sempre in questa guerra si ha exercitato in l’arte militare, videlicet ducali 15 per paga a page 8 a l’anno, e ubligation di lenir Ire cavalli. Ave 119 de si, 39 dì no, et fu presa. Et posto si pagi a la Camera di Verona.
     Fu posto, per sier Marco Minio, sier Nicolò Ve-nier, sier Alvixe Mocenigo el cavalier et sier Vicen-zo Capello consieri, che ’1 nobil homo sier Piero Landò venuto podestà di Padova, et fu eleclo a veder le strade etc. insieme con sier Daniel Renier e sier Hironimo da cha’ da Pexaro, e dovendosi tratar questa materia in questo Consejo, che ’1 ditto sier Piero Landò possi venir in ditto Consejo di Pregadi non melando ballota Gno per tutto il mexe di Sep-tembrio proximo. Fu presa. Ave 127 di si, 50 di no.
    E nota. Fo mala stampa. Si potea meter possi venir quando si traterà quella materia, e non tanto tempo. Et però l’ave tante di no.
     In questa malina in le do Quarantie, sier Piero Zen per la cosa di Pario compite di parlar, concludendo che ’1 dominio di Pario aspeta per opinion sua a domino Pulimeno Suminaripa, qual è in questa terra ; al qual suo barba missier... Summaripa ha lassato el dominio.
Die 10 Julii 1520, in Rogaiis.	-
   Non si die manchar da tutte quelle provisione che possano produrre questo bon et desiderato ef-feclo di franchar il cotimo di Damasco, quale tanto sì trova aggravato et angariato, che hormai non si potrà più sostener ; et però :
   L’anderà parte, che per autorità di questo Con-seglio, sia preso che, de primo, siano sospesi tutti i crediti di colimo i qual si atrovano ne l’offilio no slro del colimo di Damasco in questo zorno per fin che seranno integralmente satisfali et pagati tulti quelli haverano promesso, come qui sarà dechiarito, ai quali sieno obbligale le 8 per cento sotoscripte ; che lutti quelli che da mo’ a giorni cinque voranno prometer quello che volontariamente li parerà ad exborsar in man dii Consolo nostro di Damasco fra termine di mexi tre e da poi zonte le galie a Barulo, debbano andar a l’officio di Provedadori nostri dì cottimo di Damasco, e lì soloscriverse di quanto li parerà, et di quanto si sottoscriveranno liabino a pagar al Consolo nostro in page do, cioè la milà mesi tre da poi zonle le galie presente a Barulo ca-pitanio sier Marco Marzello ut swpra, et l’altra milà mexi tre da poi zonle le altre galie subsequente. El trovata se averà la sotloscriplioii per la summa di saraffi 130 milia in circha, quelli lai che haverano exborsato il suo danaro lì a Damasco in man del Consolo nostro, siano l'ali di qui creditori a grossi 18 per saraffo corrente a deremi 50 per sarafto, i quali siano de qui pagali del tratto de le 11 per cento, se intendino esserne obbligate 8 per 100 ai sopraditti che averano promesso i ditti danari; le qual 8 per 100 da esser date a questi che promelterano, se possino scontrar in simil modo nè altrimenti per tanto quanto l'usseno creditori. Le altre 3 veramente dar se debbano a li creditori freschi del cotimo ultimamente venuti de Soria, che sono per circa ducati 80 milia, a raxon de grossi 18 per saraffo, et etiam a li creditori de li ducati 4 milia de ... a rason de L. 6, s. 4 per ducato, qual siano messi in uno libro insieme ... da poter scontar sì in un loco come in allri, di ditte 3 per 100. Dechiarando, che li creditori di la muda, capitano sier Marin da Molili, siano agiuuli a tutti li altri creditori. Quelli niercha-danli veramente che prometerano et sotloscriverano et che poi non atendessemo a dar il danaro de lì al tempo sopradilo, debbia el Consolo nostro tuorli ad