629 MDXXVII, GENNAIO. 630 quelli pochi signori existenti apresso el serenissimo Archiduca ritornasseno a lui. I quali signori non hanno voluto venir a darli obedientia senza altra dechiaration, anzi se hanno congregato insieme el electo el serenìssimo Ferdinando re de Hungaria. Questi electori sono stali domino Stefano Bathor palatino, domino Francesco Bachian ban de Croatia, domino AJexio Turso che fu thesorier et domino Thomaso episcopo Vesprimiense ; et questa eletion 373 è sta facta in Posonia dove è la Regina. Et el serenissimo Ferdinando voi andar hora in Bohemia a coronarse re de Bohemia et poi voi venir cum exercito per farse re de Hungaria se ’1 poterà. Et che ’1 serenissimo re de Ilougaria non dubita cosa alcuna per haver cum se li dui vayvoda de Valacchia et el Signor turco. Et che hora el fece chiamar ad se quel governador de Slrigonia che sachizò la Rezina, qual era in uno suo castello et confin de Alemagna et non volse venir senza salvo condutto, onde la Maestà del Re li fece salvo condato, quale obtenuto, se presentò a lei et Sua Maestà ordinò che ’1 ge fusse dato quatro Iracli de corda dicendoli el non se observa salvi conducti a galioti ma a homeni da ben ; et che ’1 salvoconducto, se pur el valeva, el valeva in servare la vita. Et lui governador suplicò de gratia che ’1 non li facesse dar tracli de corda che ’1 li daria ducati 150 milia ; et che la Maestà del Re havia in animo aponlo de farli dar corda per farlo venir via con mazor quantità de danari. Dice anchora diclo Nicolò, che hessendo in Vienna avanti le feste de Nadal, el fu retenuto et examinato se la Illustrissima Signoria de Venetia 1’ havea mandato con danari al serenissimo re de Hongaria ; et che ’1 rispose de non ; et che ’1 non era venuto per altri facti che per li suoi ; el li mostrò alcune scripture che I’ havea cum sé che parlavano de certe piezarie che 1’ havea facto a suo padre qual era morto ; et che ’1 voleva veder de conzar li facti suoi. Et che da poi molte minace et bravane de darli corda et melerlo in destrelta i lo lassorno andare. Et che per questi respecti, esso Nicolò non ha mai voluto andar a casa del magnifico ani- 373 * bassator nostro Coniarmi, ma mandò a dirli per mis-sier Antonio de Zuanne da la Seda fedelissimo vostro che’l dovesse dir a sua magnificentia che la scrivesse, perchè a dì priinoZenerelse voleva partir per Vene-lia. El qual magnifico Ambassator scrise le lettere et mandogele per el dicto missicr Antonio de Zuane al dicto Nicolò,qual se partite a dì primo de l’instante da Vienna et gionse heri, et ha porlato le lettere a la Serenità Vostra, a la quale umilmente se ricomanda. Da poi disnar, fu Gran Conseio per trovar da- 374 nari, ma pochi fono trovadi. Fu posto, per li Consieri et Cai di XL la parte presa in Pregadi di non far del Conseio di X per scurtinio, nè con oblation de danari ; la copia di la qual è notadì di sopra. Ave : 7 non sinciere, 163 di no, 658 di si ; et fu presa. 136. Scurtinio di Capiianio a Verona. Sier Ferigo di Priolì è di Pregadi, qu. sier Zuan Francesco, ducati 1000 ........ 68. 71 Consier a Napoli di Romania. f Sier Zuan Marzello fo podestà a Ruigno, di sier Piero due. 500. Sier Francesco Tiepolo fo capitanio a Soave, qu. sier Domenego, ducati 500 ........ Sier Zuan Domenego Baseio di sier Francesco, ducati 400 .... Sier Marco Zen fo auditor vechio, qu. sier Bacalano el cavalier, ducali 400 ........ Sier Piero Maria Diedo fo al dazio del Vin qu. sier Arseni, due. 300 Sier Nicolò Boldù el XL Zivil nuovo, qu. sier Hironimo, due. 300 . . Camerlengo a Brexa. f Sier Fantin Malipiero di sier Andrea da Santi Apostoli, ducali 200 ........ 89. 48 Sier Christofal Pixani fo al canevo, qu. sier Andrea, ducali 200. . 81. 56 Camerlengo in Candia. f Sier Antonio Gisi di sier Zuan Piero, ducati 200 ...... 98. 45 Al luogo di Brocurator. f Sier Trifon Gradenigo qu. sier Lionello, ducati 300 ..... 105. 32 89. 49 53. 87 68. 73 58. 82 58. 78 60. 80