631 MDXXI, FEBBRAIO. 63-2 Signoria fusse contenta di mandar uno Secretano a Ferara a pregar ¡1 Ducha di questo, che soi (ioli possi gitlder i beni dotai licet non habili sotto il dominio dii Ducha, et pregò fusse mandalo Costantin Cavaza. Et cussi il Colegio fu contento mandarlo con letere di credenza; cl qual partì a dì 13 dito da sera, zoè il primo di di quaresema, e verso Ferara se ne andoe. Da poi disnar, non se redusse Colegio. A dì 13, primo de quaresema. 11 Doxe sta bene, leva di lecto et raso. Fo letere di Milan, e di Franga, di 2, il sumario di le qual scriverò lete sarano in Pregadi ; cl la moglie di monsignor di Lu-treeh ha partorito uno iìol. Da poi disnar, fo Consejo di X con Zonla, et fo leto le letere di Franza drizate al Consejo di X. Fo referito di Foralor di Hongaria, qual si ha-veva lassa intender non aver commission alcuna si non di ducali 30 milla per resto; ma vedendo la Signoria voi darli ducati 10 milia, però scriverà al Re in Hongaria e farà boli offitio el vederà di aver la resolulion. Fo balotà le zoje per mandar a donar al fiozo tìol di! re Cristianissimo, et fu preso comprar una zoja da sier Polo Capello el cavalier per ducati 1DOO, ma comanda gran credenza dii precio etc. Item, preso donar altri ducati 1000, parte contadi, od ori etc. a le baile e altri governa dillo liozo di la Signoria nostra. Fo serilo, per Colegio, in Hongaria, si aliegri di 10 noze col Re. Etiam una letera a quel Serenissimo Re, et cussi a la Cesarea Maestà el a don Ferrando suo fratello; la copia di le qual saranno scrite qui avanti, composte per Nicolò Sagudino. Noto. A di 10 fo scrito per Colegio al Conte di Sibenico. Ilavcmo inteso200 pedoni di nostri subditi è corsi su quel dii Signor turco e falò preda di 50 cai di animali, cosa che ne dispiace assai; però fazi intender non corrano più perchè saria un principiar la guerra. A dì 14. La matina in Colegio non fu il Doxe perchè ancora non ense di camera. Vicedoxe sier Batista Erizo, fo portalo a monslrar alcuni bosoli di diaspro belli per comprarli et meler la zoja si manda a donar al fio dii re Christianissimo. Vene Porator dii marchese di Mantoa per cosse particolar, cioè dar certo possesso di beneficii in Candia a uno manloan. Di Roma, fo letere di 10, et di Napoli, di 4. 11 sumario di le qual noterò ozi, lete sarano in Pregadi. El fo etiam lelere di Roma in li Capi di X, qual fo lede. Vene sier Nicolò Tiepolo dolor, rimasto orator in Anglia, qual voi andar; et perché in la soa crea-tion è posto habi al mexe ducati 120 a pizoli 124 per ducalo, e aleuto a li altri oratori è pagalo ducati d’oro, voi esser a quella condition inslessa di altri oratori, come etiam voi la parte prima. El cussi il Colegio terminò di meler la parie in Pregadi. Fu fato lezer una parto di conzar la terra, notata per sier Pandolfo Morexini savio a Terra ferma, ele-xer 20 zentilhomeni, 10 di qua da canal el 10 di là, quali habbino a tansar tutta la terra da un ducato fin ducali 200 etc. Nolo. Eri fo falò per Colegio una patente a monsignor di la C.uerza francese stalo in Jerusalem, qual va a santa Maria di Lordo: che lui e la sua compagnia con cavalli 12 li sia fato bona compagnia da tutti. Fo espedito li 200 fanti vanno a Sibinico sotto Nicolò da Cataro conteslabele, era a la custodia di la piaza di Padova con fanti .., qual va con sier Alessandro Balastro conte a Sibinico designalo. Partite a dì... Si atende ad espedir sier Anzolo Guoro pro-vedador zeneral ; ma ancora li cavalli lizieri non si expediscono. È stà ben mandati alcuni, quali è venuti, parte è fati alozar in Mestrina et Padoana per adesso. Da poi disnar, fo Pregadi, per expedir la letera a Constanlinopoli presa l'ultimo Pregadi, qual fu su-spesa per conzarla meglio. Fo chiamati a la Signoria sier Lunardo Mozeni-go, sier Zorzi Corner el cavalier, procurator, sier Andrea Grili procurator, electi ad andar a Padoa a veder la via dove si dia meter l’aqua atorno Padoa. Di Roma, di V Orator nostro, di 7. Come ha- 379 via ricevuto nostre letere con le nove di Soria e Costantinopoli. Domenega fo in castello per comunicarle al Papa. Trovò Soa Santità con el signor Alberto da Carpi, el il Papa esser levato di letto molto per tempo contro il suo solilo, con il qual siete per doi bore, et esso Orator lo aspelò in la loza con do cardinali che voleano audientia. Et il Papa ussilo di camera, disse a esso nostro Orator : « Domine Orator avete qualche nova ? » Rispose aver da comunicarli certe cosse. E cussi lo menò in camera, cl comunicatoli ditte nove, monslrò aver gran piacer a intenderle, e l'ingralia la Signoria. Poi l’Orator dimandò . quello era di fanti spagnoli. Disse: «Fin tre zorni aspetemo risposta di oratori nostri, do, mandassemo in reame ». Et avialo per andar a messa, disse a esso Orator: « Non pensò vosamo luor Ferara senza vostra saputa e consenso » et aver parla eri in conci-