747 MDXXVIIj GENNAIO. 748 nostri sallorno fuora animosamente et gli detero fuga più de duo miglia ; et che la notte passata de-teno a l’arme per custione de certi fanti tra loro ; et che non solo li soldati se messeno con bon ordine et animosamente, ma eliarn quelli di la terra, servando tutte le cose ordinate sì di lume alle finestre per tutto, come de ogni altra cosa ; tal che quella città si rende securissima. Non scrive de niun altro particulare, nè dove sia lanzchenechi, nè meno spagnoli. Iloggi, per voce venula da Regio s’è inteso li spagnoli da Carpi hanno consígnalo quella terra al signor duca di Ferrara ; ma non essendo stalo altro aviso da Modena, non si crede: pur è cosa che potrebbe esser. Da Roma, per lettere di 18 et 19, che ’1 Viceré se andava ad. unire con Colonesi a Ce-parano, et che le gente nostre andavano alla via loro con pensiero combater ad ogni occasione se gli apparasse ; et dicono che li nostri hanno dato una sbarbozala a 500 fanti spagnoli che andavano per combater uno castello, et hanno morto uno capita-nio Pieralta et tolloli due insegne con occisione de cento et captura de altritanli ; el resto tutto rotto et fracassato. Da Parma, di 21. Hoggi è gionto el cavallaro che mandassemo a Venetia da Casal Maggiore, il quale riporta commissione da quella Illustrissima Signoria, che in tutto et per tutto remelte la passala del Po nel petto et vo-446 ler del signor duca de Urbino ; la qual cosa molto satisfa a questi signori, li quali si rendeno certo che Sua Excellentia non perderà occasione nè tempo per beneficio de le cose di Noslro Signore. Da Piasenza non c’ è altro di quello scrissi beri. 4471 1526, a dì 29 Zener in Fiorenza. Heri qui giongessemo incontrati et honorali da questi signori assai, quali faline passar circa uno miglio lotilan da la terra in uno pallazo de li Pazzi dove disnassemo, venero a levarne in bon numero de li primarii, credo più de 60, et condusseno in questo palazo ne la cillà, pur de li Pazzi, propinquo al Domo. Non habbiamo ancor habuto audientia, quale ne è slà deputata pubblica per dimane. Io non son stato ancor altrove che al reverendissimo Cardinal et signor Hypolito nel medesimo palazzo ; et lutto hozi son stato alle cerimonie di recever molti che sono venuti a visilation del clarissimo Orai or. Tenute fino hozi 30. Habbiamo hauto audientia da questi signori questa malina, nella quale il clarissimo Orator si ha portato al solilo bene con sali-sfattione di ciascuno. In Fiorenza, a dì 30 Zener 1526. Daniel de Ludovicis secretarius Oratoris veneti. Da poi disnar fo Conseio di X con la Zonta, et 448') prima fono i loro capi per Fevrer, sier Francesco Foscari el vechio di anni 84, sier Andrea Mudazo fo consier, sier Jacomo Corner fo Cao di X di sier Zorzi el cavalier procurator. Item, feno Cassier per mexi .... sier Polo Trivixan. Item, preseno una parte, che non si possi stampar alcuna opera nova in questa città se la non sarà vista per li Capi di X et hauto licentia da loro Capi, i quali la faciano veder a doi prima, sotto pena ut in parte. El cossi opere nove stampade fuora si possino vender senza esser viste da li Cai di X et con licentia ut in parte ; la copia di la qual scriverò di sotto. Et nota. Tutto questo è processo per una opera composta per uno medico domino Aloisio Cyntio veneto dotor intitolata al Pontefice, chiamata : Origine di proverbi ; in la qual dice grandissimo mal di frati di San Francesco sotto il vocabulo : ogniun tira V aqua al suo molin. Et diti frali si hanno doleslo di questo a li Cai di X, et li Cai mandono a tuor tutte le opere. Hor fo poi comesso a do zen-zenthilomeni la vedino et referiscano. Fu poi, con la Zonta, posta iterum la gracia di sier Vicenzo Loredan qu. sier Lunardo vien in Pre-gaducon ducati .... et voi ussir et dar il credito a sier Francesco Justinian qu. sier Antonio el dotor di anni .... qual in loco suo possi venir in Pre-gadi. Et fu presa. Item, fono sopra il dalio del sai di Udane et quel di Padoa, videlicet di darli il dazio per anni 4 etc. Et fo dispulation, et non fu presa. Fu posto una gratia di sier Nicolò Justinian qu. sier Bernardo qual ha uno fiol nominato Bernardo in Alexandria zà anni 5, qual voria provarlo di anni 25 licet sia absente; ma la leze li è contraria, et non fu presa. Fu proposto, per il Serenissimo, una inslruzion 448* (1) La carta 446 * è bianca. (i) La carta 447* è bianca