51 MDXXVI, OTTOBRE. 52 nato podestà et capitanio di Feltre, in loco del qual andò siep Lorenzo Salamoi), referite insta il solilo. 23* A dì 9. La mulina. Seguile che questa notte li presonieri erano in una prexon chiamata Vulcan, scamporio 5 presonieri erano li, i quali rompetene di sotto in su in l’oficio di le Biave, el per uno banco feno uno buso et con corde de ninzuoli si tirono suso, et come fono dentro segono la porla tanto che potesseno ussir, et ussiti si calono del pa-lazo et scampono; due restono che non volsero fu-zer. Quelli scampono fo uno Brianello da Monta-gnana, uno spagnol ferite Calzeran in Rialto, uno tio di maislro Ambroxio depentor, per nnrle di homo, Zuan Jacomo di Valdagno visenlin per i Cai, et uno pre’ Nicolò Borgagna era a instantia del patriarca di Aquileia. Vene in Collegio l’orator del Signor turco acompagnato da 16 tra dotori et altri di Pregadi per danari, et sier Marco Antonio Contarmi rimasto avogador extraordinario era vestito di una vesta ........Et intralo, domino To- daro Paleologo fo interprete, apresentò la lettera, et................ 24 Copia di la lettera del Signor turco, portata a la Signoria nostra per il suo ambassador, traduta di......in latin. Suleimansach filius Selimsach imperatoris, sem-per viclor. Sultam Suleimansach, Dei gratia rex maximus et imperator utriusque continentis, persarum, ara-bum, Syrine, Mechae, Hierosolimarum, eie., ad il-lustrissimum et honorabilem Dominium Venetia-rum, Andream Grillum ducem, dignam el coude-cenlem salutationem. Con lo adiulo del magnipo-tente Idio, havemo mandato il nostro priucipal con-silier et bigliarbei, el degno et valente Ibraiin bassà cum li exerciti di la Grecia et cum li rnei sanzachi et schiavi de la Porla nel loco de 1’ Ongaro, quale, havendo combaluto le forteze de Varadin et Ulach, tra pochi giorni le prese menando tutti per til de spada, et altri 15 castelli se reseno et li altri furono abandonati da li soi che fugirono. Da poi presi li sopraditti castelli, se mosse la mia magnanima Maie-stà cum li degni et prudentissimi consieri mei Mu-staffà bassa et Aias bassà, et cum el begliarbeì de la Natòlia el degno Beehram bassà, et cum tutti li sanzachi mei de la Natòlia et curri li schiavi de Ja Porta de mia imperiai Maestà, et andai sopra il re de Ongaria. Et venuti sul fiume nominalo Drava, in capo de giorni tre fu fatto il ponte et passò la mia grandissima Maestà cum tutto il mio exercito, el rollo il ponte andassemo sopra ditto Re. Lui etiam levatosi da Buda vene in campagna nominata Muiach, che è camino verso de qui da cinque in sie giornale, cum exercilo de 150 milia homeni a pèet a cavallo tutti armati, et con 3U0 boche de arlella-rie. El primo de Septembrio Mercoredì alle 20 ore del giorno si levassemo, et andassemo sopra de lui, et combattessenjo bore do, et cum lo aiuto del ma-gnipotente Dio lo rompessemo el havemo taglialo 34* a pezi tutto il suo exercilo. El il Re fuzite cum ali-quanti de li sui drielo, al qual havemo mandato exercito. Et laudato sia Dio et la mia grandissima Maiestà, de continuo vado a Buda cum li mei exerciti. Et per la bona pace et amicilia havemo tra nui, mando il mio presente schiavo Halì spachi oglam per portar la bona nova a vostra Illustrissima Signoria, che cum lo aiuto de Dio lo exercito de musulmani è stato vittorioso. 1526. Da TJdene di sier Zuan Moro locotenente, ^ di 6. Manda do lettere haute con nove, la copia di le qual saranno qui sotto. Clarissime etc. Heri sera zonse qui uno factor de uno merca-dante che veniva de Salzpurch, a Io quale facto domandar de novo, disse come lo vescovo de Salzpurch haveva licenliali lutti li soi cortesani cusì nobili come ignobeli, reservandosi sohm cavalli 6 et doi stafieri. Et che lo duca di Baviera doveva esser go-vernador del vescovado. Et dice che era grandemente pentito di quel disordine che era seguito per el passalo tra elo et li sui subditi con tanto danno dell’ una el l’altra parie, del che incolpava sui consiglieri, dicendo che potevano esser causa, di farli perder el vescovado. Et che ora si sottomette alla volontà et obedienlia 0 del Sommo Pontefice overo de l’Imperator, et che è per viver quietamente. Item, hozi è zonto de qui uno somiéro alemano che vieti de la Sliria a posta de uno mercadante; eli qual dice, per quanto ha inteso da esso mercadante, come novamente li bohemi hanno denunziato guerra al signor principe Ferdinando per rispello che, essendo seguita la morte del re di Hongaria, loro pretendeno crear uno re, over non intendono star' a la promessa di esso quondam re di Hongaria facla a esso principe del regno di Boemia, casti qua