57 MOXXVI, OTTOBRE. 58 sente inlendemo, et de quanto intenderemo pei’ cornata ne daremo «viso a la Magnificenlia Vo'tra. Ex Clausa, 5 Octobrìs 1526. Sottoscrìtta : Lorenzo Morexini castelan di la Chiusa. Da poi dìsnar fo Collegio di la Signoria con li Savii, intervenendo far provision di carne, per non vi esser earne in la beccaria. Di campo fo lettere, di Larnbrà, del procu-rat or Pixani di . . . hore . . . Dimanda danari, et scrìve certo disastro seguito in campo per causa di fen tra il signor Cesare di Campo Fregoso con il maistr» del campo, con occision di alcuni, et morto il cavallo sotto ditto Cesare. In questa mattina fo per il Collegio fata questa termination, videlicet : La Signoria comanda a sier Tomà Mocenigo, sier Marco Foscari, sìer Gasparo Contarmi, che dehiate aldìr la causa tra la signora Diana di Este, et li Conti so fioli da una, et la comunità di la Badia per l’altra, per causa di certi molini nel canal Bianco, et di la iuridizìon de Zelo, Zaban, Campagna Fisalola, et dì la Creinona loci posti di qua dal fiume del Tartaro verso la Badia, et poi riferir. Item, a di 16 dito fo fata una altra termination per la. Signoria in questa materia : apar notade in Nolatorio. A dì 12. La malina se intese esser morlo questa notte sier Andrea Arimondo dal Banco qu. sier Alvise, qual era rimasto di Pregadi per danari, ma è zorni .... è amalato, morto da meninconia del banco perchè non havia danari da pagar li creditori ; stava sopra interessi. Fo ditto il banco esser debito dì ducati .... milia a piezi aprovadi per Pregadi per ducati 25 milia. Da Udene fo lettere di sier Zuan Moro lo-cotènente, di 9. Manda lettere haute da Venzon, quale dice cusi : Clarissimo etc. Ilozi sono passali per questa nostra terra certi fiorentini et napolitani, li quali dicono che erano maestri nella ceca del re di Ongaria in Buda, et fono de li ultimi che se partirono da Buda, dove il Turco fece la intrada a di 8 Septembrio, et ha spianato lo castello et gran parte dì la terra di Buda, et dicono ehe’l restaura et redìfica Buda vechia. Et dicono che lo castello nominalo Soclos ancora se lien per ongari, nè fu vero che Abraim bassa fusse morto a P assedio di esso castello ; ben è vero che gli ha dato alquante battaglie. Item, dicono non P ha potuto haver, et che esso bassà Abraim è relirato a uno castello nominato Tare qual è verso P Austria, et dicono che turchi hanno scorso (Ino a Giavarino et hanno brusalo il borgo. El castello se tien ancora per Curzianus baron ongaro. Item, dicono che la rezina de Ongaria se ritrova in Posonia, zoè in la terra; ne lo castello è lo castelan ongaro qual di-cesi non ha voluto consigliar lo castello a la Regina, a la guardia de la qual Rezina lo fradello Archiduca lì ha mandali 2000 lanzichinelti. A Prucb, qual è al confin dell’ Austria el Ongaria, dicono ne sono altri 2000; over 1000 ne so sono a Neustoch. Et dicono non haver visto altra zente nè altri aparali excepto che a Viena ; da la qual dicono hozi esser 9 giorni che mancano. Se aspeclava lo Serenissimo Principe, et se diceva che in Bohemia se faceva una dieta, ne la qual chiamavano per loro re ¡1 prelibato Serenissimo Principe. Domandati del vaivoda de Transil-vania, dicono che mai è partilo de Transìlvania, nè se dice che al presente facia alcuna movesla. Et dicono che la mazor parte de ongari fuzeno et se retirano verso la Polonia el Boemia, imperochè lo Turco li fa menar tutti per (il di spada, el dicesi che la cità di le Cinque chìesie se rese voluntaric a la ohedìentia del Turco, et lui li acceplò et acarezò, et fra Ire zorni da poi li fece menar tutti per fil de spada. Drio questi è venuto uno nostro citadin, qual vien da la fiera de San Vido, el dice che ne la Carìnlhìa se fa adunanza de zente, el che a Vilchi-morch se die far la massa, et lui haver visto li tamburi andar per San Vido invitando a tocar dinari per andar conira turchi. Et che se diceva lo Serenissimo Principe dovea venir a Viena Nè altro per ora, salvo che dicto nostro citadin dice heri in Vi-lacho haver lasato in Phostaria dove lui alozava uno ambassador de Polonia cum cerca cavalli 40, qual vien drieilo et va a Roma. Nec alia. Ex Vengono, die 7 Octobris 1526. Sottoscritta : Capitaneus et Comunitas terrae Vensoni. 1526. a dì 5 Ottobre in San Lompreto> loco de Carintiae. Clarissimo signor mio, de. Cosi andando al viazo, ho ritrovato bon numero de hongari li quali scampano da la furia lurchesca,