655 MDXXVH, GENNAIO. 656 retori di Verona domino Petro di Oxonica dotor, et nulla fu deciso. Tcmen il Collegio sente sia resli-tuido con la oblation voi prestar ducati 6000, qual si aceterà con il Conseio di X con la Zonta. Itern fo aldito domino Batista da Martinengo citadin brexan, qual é stalo in campo con 500 fanti, et si duol non esser slà fatto capo di colonello, et esserli sta dato solurn 300 fanti, i qual non li voi acetar. Fo remesso ai Savii. Fo scrito a Roftia et a Fiorenza di la elelion di 1’ orator nostro. Fo aldito sìer Piero da cha’ da Pexaro procura-tor stato Proveditor zeneral in campo, zerca la for-tification di Lignago, et visto il modello et parlato di la spexa, et modo di farlo con Sigismondo de Fantis inzegner. Fo aldito l’inzegner Sigismondo de Fantis con-duto a nostri slipendii, qual è stato a Bassan a veder la fortification voi far sier Marco da cha’ da Pexaro podestà et capitanio a Bassan a quelli passi eie. A dì 16. La matina fo lettere di Crema, dì 13, di Brexa del procurato)- Pìxanì. Del zon-zer lì et vien in questa terra. Et di Parma, di sier Zuan Vituri proveditor generai di 11, più vechie di le altre. Vene 1’ orator del duca di Milan, et monstrò alcuni a visi hauti dal Duca. Come hanno fatto consulto il duca di Barbon et quelli signori, che li spagnoli et lanzinech sono di qua da Po restino sul Stado di Milan, et li lanzinech sono di là da Po va-dino loro a luor qualche impresa; con altri avisi noterò di sotto. Da Crema, del Podestà et capitanio, di 13, hore 8 di notte. Manda questi avisi : Copia di lettere de domino Baione Naldo da Piasenga, di 12 Zener, a hore 8 di notte. Hoggi habbiamo, come monsignor Barbone è agionto a cena a Castel Santo Gioanni, et che ha fatto imbarcar alquante boche di artigliaria. Li lan-zichenech sono pur de là via dove erano ; ma si dice che hanno butato un ponte su la Nura et tignano andar alla montagna. Altro etc. Copia di lettere del conte Paris Scotto, di 13 Zener, hore 15. Da novo si ha certo de qua, come il capitanio Georgio ha fatto butare il ponte sopra la Nura, et se dice che vole passare et prender la via Romea. Altri dicono che vole andare verso Fiorenza. Se dice, come li villani di là da Trebbia, ch’è sulla valle del fiume Tridono, quali sono de la nostra factione, si sono accordati insieme et hanno amazato zerca 400 homeni tra spagnoli et italiani ; pure non è Iroppo certezza. Domane ne darò pieno aviso a vostra illustrissima signoria. Bo per aviso da uno mio amico, come spagnoli sono andati una parte per •soccorrere la slrata che va da Pavia a Genoa per mandarli per schena de muli quanta vitualia vo-rano, et penso che faranno poco profitto, perchè hanno tolto uno grande asumpto. Altro etc. Post scriptas. Ho parlato con certi frati quali vengono da Castello Santo Giovanni, et mi hanno 388* ditto come in quello castello spagnoli aspectano la persona di Barbone con gran gente. Accadendo che succeda, darone aviso a vostra signoria. Copia di capitolo di lettere di lo illustrissimo signor duca di Milano, date adì 11 a Cremona. Et poi che de li successi di Milano et inimici è pienamente informata, gli mandaremo quello habbiamo de lanzichinech per riporlo de uno homo mandato a posta, et a li piaceri di v. m. se offe-rimo etc. Avisi de lanzichenèch, per riporto del sopraditto. Li lanzichenech sono ancora al suo loco de Revergara presso Trebbia. E1 conte di Gaiaza è a Ripalta con cavalli 500, li cavalli de Nicolò Varolo sono a Befilica. Nicolò Varolo tre giorni fa è partito per Ferrara mandato da monsignor Georgio Frondsperger per sollicitar alcuni cavalli si fanno a Ferrara, et ha fatto la via de la montagna, et è ben per ritornar fra tre giorni. Il principe di Oranges, signor Sigismondo da Gonzaga, et tre capitanii lan-zichenechi tre giorni fa sono partiti per Pavia. Di sier Zuan Vitturi proveditor generai, date a Parma adì 11. Come havia prestato al marchexe di Saluzo ducali 400, et al signor Federico di Bozolo, che è andato a Bologna, ducati 200 perchè non haveano danari. Item manda questo aviso. Avisi di lettere de Lodi, di 11 Zener 1527. Primo, che in Milano sono 5 compagnie di fantarie spagnole, li capitanii de li qual sono questi : Santa Croce, Galengo, Hironimo Tomaso, la compagnia de Honofrio dal Monte et Baracan Errerà, che pono esser fanti 1300. flomeni d’arme sono restati in essa città ponò esser cerca 200; tutti li altri fanti